La Nuova Sardegna
Oggi giurano gli assessori scontro sul programma. In
Consiglio l'esordio della giunta al completo, compresa la Pili all'industria. Nel pomeriggio botta e risposta fra maggioranza e opposizione sui progetti
CAGLIARI
Solo uno dei nuovi assessori ha giurato diverse settimane. È il consigliere regionale Andrea Biancareddu dell'Udc, che però nel frattempo, la settimana scorsa, è stato promosso alla guida della Cultura e Pubblica istruzione. Gli altri cinque neo assessori di Christian Solinas giureranno oggi e forse farà lo stesso anche il settimo dell'ultima tranche della giunta di centrodestra. Però il Consiglio regionale è convocato nel pomeriggio e quindi gran parte dei nominati non potranno partecipare alla quinta e ultima convocazione dell'esecutivo bonsai, che per l'ora di pranzo s'è dato appuntamento nel Palazzo di via Roma. Stando a questo calendario, Solinas solo giovedì dovrebbe guidare la prima riunione, a Villa Devoto, con tutte le dodici poltrone occupate.
Giuramento. Escluso Biancareddu, questo pomeriggio a giurare fedeltà alla Repubblica saranno i cinque assessori nominati mercoledì dal governatore: Quirico Sanna, sardista, all'Urbanistica, Gabriella Murgia, tecnico, all'Agricoltura, Valeria Satta agli Affari generali Giorgio Todde ai Trasporti, entrambi della Lega, e Roberto Frongia dei Riformatori ai Lavori pubblici. Sempre questo pomeriggio dovrebbe fare il suo ingresso in aula anche Anita Pili (ex Pd come Gabriella Murgia) che è stata indicata da Sardegna 20Venti, in particolare dal fondatore Stefano Tunis, per l'assessorato all'Industria.
Sui banchi della Giunta ci sono invece dal 4 aprile i primi cinque assessori: Giuseppe Fasolino al Bilancio e Alessandra Zedda al Lavoro, entrambi di Forza Italia, il sardista Gianni Chessa al Turismo, Mario Nieddu, leghista, alla Sanità e Gianni Chessa, Fdi, all'Ambiente.
In queste ore, è arrivato il messaggio di auguri del presidente del Consiglio regionale Michele Pais: «Buon lavoro alla nuova Giunta. Sono sicuro che questa legislatura sarà caratterizzata anche per il rapporto costante e leale tra il Consiglio e l'esecutivo. I problemi della Sardegna non possono attendere oltre - ha aggiunto - e ci attendono impegni pressanti per dare finalmente risposte al popolo sardo che aspetta una vera svolta. Auspico – ha concluso - rinnovamento, riforme e uno Statuto più moderno, caratterizzato dalla rivendicazione sempre più serrata con lo Stato in materia di entrate e accantonamenti».
Il dibattito. Sempre nel pomeriggio comincerà, in aula, il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del governatore. I 24 consiglieri dell'opposizione, formata dal centrosinistra e dai Cinque stelle, dovrebbero intervenire tutti per «contestare il programma fin troppo filosofico del governatore». Anche i 31 consiglieri della maggioranza, esclusi i due presidenti e i tre assessori-consiglieri (Chessa, Zedda e Biancareddu) dovrebbero intervenire quasi tutti ma com'è scontato a favore di Solinas.
Staff. C'è un gran parlare, nelle varie stanze, delle squadre che metteranno in campo i dodici assessori. In ogni caso, ciascuno non potrà nominare il proprio terzetto (capo di gabinetto, segretario particolare e un esperto) prima dell'inizio di giugno. Questo perché solo la prossima settimana l'esecutivo approverà il rendiconto del bilancio 2018, l'ultimo del centrosinistra e della giunta Pigliaru. Poi la delibera dovrà ottenere anche il via libera della commissione bilancio e del Consiglio regionale, e questo passaggio dovrebbe essere messo in calendario alla fine del mese.
(ua)
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FedericoMarini
skype:federico1970ca
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