Nulla accade per caso. Cos’è la nefasta Convenzione di
Dublino? E' un trattato dell'Ue, in vigore dal 1997 e firmato da: Belgio,
Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Austria, Svezia e Finlandia. Per
l'Italia i firmatari furono Berlusconi e Maroni. In strettissima sintesi, la
convenzione sancisce che la responsabilità della gestione della domanda di
asilo è del Paese dove il richiedente ha messo piede al primo sbarco.
E' a tutti evidente che ciò penalizza gli Stati mediterranei
e più volte si è tentato di cambiare, riequilibrare, questa convenzione che in
questi anni ha sottoposto l'Italia a una abnorme pressione migratoria e sulla
cui situazione, abilmente esasperata, la Lega, Salvini, hanno costruito la loro
fortuna politica e personale. Quella legge va cambiata, ma Salvini litiga con i
possibili alleati europei, mentre si allea con Orban che ha già detto che la
Convenzione di Dublino non intende cambiarla.
L'Unione europea, in due anni, ha tenuto 22 sedute per la
modifica della Convenzione di Dublino e così la racconta l'europarlamentare
Elly Schlein. "A queste 22 riunioni la Lega non ha mai partecipato. La
riforma, ricordiamolo, è necessaria per cambiare la norma in base alla quale le
persone sono costrette (salvo certi casi) a chiedere l’asilo nel primo Paese
dove arrivano... quando dopo due anni di negoziato (e da parte mia 145
emendamenti) abbiamo ottenuto questo straordinario risultato facendo votare ai
due terzi del Parlamento la cancellazione di quel criterio per sostituirlo con
il ricollocamento automatico e permanente obbligatorio per tutti gli Stati, la
Lega si è astenuta, e i 5 stelle hanno votato contro."
Ora, siccome già vi vedo con l’arrabiatura d’ordinanza fare
la punta a tutto l’astuccio degli insulti, vi suggerisco di procedere in questo
modo: i dubbiosi possono accedere persino ai verbali delle assemblee sul sito
dell’Ue, oppure cerchino le singole voci di legge sui motori di ricerca; si, è
un lavoraccio ma ci mette al riparo dalle sciocchezze delle scorciatoie.
Insomma, documentatevi perché agli opinionisti delle false notizie,
complottisti e affini, pressappochisti e quelli del copia incolla un tanto al
chilo, neppure rispondo, anzi, le sciocchezze le rimuovo proprio. Ecco, lavorate
all’informazione, verificate, accertatevi, poi esprimete un parere. Male che
vada ne usciremo tutti più acculturati.
Di
Giovannimaria – Mimmia Fresu
Consulente
politiche sociali ed immigrazione.
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