L’uomo non vale un tubo (avrei voluto
scrivere che non vale un ca…. ma mi vergogno a scrivere parolacce), secondo
Dante e tutta la filosofia cristiana del suo tempo (e forse anche quella del
tempo presente!). Infatti se fa bene è merito di dio (o degli angeli o dei santi o della madonna
o di qualche altro balordo della stessa risma malvagia), se fa male invece è
tutta e interamente colpa sua propria di lui medesimo e di nessun altro
(neanche del dio che lo ha fatto sbagliato, per esempio mettendo(1) un’anima
femminile in un corpo maschile o viceversa versando un’anima maschile in un
corpo femminile, e non venite a dirmi che le anime non le consegna
personalmente il mafioso dio inventato dagli antichi(2) ebrei!).
Secondo il poeta tutto discende da dio, secondo progetti anche a lungo e
lunghissimo termine. Così ad esempio i romani hanno conquistato il mondo a
partire dal 700 a.c. affinché cristo potesse nascere in un tempo nel quale il
potere temporale fosse rappresentato da uno solo (l’imperatore Augusto), in un
mondo finalmente tutto in pace(3).
Insomma, secondo Dante, l’impero romano è visto come opera di dio, il quale si
assunse, sin dalla più remota antichità, il ruolo di boss dei boss, una
specie di Totò Riina con in mano i destini del mondo, alla faccia del libero
arbitrio.
Le oche che salvarono il Campidoglio, permettendo ai romani di sconfiggere i
galli che avevano occupato la città? Operazione sotto copertura del servizio
segreto di dio! E così per tutte le leggende che ancora oggi si raccontano ai
bambini dell’asilo, in tutto e per tutto con lo stesso criterio delle scemenze
raccontate dai preti riguardo alla religione. Con una grande differenza però: i
preti sono emeriti ignoranti, subornati nei seminari dai loro insegnanti, che
così vedono perpetuarsi la possibilità di mangiare bere e fottere a spese dei
minchioni che credono alle loro minchiate; invece Dante è un sapiente, che
conosce la storia e la filosofia, che ha avuto modo di meditare su quel che
andava imparando.
E ciò naturalmente rende ben più grave il suo peccato di credulità verso la
chiesa!
Naturalmente non sono soltanto le oche del Campidoglio al servizio di dio.
Tutto ciò che raccontano Ovidio, Virgilio, Livio, Omero e così via, nonché
il vangelo e la bibbia(6), è vero e storicamente valido, per cui tutti gli
episodi, anche quelli più fantasiosi, sono degni di entrare nelle sue
dimostrazioni filosofiche, sottoforma soprattutto di sillogismo. E ciò
naturalmente è facilitato prendendo per vere le favole degli autori citati e di
tanti altri.
Se l’Eneide è vera si può affermare senza ombra di dubbio che fu dio in persona
(sotto mentite spoglie, ovviamente) a suggerire ad Enea di abbandonare Didone,
per il più alto fine di fondare, con i suoi discendenti, l’impero romano,
aspettato e costruito affinché, a tempo debito, il dio inventato dagli ebrei
potesse stuprare una ragazzina, forse non ancora quindicenne, per farle
partorire suo figlio, destinato a crepare per ordine di quell’impero voluto
dallo stesso dio macellaio!
E in questa sequela di sciocche contraddizioni Dante non scorge nessun inghippo!
Io non sono né uno storico né un filosofo, ho appena appena un poco di
intelligenza analitica, e mi domando: leggendo una pagina di bibbia, una di
vangelo, una di corano, una di Esiodo, una di induismo, una di buddismo e
così via, come posso affermare che una di queste religioni è migliore o più
vera delle altre? Come è possibile che una persona di cultura superiore, come
era Dante, può dichiarare di essere cristiano o musulmano o buddista? Non è
evidente che tutte le religioni si equivalgono e sono tutte stupide invenzioni
di una criminale classe sacerdotale dedita alla prevaricazione e alla dittatura
materiale e morale?
Sono convinto che davvero Dante disprezzi l’uomo in se stesso, e di conseguenza
pensi che l’unico suo valore sia quello di annullarsi nelle mani dei preti!
1) Periodicamente,
quando sorge una qualche diatriba che riguarda l’aborto, si svolge
pubblicamente una rissa che si svolge su questo assillante problema: quando il
feto acquista l’anima? I fondamentalisti cristiani sostengono che ciò avviene
non appena lo spermatozoo raggiunge l’ovulo (in pratica subito dopo
l’eiaculazione dello sperma da parte dell’uomo, il che potrebbe indurre
qualcuno a lanciare un campionato mondiale fra cristiani ortodossi a chi
eiacula più in fretta e quindi crea una nuova anima, a maggior gloria di dio e
dei suoi santi rappresentanti in terra); altri invece sostengono che ciò
avviene dopo una settimane o un mese o alla nascita, cioè all’uscita del feto
dal grembo materno. Io penso che ciò non avvenga mai, poiché l’anima non
esiste, ma questa è un’altra storia!
2) Il concetto di anima individuale e personalmente distinta è in pratica una
invenzione del cristianesimo, così come la concezione di un aldilà nel quale si
viene premiati o puniti per l’eternità. In altre concezioni religiose esiste
un’anima universale alla quale l’anima individuale, dopo aver percorso diversi
sentieri di espiazione, si ricongiunge perdendo ogni caratteristica personale.
3) Evidentemente Dante ignorava che la Palestina, ma non solo, era in guerra
perenne con Roma!
4) Basta leggere nella bibbia le infinite volte che Javhè assicura agli ebrei
che li guiderà alla vittoria sui loro nemici, essendo essi i suoi figli
preferiti: metterò nelle vostre mani i cananei e voi li sterminerete, dal primo
all’ultimo, compresi donne e bambini ….
5) Ovidio: poeta latino autore delle Metamorfosi; Virgilio: poeta latino autore
dell’Eneide; Livio: storico latino della Roma antica; Omero: poeta greco autore
di Iliade e Odissea.
6) Nella bibbia si racconta delle infinite volte che dio ordina agli ebrei di
sterminare gli abitanti delle città cananee conquistate, compresi vecchi donne,
anche incinta, e bambini, nonché addirittura gli animali: come fa Dante, e i
cristiani in generale, a considerare buono e misericordioso e chiamare padre un
simile dio assassino seriale? In nessun’altra religione (escluse quelle
americane pre - colombiane!) ci sono dei altrettanto malvagi.
7) Ad esempio: Romolo e Remo figli di Marte; Enea figlio di Venere; Elia che
resuscita i morti; Sansone e i suoi capelli; ….
Giovanni Caruso
volontà di potere?
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