Sarebbe bello se per una volta e nel caso specifico il
Governo decidesse di tenere la schiena dritta decidendo di non destinare
neanche un centesimo per l ricostruzione delle case abusive o costruite senza
criteri anti sismici nel territorio di Ischia.
Sette anni fa, migliaia di abitanti di Ischia scesero in
piazza circondando gli uomini della polizia e le ruspe, pronte a procedere alla
demolizione di oltre seicento case abusive destinate ad essere demolite
sull'Isola. Ventisettemila, invece, sono le pratiche di condono presentate
negli ultimi 30 anni, in virtù delle tre leggi di sanatoria degli abusi.
Una marea di cemento senza controllo e fuorilegge ha
letteralmente devastato il territorio dell'isola più grande del golfo di
Napoli, colpita ieri sera da una scossa di terremoto non violenta. Impensabile
che una scossa di questa entità potesse produrre il benché minimo danno se non
appunto per l'illegalità su cui poggiano le realizzazioni di quelle
costruzioni.
Si ricordino quelle migliaia di persone scese in piazza
contro le demolizioni, si ricordino di essere gli unici responsabili di questa
tragedia.
Gianluigi Piras
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