La Nuova Sardegna (31 Agosto 2018)
Alla
sinistra serve una cambio generazionale.
Di
Simone Canpus, Assessore Comunale di
Sassari.
La Sinistra in Italia non ha quasi mai governato e quando
l'ha fatto, dopo la caduta del Muro, ci è riuscita grazie ad alleanze così
ampie da durare poco. Anche sotto il dominio incontrastato della Dc, però, sono
sempre emersi gruppi dirigenti di Sinistra che hanno ben governato comuni,
province e regioni, spiccando per preparazione, onestà e pragmatismo tanto da
prendere voti che a livello nazionale andavano altrove.
Per queste ragioni il dato delle amministrative di primavera
è persino più preoccupante del 4 marzo, perché è nei gruppi dirigenti locali
che i riformisti hanno allevato le nuove leve, ma se ad esaurirsi è anche
questa fucina di giovani brillanti, per la Sinistra è veramente "finita la
pacchia". Se a Roma il Pd avesse ascoltato con più attenzione i colleghi
impegnati nel governo delle città, senza umiliarli con leggi fratricide, forse
la spaccatura tra Paese e gruppo dirigente - percepito come staccato dai
problemi della gente - sarebbe stato meno traumatico, ma così purtroppo non è
stato.
Il contributo richiesto negli ultimi anni agli enti locali
per il risanamento dei conti pubblici, le restrizioni imposte dalla nuova
contabilità, il blocco dei tributi locali ed il concomitante avvio della
perequazione hanno ingessato l'autonomia politico-amministrativa dei comuni,
costringendoli a sacrifici enormi. La gente deve sapere che la stretta sulla
parte corrente della spesa, a causa dei progressivi adeguamenti al Fondo
crediti di dubbia esigibilità (Fcde), sta impedendo ai comuni la fornitura di
servizi alle collettività amministrate per diverse centinaia di milioni annui
fino 2021 (solo Sassari ha il 10% della spesa immobilizzata).
In Sardegna ci si prepara alle regionali che potrebbero
rappresentare un interessante test nazionale anche in vista delle europee. I
grillini hanno individuato un candidato alla presidenza, ma se il Centrodestra
resta diviso, come sembra, su leadership e alleanze, per il Centrosinistra si
apre un'insperata opportunità di vittoria a patto però d'imporre un cambio
generazionale dopo le vergognose risse estive che hanno tristemente fatto il
giro del web.
Occorrerà mettere in campo il meglio sulla piazza, per
provare a ricucire lo strappo con la gente e portare persone che sappiano
restituire ai comuni, anello di congiunzione con i cittadini, il ruolo perduto
in termini di coesione sociale e territoriale. Sarà per questo che l'Anci
Sardegna, capitanata da Emiliano Deiana, in una assemblea ad Abbasanta,
promossa insieme al Consiglio delle Autonomie Locali, e alle competenti commissioni
del Consiglio Regionale, ha affrontato il problema della finanza locale.
E a proposito di quanto di meglio offre la piazza, proprio
ad Abbasanta le parole più forti sul tema le ha pronunciate il sindaco di
Cagliari Massimo Zedda (molto applaudito dai sindaci che in buon numero
sarebbero pronti a seguirlo in un'eventuale avventura presidenziale). Zedda ha
ben rappresentato la precarietà dei rapporti tra Roma e Cagliari e la fragilità
degli enti locali di fronte a uno Stato che nel 2009 trasferiva a comuni e
province sarde circa 410 milioni di euro e nel 2015 appena 51 milioni.
A Sassari ancora nel 2012 arrivavano ben oltre 500 euro pro
capite, al 31 dicembre 2017 i trasferimenti sono precipitati a 18 euro pro
capite, compreso il "Piano periferie" di Renzo Piano che in preda al
delirio di onnipotenza il Governo vuole cancellare, mandando alle ortiche anni
di programmazione. Recuperare terreno contro simili avversari dunque non è
impossibile.
Al netto delle salvinate d'agosto, questo governo è
strutturalmente incapace di affrontare i problemi dell'Italia. La candidatura a
Governatore di un amministratore serio e carismatico potrebbe davvero ribaltare
le sorti del voto in Sardegna. Un'idea di chi potrebbe essere l'ho espressa, mi
pare, ma in presenza di più alternative non resta che proclamare le primarie
per confrontare i programmi, le idee e le storie politiche e personali dei
candidati a garanzia di una proposta politica a favore dei poveri e
dell'ambiente e all'insegna di parole chiave come educazione, lavoro e
giustizia. E vediamo chi vince.
Di Simone Campus,
Assessore Comunale di Sassari.
Nessun commento:
Posta un commento