Unione
Sarda
Meno
automobili, più affari-Via Roma: «I commercianti non dovrebbero lamentarsi» Lilli
Ruggieri approva il progetto di pedonalizzazione anche del Largo.
Cagliari come Manhattan.
«La soluzione ideale per via Roma?
Il tunnel sotterraneo». Lilli Ruggeri, imprenditore e commerciante da tre generazioni,
sogna in grande. «Sono appena rientrato da una vacanza a New York. Lì ci sono
diversi tunnel, penso al Lincoln Tunnel o all'Hollande Tunnel. Non vedo perché
da noi non si possa realizzare».
Via
Roma pedonale. Approva?
«Sì, sono favorevole».
Nessun
tentennamento?
«Non sono un urbanista e non conosco
bene il progetto, ma in generale promuovo la pedonalizzazione. E non solo di
via Roma».
Esce
dal coro.
«Forse sì, e mi stupisce pure. Non
capisco tutte queste polemiche sulla sperimentazione. Le trovo eccessive e
senza senso».
E la
chiusura del lato portici?
«Vuole sapere se ha senso?».
Sì.
«Ce l'ha, eccome, una promenade
fatta bene sarebbe un valore aggiunto per Cagliari».
Da un
lato - magari - aggiungerebbe, dall'altro toglierebbe.
«Cosa?»
Parcheggi.
«Beh, quelli al centro di via Roma
sono uno sconcio. Le macchine da lì devono sparire».
Per
metterle dove?
«Si devono creare nuovi posteggi.
Servono, è innegabile. Ma non certo nel centro storico».
Viabilità:
via Roma chiusa manderà il traffico in tilt?
«Non credo proprio. Certo, bisogna
ancora abituarsi, ma penso che davanti al porto ci sia spazio a sufficienza per
consentire il passaggio delle auto».
Meglio
pedonalizzare il lato portici o il versante porto?
«Devo ripetermi: non sono un urbanista».
Basta
un parere da cittadino.
«Credo sia più facile realizzare la
passeggiata accanto ai portici. Nel lato porto si dovrebbero creare strutture
che attualmente non ci sono».
Le
strutture mancano anche nella corsia sotto esame.
«È vero, ma basterebbe sistemare
tavolini, gazebo e strutture amovibili».
A
Cagliari fanno discutere anche i tavolini.
«Lo trovo paradossale. E per certi
versi anche contraddittorio».
Cosa
intende?
«Da un lato l'amministrazione decide
di pedonalizzare il centro storico e ora anche via Roma, dall'altra fioccano
multe salate per chi sfora con gli spazi. Penso ci sia troppa rigidità, sempre
che l'intento sia quello di dare a Cagliari una connotazione davvero turistica».
Basta
una piazza sul mare?
«Sicuramente no, ma dalla nostra
abbiamo già i dati: ci dicono che i turisti sono aumentati tantissimo. E me ne
accorgo anche dalle mie
attività».
Morale?
«Cagliari ha una posizione unica, che
le consentirebbe di diventare la città più importante del Mediterraneo».
Intanto i commercianti si lamentano
per via Roma chiusa.
«Incomprensibile. Ma chiaramente
ognuno ha il suo punto di vista».
Qual è
il suo?
«Che i commercianti dovrebbero
essere contenti invece di lamentarsi».
Perché?
«Perché la pedonalizzazione aumenta
il giro di affari.
Lo
dicono gli esperti?
«Lo dimostra il successo del Corso.
E prima ancora quella del Poetto. Bellissimo, ne approfitto per complimentarmi
anche con i nostri amministratori. Hanno fatto un ottimo lavoro».
Anche
per via Roma?
«Per il momento mi piace, ma
preferisco aspettare che la sperimentazione sia conclusa e di conoscere il
progetto finale».
Commercianti a parte, anche molti
cagliaritani non apprezzano.
«Ogni novità fa discutere, poi le
polemiche si spengono puntualmente. Suppongo andrà così anche per via Roma».
All'orizzonte
c'è anche il Largo pedonale.
«Non mi aspettavo questa domanda».
Approva
anche in questo caso?
«Sì, ma penso si debba fare un passo
per volta».
Quindi
è un forse?
«No, in linea di massima sarei
d'accordo, ma penso anche che da qualche parte le macchine si debbano pur farle
passare».
E chi
abita a Castello?
«Avrebbe qualche problema,
soprattutto considerando che non è stato ancora risolto il problema degli
ascensori».
Davvero
crede che il tunnel sotterraneo sia la strada migliore?
