Le campagne
elettorali e le elezioni, dovrebbero servire a dare o togliere consenso a chi
ha governato fino a quel momento, questo è quello che dovrebbe succedere nella normalità
della vita politica/sociale di un Paese. Oggi c'è qualcuno che si affanna a
ricordarci che dovremmo votare entrando nel merito della riforma, ci ricordano
ossessivamente che non votiamo pro o contro l'attuale governo, che tanto
"potremo giudicarlo alle prossime elezioni."
Certo sarebbe
auspicabile! Peccato che in questi anni è cresciuto l'elemento che in tanti
hanno usato per indirizzare il nostro voto: la paura. A questo se ne sono
aggiunti altri che hanno composto una miscela esplosiva; precarietà della vita
e del lavoro, impoverimento dei ceti che sostenevano l'economia del nostro
Paese. Chiedere oggi a questi cittadini di votare la riforma nel merito,
ammesso che ne abbiano la capacità nel bailame confuso delle informazioni,
dimostra ancora una volta quanto anche questa "giovane e frizzante"
classe dirigente sia lontana dalla vita reale delle persone.
La distanza è preoccupante e temo
difficilmente colmabile. Non si può chiedere a coloro che stanno
"morendo" di Jobs act o di Buona scuola o a chi deve barcamenarsi per
arrivare a fine mese o mettere insieme il pranzo con la cena, di pensare solo
alla riforma. Qual è l'unico mezzo che hanno i cittadini per manifestare il
loro dissenso se non il voto? Coloro che ci governano attualmente, ma anche
quelli di prima, non hanno la fiducia dei cittadini, e nemmeno la credibilità
per chiedere ragionevolezza.
Purtroppo. E
serve a poco sbandierare i numeri macroeconomici in positivo, a molti di noi la
vita è migliorata dello 0,000 (p.s Berlinguer calza a pennello) [...], quando
si chiedono sacrifici al paese e si comincia con il chiederli -come al solito-
ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai
difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici
alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità
politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi
elementi non ci sono, l’operazione non può riuscire.
Patrizia Saba Loi.
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