Unione Sarda
La
sfilata dei partiti a colloquio col governatore
Sanità e
trasporti gli assessorati più contesi
L'ultima delegazione, quella della
Lega, lascia Villa Devoto poco dopo le 22, quando si conclude la lunga giornata
degli incontri bilaterali tra le forze del centrodestra, iniziata alle 10. Al
termine il presidente Christian Solinas parla di «giornata proficua, visto che
i partiti hanno proposto persone professionalità e competenze».
Sanità,
trasporti, riforma della Regione e insularità. Sul tavolo del governatore ci
sono anche le emergenze: tante, a quanto pare, visto che un po' tutte le delegazioni parlano di
«un'eredità pesante lasciata dalla Giunta Pigliaru su trasporti, sanità e
accantonamenti». Il neo governatore ha fretta, vuole bruciare le tappe perché
«i problemi della Sardegna non possono aspettare. Dobbiamo formare una Giunta
in grado di affrontare le grandi emergenze e dare risposte concrete ai sardi».
Ultima
tappa. L'incontro con la Lega è l'ultimo e anche quello che dura più a lungo (quasi
due ore). Sono Eugenio Zoffili e Diego De Martini a incontrare Solinas: «La
nostra squadra è pronta, siamo contenti ed emozionati per questa vittoria».
Prime idee. Sarà proprio sulla base
delle emergenze evidenziate da ogni delegazione che Solinas potrà cominciare a
farsi un'idea delle ambizioni dei partiti in relazione alla Giunta e pensare a
come assegnare gli assessorati. A ogni
delegazione è stato chiesto di presentare una rosa di nomi («di alto profilo»)
che verranno valutati dal governatore che riunirà la coalizione al rientro da
Bruxelles, quindi mercoledì o giovedì. Qualche idea è già possibile farsela
visto che non è un mistero che Forza Italia punti a due assessorati e alla
presidenza del Consiglio. I Riformatori continuano ad ambire alla Sanità, sulla quale c'è l'opzione
della Lega, mentre per Fratelli d'Italia l'idea sarebbe Lavori pubblici o la
Programmazione.
In marcia.
Impossibile azzardare nomi, non si sbilanciano nemmeno i diretti interessati, consapevoli
che il governatore darà una forte impronta personale. Il coordinatore regionale
di Forza Italia Ugo Cappellacci, arrivato con il deputato Pietro Pittalis e col
sindaco di Olbia Settimo Nizzi, ha le idee chiare: «Zona franca, trasporti,
sanità, revisione del Ppr e riforma della Regione. Queste le nostre priorità per
cui siamo pronti a mettere in campo le professionalità all'altezza della sfida
che ci attende».
I Riformatori sperano anzitutto di
evitare il rinvio delle amministrative per poi «affrontare la riforma della
Regione e tenere separata la Giunta dai consiglieri regionali», spiega il
coordinatore Pietrino Fois: «Siamo a favore dell'incompatibilità e l'abbiamo
sempre praticata». Per Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d'Italia, il primo segnale
da dare è «intervenire sulle nomine fatte in questo periodo dai direttori di
enti e aziende che dovrebbero, invece, attenersi all'ordinaria
amministrazione».
La linea
comune. Il leader Udc Giorgio Oppi, accompagnato da Giulio Steri, si è soffermato
col governatore a discutere anche degli adempimenti del Consiglio regionale.
Sarà lui infatti a presiedere la prima seduta come consigliere anziano. «Ogni
forza deve garantire competenza», avverte Oppi, «e noi su alcune specialità ne
abbiamo diverse».
I rappresentanti di Sardegna civica
puntano su «fiscalità e ruolo dell'Isola nel Mediterraneo». Poi un passaggio
sugli enti locali nella richiesta al governatore di «prendere in considerazione
di dare a Sassari lo status di Città metropolitana», sottolinea Franco Cuccureddu.
Ignazio Locci, in rappresentanza di Sardegna 20Venti, evidenzia «le emergenze
ereditate sul bilancio ed è per questo che serve la migliore Giunta possibile
fatta di alti profili».
Articolo
tratto da “L’Unione Sarda” del 25 Marzo 2019
Matteo Sau
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