Questo racconto nasce da una testimonianza, che sentii
durante un’assemblea a Teulada. Molti anziani del paese raccontarono l’arrivo
dei militari, per la costruzione della base. Tuttavia, queste righe non
potranno mai descrivervi il viso, gli occhi e la rabbia di quell’uomo. Non li
ho mai dimenticati.
***
Io facevo una vita normale, già da ragazzo non avevo
grilli per la testa. Ogni mattina m’alzavo alle quattro e mezza, compresa la
Domenica, quando mio padre e mia madre andavano alla prima messa. La sera,
quando terminavo il lavoro nei campi, andavo a Teulada per incontrare qualche
amico. Restavamo un po’al bar, poi ritornavamo nuovamente a casa, senza pensare
alle mille possibilità che potrebbe avere un giovane e che noi nemmeno ci sognavamo.
Teulada al tempo non offriva molto, le persone erano occupate nell’agricoltura,
nella pesca oppure nella pastorizia. Io facevo l’agricoltore e l’allevatore da
quando avevo otto anni, negli anni cinquanta nessuno si preoccupava
dell’istruzione ed a noi andava bene così. Ero contento della mia vita, di
tanto in tanto andavo a Cagliari con gli amici. Avevo anche una ragazza che
abitava a S. Avendrace, ma lei era una poco di buono e non tardai a mandarla al
diavolo. Tutto sommato ero felice, non mi mancava nulla, ma le cose cambiarono
un Sabato mattina.
***
Nessun commento:
Posta un commento