Mentre tutti sono/siamo con gli occhi puntati a vedere cosa
succede a Roma, tra nuove proposte e vecchie sparate, nel consueto teatrino di
reciproche accuse, zitti zitti, lemme lemme, noi Sardi portiamo a casa la nuova
fregatura tricolore. Eh sì, perchè mentre combattiamo le battaglie degli altri,
mentre ci dividiamo tra tifosi della nuova classe politica italiana o tifosi
della vecchia classe politica italiana, la nostra cara Italia ci ha rifilato
l'ennesima beffa. O meglio, umiliazione.
Prima si complimentarono con noi per quanto eravamo stati
fortunati ad essere stati scelti per il G8. Poi avevano dato gli appalti ai
pezzi grossi, che dopo essersi presi la fetta grossa hanno lasciato le briciole
ai subappaltatori tra una tangente e l'altra. Poi avevano smantellato e buttato
bellamente a mare amianto e materiali di ogni tipo, che c'era fretta e con la
fretta mica hai tempo da perdere a rispettare la Sardegna.
Poi spostato il G8, lasciato andare tutto in rovina e
dileguatisi come fantasmi (che tanto da mangiare ormai non c'era più niente),
si aprirono le inchieste. Le inchieste sugli appalti e le tangenti della
"Cricca" finirono con sole 4 condanne e una decina tra assoluzioni e
prescrizioni.
Poi saltò fuori che c'era pure stato un disastro ambientale,
con i fondali di un parco naturale trasformati in discarica. E le persone che
avrebbero dovuto procedere alle bonifiche, in realtà, anziché risanare i
fondali avevano addirittura aumentato la superficie inquinata. Il processo per
questi reati, nei confronti di 17 persone tra cui Angelo Balducci (sì,
quell'Angelo Balducci) e Mauro della Giovampaola (sì, quel Mauro Della
Giovampaola), è andato avanti per quattro anni. Questo pomeriggio si è
concluso.
Tutti assolti per la prescrizione dei reati ambientali.
Resta in piedi il processo per peculato per le somme date alla Protezione
Civile nonostante i lavori non siano stati fatti, ma anche quel reato sta
andando in prescrizione.
Al Comune della Maddalena neanche un euro di risarcimento.
Al popolo sardo nemmeno una timida scusa formale. Scusate il disturbo. Adesso
potete rimettervi gli elmi con le piume colorate e ricominciare a darvi
battaglia per i Guelfi o per i Ghibellini.
Di Pier Franco Devias
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