«Indubbiamente, forse è un progetto
piuttosto costoso, ma non sono d'accordo con chi sostiene che non sia
realizzabile: perché se a New York sono riusciti a realizzare diversi tunnel a
Cagliari non si dovrebbe poter fare altrettanto»?
Tempi
di realizzazione stimati?
«Mi occupo di altro, non ho le
competenze per dirlo, ma considerando che per sistemare via Garibaldi hanno
impiegato quasi due anni qualche interrogativo me lo porrei».
E ai
nostri amministratori che cosa chiede?
«Di investire più soldi e di
rivolgersi a imprese che assicurino tre turni di lavoro che coprano tutta la
giornata, anche la notte. Perché non si possono costringere i cittadini a
subire i disagi che le opere pubbliche necessariamente comportano per anni. E
Cagliari non può essere la città dei cantieri infiniti».
Conclusione?
«Ben venga la pedonalizzazione, ora
aspetto tavolini, gazebo e che i
parcheggi centrali finalmente
vengano eliminati».
Sara Marci
Massidda: «Al
sindaco non piace pianificare»
«Zedda è un medico non specialista, via Roma il
paziente: sta
intervenendo chirurgicamente senza esami del
sangue né radiografie,
rischiando di ucciderlo». Piergiorgio Massidda,
leader
dell'opposizione in Consiglio comunale e medico
cerca la metafora in
casa per attaccare il sindaco su via Roma
pedonale. «Ignoro quali
saranno i risultati dell'esperimento: il problema
è che lo ignora
anche lui, perché il metodo scelto è
l'improvvisazione».
Massidda rimprovera al sindaco di non aver fatto
uno studio
preliminare con gli specialisti dell'Università.
«Ci sta provando e
basta, peraltro a Ferragosto, senza traffico: ma
che esperimento è?
D'altra parte, dal 2007 non è aggiornato il Piano
urbano del traffico,
malgrado si debba fare ogni due anni».
Ex presidente dell'Autorità portuale, Massidda
contesta che il porto
«sia trattato da Zedda come un parcheggio. Via
Roma pedonale ha senso
se include il porto, non se ha la metropolitana e
il traffico del lato
mare in mezzo. Il sindaco va invece a intuizioni:
talvolta possono
essere geniali, altre volte dannosissime, sarebbe
meglio affidarsi
agli algoritmi. Ogni volta che sposti un flusso di
traffico, rischi di
distruggere l'economia di una zona».
Massidda ritorna alla metafora della chirurgia:
«Non ci sono solo gli
interventi: c'è soprattutto un prima, che
significa analizzare,
studiare e pianificare. Tutto questo, nella Giunta
Zedda manca: non a
caso, abbiamo decine di chilometri di piste
ciclabili con buchi
spaventosi, come in viale Marconi. Ma Zedda non
ascolta nessuno,
neanche Consiglio e Commissioni». (l. a.)
La Nuova
Anche settembre
si preannuncia da tutto esaurito. Ritornano gli italiani
Sarà un stagione
da record crescono le seconde case
di Luca Rojch
SASSARIIl boom c'è, ma si può vedere solo in
parte. Il 2017 è
un'estate da grandi numeri. I turisti hanno invaso
la Sardegna.
Crescono gli stranieri, ritornano in forze gli
italiani, ma le
percentuali raccontano solo una piccola parte di
un calcolo molto più
complesso. Tutto esaurito ad agosto e settembre.
Ma il più 10 per
cento per gli stranieri e il più 6 per cento per
gli italiani racconta
solo in minima parte il successo di una stagione
da primato. Bastava
leggere gli articoli sulle strade intasate, sui
pronto soccorso vicini
al collasso, sulle code infinite ovunque
nell'isola. B&b e seconde
case. La chiave per capire questa stagione la dà
il presidente di
Federalberghi Paolo Manca.
«Gli hotel hanno fatto grandi numeri, con
un tutto esaurito ad agosto come lo scorso anno -
dice -. Ma in ogni
caso è cresciuto il fatturato perché le stanze
sono state vendute a
prezzo pieno. Questo ha portato a un aumento della
forbice tra hotel e
seconde case. Una notte poteva costare oltre 100
euro in albergo e
meno di 50 in una seconda casa. Questo ha portato
a un enorme
incremento delle presenze in hotel e seconde
case». Anche perché su
Airbnb da agosto del 2016 ad aprile del 2017 il
numero di case in
affitto è cresciuto del 30 per cento. Ma in questi
mesi il numero è
salito ancora. Il censimento delle 300mila seconde
case nell'isola
basta a far capire quale sia il potenziale
ricettivo della Sardegna. I
930 alberghi sono solo una parte, il sistema
ufficiale. A questo si
deve aggiungere l'universo semisommerso di seconde
case e b&b.
