"Sono cresciuto inseguendo il miraggio d'incarnare i
sogni. Ho fatto dei miei sogni, la mia vita e il mio lavoro." (Carlo
Urbani)
(29 Marzo 2003) Muore Carlo Urbani, il medico che per primo identificò
la forma letale della SARS, il virus che in venti giorni uccide anche lui. Nato
nel 1956, medico infettivologo, nel 1996 entra a fare parte dell’organizzazione
Médecins sans frontières. Presidente della sezione italiana, nel 1999 è tra i
membri che ritirano il Nobel per la pace. Negli ultimi tre anni di vita
risiede in Asia, incaricato di svolgere uno studio sul trattamento delle
malattie infettive dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il 28 febbraio 2003 viene ricoverato ad Hanoi un uomo
d'affari americano colpito da una polmonite atipica. Carlo Urbani viene
immediatamente contattato dall'ospedale e subito vi si reca. Il medico, a
differenza del resto dello staff presente, capisce di trovarsi di fronte a una
nuova malattia. Lancia dunque l'allarme riuscendo a convincere le autorità
locali ad adottare misure di quarantena.
Tuttavia, l'11 marzo 2003, durante un volo da Hanoi a
Bangkok, Urbani si sente febbricitante e scopre di avere contratto il morbo:
all'atterraggio chiede quindi di essere immediatamente ricoverato e posto in
quarantena. Fino alla fine si dimostra sempre dedito alla salute altrui: ai
medici accorsi dalla Germania e dall'Australia dice di prelevare i tessuti dei
suoi polmoni, per analizzarli e utilizzarli per la ricerca.
Muore il 29 marzo 2003, dopo 19 giorni d'isolamento,
lasciando la moglie Giuliana Chiorrini e i tre figli: Tommaso, Luca e
Maddalena. Grazie alla prontezza di Urbani, lui e altri quattro operatori
sanitari furono gli unici decessi per SARS in tutto il Vietnam, che fu il primo
paese del sud est asiatico a dichiarare che la SARS era stata debellata.
L'intervento immediato e mirato di Urbani permise di salvare migliaia di vite.
Secondo l'OMS il metodo anti-pandemie da lui realizzato nel 2003 rappresenta,
ancora oggi, un protocollo internazionale per combattere questo tipo di
malattie