In Sardegna infuria la polemica per la lettera del Cocer
(una sorta di sindacato dei militari) in cui si protesta per l'apertura al
turismo dell'area di porto Tramatzu, che a loro dire infastidirebbe le vacanze
delle famiglie dei militari.
Nel frattempo Fratelli d'Italia protesta davanti ai cancelli
di Teulada, chiedendo a gran forza di realizzare al più presto l'apparato per
la guerra virtuale che richiamerebbe altri militari da addestrare.
Pochi minuti fa il sardo Salvatore Deidda, Fratelli
d'Italia, al question time alla Camera chiede rassicurazioni alla ministra
Trenta, temendo possibili tagli alle spese della Difesa, che non
permetterebbero ai militari italiani di andare alle missioni all'estero con
armi all'avanguardia.
Nella stessa interrogazione la deputata sarda Emanuela
Corda, Movimento 5 Stelle, mentre la sua terra viene calpestata dalla
prepotenza dei militari, si preoccupa di ringraziare la ministra per il pieno
raggiungimento dei diritti sindacali e associativi per i militari.
Appare ogni giorno più chiaro a tutti, che gli interessi di
noi Sardi possono essere tutelati SOLO da una nuova classe politica che ha
TESTA E CUORE IN SARDEGNA.
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