Non ho mai amato le manifestazioni fatte per strada, per
sbandierare, sfoggiare con orgoglio l'identità di qualcosa. Non condivido ma
rispetto le scelte altrui. Far valere i diritti è un'altra cosa. Piuttosto è il
rispetto che mi preoccupa. Io non vado in giro a mostrare orgogliosa il mio
essere sorda, a mostrare con orgoglio i miei apparecchi perchè questo crea
antipatia, fastidio.
C'è una bella differenza tra far valere i diritti e farsi
rispettare; se vuoi essere compreso devi spiegare, ogni giorno, nella vita
quotidiana, al lavoro, a scuola, nello sport, negli ambienti che frequenti. Non
tutti capiscono subito, ma non imporre una cosa, aiuta a far capire la
situazione. Non pensare che tutti sono cattivi ed ignoranti, ma semplicemente
aiutali a conoscere il problema.
Esistono persone che
ci provano, che ti vengono incontro; dipende da te se riesci a dare un
messaggio giusto e corretto. Rispetta prima di tutto te stesso. Perchè non fare
una manifestazione tipo: normodotatopride?! Chi sarebbe normale in questa
società? Anche la normalità è relativa!
Se vogliamo essere aiutati, aiutiamo gli altri ad aiutarci,
facciamo richieste giuste. Se non sapete, chiedete, se non conoscete non
giudicate e ora, prima di commentare, finite di leggere tutto Pensateci un
attimo, ben vengano le riflessioni costruttive. I leoni da tastiera non
aiutano. Vi ringrazio per gli inviti a varie manifestazioni, ma preferisco
raccontare i diritti a modo mio.
Di Sara Giada Gerini
Il libro di Sara Giada Gerini
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