mercoledì 9 gennaio 2019

Siamo dalla parte giusta della storia. Ne siamo certi. Di Elisabetta Piccolotti.



Passo le mie giornate a vergognarmi per le scelte del nostro governo. Mi vergogno di vivere in un paese che ha vissuto il fascismo e l’Olocausto, che è stato un paese coloniale, che produce una montagna di armi letali che vende in giro per il mondo, che ha partecipato a molte guerre definendole ‘umanitarie’, che continua indisturbato ad inquinare il pianeta contribuendo a quei mutamenti climatici che stanno rovinando la vita di milioni di persone, che ha usato i soldi dei contribuenti per regalare motovedette a bande di delinquenti e finanziare la creazione di centri di detenzione e tortura in Libia, che non investe nemmeno un decimo di quanto dovrebbe in cooperazione internazionale e che poi si rifiuta di far sbarcare 50 esseri umani che scappano dai mali del mondo portando con sé soltanto le loro storie di dolore e sofferenza. 

Mi vergogno, insieme a tanti altri che ogni giorno cercano di fare qualcosa perché tutto ciò trovi la fine che meritano le parentesi del disonore e dell’inciviltà. So che in tanti non lo fate, e anche che in tanti usate i social per gioire della sofferenza che l’Italia e l’Europa procurano ad altri e a se stesse.

È bene che sappiate che non vi permetteremo mai di agire indisturbati e di cancellare dai libri di storia quelle pagine di cui invece andiamo orgogliosi, quelle del coraggio di chi con le proprie lotte ha regalato all'occidente i diritti umani e l’aspirazione alla pace e all'eguaglianza. Mai. 

Restiamo dalla parte giusta della Storia. Restiamo dalla parte della vita, dei diritti e della solidarietà oggi più che mai.

Grazie #Seawatch Grazie 
#United4Med 


Di Elisabetta Piccolotti

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