«Impensabile pensare che la crescita di questo
2017 si possa ridurre a
un 6 per cento ufficiale - continua Manca - .
I numeri sono maggiori.
Di tanto. Capiremo subito quanto sarà la forbice.
I dati di agosto lo
riveleranno. Impossibile pensare che le sole
presenze negli hotel
siano l'80 per cento del totale. Basterà
confrontare quelle con i dati
degli arrivi in porti e aeroporti. La forbice ci
darà il reale numero
delle presenze».La legge. Manca parla anche della
nuova legge del
turismo che farà emergere il sommerso. «Ne sono
convinto - continua -.
L'istituzione del numero unico per b&b e
seconde case sarà la chiave.
Siamo certi che nel 2018 sarà tutto pronto».Il
carico antropico. «Non
ho dubbi che questa sarà una stagione
straordinaria con un agosto da
record. Bastava osservare la pressione antropica.
Ora dobbiamo mettere
qualche paletto. Non possiamo finire come
Gallipoli in cui affittano
anche i terrazzini delle case a 10
euro».Controesodo e invasione. Un
primo controesodo c'è già stato, in questa
settimana nei porti e negli
aeroporti sardi sono iniziate le code infinite. Ma
il traffico è
sostenuto anche nella corsia opposta. Sono
previsti nuovi arrivi da
record per settembre. Federalberghi ha annunciato
il tutto esaurito
fino alla fine del mese. Un risultato insperato. E
non ci sono solo
gli stranieri. Dopo quasi dieci anni di crisi che
hanno messo in
difficoltà l'industria del turismo dell'isola,
negli ultimi tre anni
c'è stata la ripresa con una crescita in doppia
cifra.
Tavolo
sull'urbanistica oggi a Pattada
Lamas e
SardegnaSoprattutto hanno riunito tecnici, ambientalisti, si
parla di consumo
del territorio
PATTADALa legge urbanistica resta sempre al centro
del confronto tra
ambientalisti e Regione. Un confronto sul testo
presentato dalla
giunta e più in generale sul territorio.
L'occasione per approfondire
i temi legati al territorio capita oggi a Pattada,
dove l'associazione
Lamas ha organizzato il seminario "Materiali
per un'urbanistica
sostenibile" che ha anche l'obiettivo di
lanciare il percorso di
avvicinamento, e di preparazione, al convegno che
si terrà in Ottobre
e che indagherà i temi della
"sostenibilità" intesa come occasione di
sviluppo per la Sardegna. Il seminario.
L'associazione Lamas e
SardegnaSoprattutto hanno chiamato a confronto
studiosi, tecnici,
giornalisti e intellettuali su un tema
d'attualità, dopo la
presentazione del disegno di legge sul governo del
territorio - in
discussione in Consiglio regionale - e di
particolare interesse come
l'urbanistica. «A Pattada, si parlerà di terra,
suolo, paesaggio e
ambiente. Beni comuni che credevamo ormai al
sicuro dopo
l'approvazione del Ppr nel 2006. Così non pare -
spiega Maria
Antonietta Mongiu, presidente di Lamas-. Ma,
grazie all'impegno di
associazioni, di esperti, di singoli cittadini,
oggi migliaia di sardi
hanno appreso che una serie di delibere della
giunta Pigliaru - dal
disegno di legge sul governo del territorio del
marzo 2017 - in alcuni
articoli potenzialmente incostituzionali, se non
saranno revocate
condizioneranno la Sardegna sacrificandone i
beni».
L'obiettivo. Lamas
e SardegnaSoprattutto hanno l'ambizione di
definire lo stato dell'arte
dell'urbanistica in Sardegna mettendo a fuoco i
fatti come "la
potenziale aggressione a territori già compromessi
tra gli anni '70 e
'90, i cambi di destinazione d'uso delle aree
industriali non ancora
attivate" che "devono attivare un
dibattito che parta da dati
scientifici e dalla coscienza della limitata
superficie sarda. La
rilevanza scientifica della giornata, certificata
dai relatori,
consentirà di superare il tempo dello slogan per
approdare a dati
reali, su cui fondare la propria opinione,
facendone patrimonio
collettivo". Un appello che lascerà spazio
alla discussione che
inizierà alle 10 nelle sale dell'hotel La Pineta,
a Pattada.
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Federico
Marini
skype: federico1970ca
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