"Ogni Sardo, per poter dire che ha davvero visto la
Sardegna, almeno una volta nella vita lo deve visitare", mi disse una
volta un amico di Urzulei, riguardo a Gorropu. E lo stesso direi che vale per
tutte le incredibili meraviglie archeologiche della nostra terra.
Stamattina assieme al Presidente Andrea Murgia siamo andati
a visitare le cooperative archeologiche e a portare le nostre proposte per il
sostegno a questo settore umiliato e trascurato.
Dopo l'incantevole santuario nuragico di Santa Cristina di Paulilatino siamo andati a Orune, per vedere la fonte sacra di Su Tempiesu. Dopo un percorso silenzioso quasi magico, costellato di quadretti che indicavano i nomi in latino, sardo e italiano delle piante che incontravi, accompagnati da guide di una gentilezza unica, siamo arrivati al monumento.
Lo stupore e la meraviglia erano tali che una della nostra compagnia si è fatta il segno della croce, come davanti alle cose sacre. Un'esperienza che non è possibile capire se non vivendola. Noi non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Ogni Sardo, indistintamente, ha un privilegio che a sette miliardi di esseri umani è precluso: avere queste bellezze uniche al mondo a un paio d'ore da casa.
Dateci la fiducia, sosteneteci: daremo finalmente a queste
meraviglie il rispetto che meritano nel mondo!
Di
Pier Franco Devias
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