LA NUOVA
Ex minoranza Dem: «Uniti per il sì al
referendum»
CAGLIARI Le grandi manovre per il
referendum costituzionale di dicembre sono cominciate da tempo. Il Pd
sardo rischia di trovarsi da solo o quasi nel sostenere la campagna a
favore del Sì. In un modo o dell’altro gli alleati a sostegno della
giunta Pigliaru, escluso il Cd, si sono espressi da tempo per il No.
Rimotivato, almeno così pare dal garante Gianni Dal Moro, il Partito
democratico non s’è perso d’animo.
Dopo aver organizzato diverse
manifestazioni proreferendum, ora anche le correnti vogliono far sentire
la loro voce. Oggi sarà la volta dell’ex minoranza interna – è
formata da renziani, ex diesse ed ex popolari – che nel pomeriggio, ore
16.30, ha organizzato un incontro aperto nel parco di Santa
Cristina, a Paulilatino. «Sarà l’occasione – è scritto nel comunicato
diffuso anche via web – per una riflessione politica sulle prospettive del
centrosinistra in Sardegna e sull’impegno referendario a favore del
Sì».
L’invito è firmato da Ignazio Angioni, Francesca Barracciu,
Piero Comandini, Giuseppe Luigi Cucca, Franco Sabatini, Siro Marrocu,
Rossella Pinna, Gavino Manca, Giovanna Sanna, Nicola Sanna e Mario
Tendas.
UNIONE SARDA
Consiglio metropolitano, vince il
centrosinistra. Sette seggi alla coalizione Pd, 5 al
centrodestra, 1 al M5S e al Psd'Az
Previsioni rispettate: la lista
“Centrosinistra metropolitana” ha vinto ieri le elezioni per il rinnovo del
Consiglio metropolitano, conquistando 7 dei quattordici seggi che
compongono l'Assemblea della Città metropolitana.
Cinque li ha ottenuti
la lista di centrodestra “Città in cantiere”, uno rispettivamente
il “Movimento 5 Stelle” e la lista sardista “Bandelas”. Fanno parte del
Consiglio i Democratici della lista vincitrice Francesco Lilliu
(6764 voti), Fabrizio Rodin (6071), Valter Piscedda (5594), Fabrizio
Marcello (5490), Michela Mura (5426), l'esponente di Sel Andrea Dettori
(5394) e del Partito dei Sardi Paolo Nicola Schirru (3964 voti).
Per il centrodestra di “Città in cantiere” sono stati eletti i
riformatori Gabriella Mameli (7156 preferenze “ponderali”, la più votata
delle elezioni, avvenute nel seggio di palazzo Regio dove a tarda notte
si è svolto lo scrutinio) e Salvatore Zuddas (5 mila), Stefano Schirru
(4756), Davide Galantuomo (4130) e Martino Sarritzu (3784 voti). Per
il Movimento 5 Stelle eletto Simone Carta(3669 voti), per
“Bandelas” il sardista Antonino Lobina (4930 voti).
REAZIONI Nell'aula dove si riunisce il
Consiglio metropolitano a palazzo Regio hanno seguito lo scrutinio
il sindaco Massimo Zedda, consiglieri e dirigenti di partito.
Soddisfatti i vincitori. Tra tutti Fabrizio Rodin («ottimo risultato, secondo
le attese della vigilia»), Fabrizio Marcello («un successo di tutto
il centrosinistra»), Michela Mura (unica donna Dem eletta) e Francesco
Lilliu, il più votato del Pd.
Lilliu, segretario provinciale dei
Democratici: «Vinciamo con una maggioranza più che soddisfacente. Noi del
Pd più Sel, Partito dei
Sardi e il Psd'Az conquistiamo otto seggi,
quanto avevamo pensato di ottenere per poter governare con
tranquillità la Città metropolitana». Anche Sandro Serreli (Sel) e Nicola
Montaldo (segretario cittadino Pd) hanno seguito fino all'ultimo il conteggio
delle schede, depositate nell'urna dal 92 per cento dei 347
consiglieri comunali elettori.
Montaldo esprime la soddisfazione del
partito: «Un risultato che premia il lavoro svolto in questi mesi». La riformatrice Gabriella Mameli,
presidente del Consiglio comunale di Selargius, è sorpresa della messe di voti
ponderali (indice stabilito su base demografica) ottenuti: «Un
attestato di stima e fiducia».
Identico entusiasmo lo esprime il
coordinatore regionale dei Riformatori Pietrino Fois: «Un premio per
tutti i Riformatori». Da
oggi, dopo l'analisi del voto che
impegnerà le segreterie dei partiti, la Città metropolitana comincerà la
navigazione verso lo sviluppo, atteso dai 17 Comuni (e non solo) che ne
fanno parte.
Pietro Picciau
La Nuova
l’iniziativa Nasce Agorà: «Basta litigi,
diamo una scossa al Pd»
SASSARI Il percorso di Agorà, partito da
Cagliari il mese scorso, ha fatto tappa anche a Sassari. È stato il
secondo incontro di quello che sta diventando uno spazio di confronto
itinerante grazie al quale, non solo e non tanto per una questione di
carta di identità, si vuole
cercare di dare una scossa al Pd.
«Vogliamo dare continuità e sostanza a quanto avviato a Cagliari – ha detto
Valeria Fadda consigliere comunale a Sassari introducendo l’incontro
–. Agorà è un modo per dare più forza ai nostri progetti e alle nostre
proposte. È evidente che un commissariamento sostanzi una situazione
di emergenza ma ora c’è la data del congresso ed è importante
iniziare a dare contenuti e a ragionare sui temi del congresso».
Pietro
Morittu, tra i promotori dell’appuntamento cagliaritano, era
presente anche a Sassari: «Vogliamo consentire a tutti di poter dare
il proprio contributo. È nato così un luogo aperto di discussione».
Il congresso è previsto per febbraio e da Sassari arrivano i primi
segnali per il garante Dal Moro anche da Agorà.
«Crediamo sia utile che
ascolti anche noi – ha detto Dolores Lai – Il congresso sarà il momento
in cui si dovrà ragionare sul futuro governo della regione, dovremo
fare tesoro degli errori fatti ma anche rinnovare il nostro
partito. Noi ci mettiamo a disposizione del Pd e mettiamo soprattutto
a disposizione le nostre idee».
«Abbiamo bisogno di un partito
unito che discuta ma alla fine abbia la capacità di trovare una posizione
unitaria», le parole di Massimo Pintus. «E dobbiamo aprirci alla
società incontrando le parti sociali, le organizzazioni sindacali e di
categoria, il mondo delle associazioni e della cultura – ha aggiunto
Danilo Fadda – per migliorare questo progetto di speranza».
Proprio a questo proposito è arrivato il contributo di un giovane
imprenditore, Pierluigi Pinna di Abinsula, invitato a raccontare la sua
esperienza: quella di un sardo che dopo avere lavorato a lungo all’estero
ha scelto di ritornare nella sua terra.
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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