La
Nuova Sardegna
La Satta
va agli Affari generali: nel 2013 alle politiche in lista con
i
neofascisti. All'Agricoltura Murgia, presidente commissione pari opportunità in
quota dem. Dalla cassiera ex Forza Nuova alle due ex dirigenti del Pd
di Alessandro Pirina
SASSARI
La corazzata Solinas fin da subito
si è presentata variegata, a sostenerla alle elezioni del 24 febbraio erano 11
sigle che in questi quasi tre mesi di trattative e divorzi sono aumentate di
due o tre unità. Ma scorrendo i curriculum politici dei nuovi membri della giunta
si scopre che le sigle sono ancora di più. E ancora più variegate. Addirittura due neo assessore - una ancora in forse -, oggi espressione di movimenti di centrodestra, hanno un recentissimo passato nel Pd. Mentre una terza, oggi salviniana doc, è stata candidata alla Camera con i neofascisti di Forza Nuova. Passati ingombranti ma anche profili non del
tutto in linea con le deleghe.
L'unica cosa certa è che tutti hanno
un diploma, la cui assenza nel curriculum è costata l'assessorato alla gallurese
Daria Inzaina. Al suo posto, ma agli Affari generali anziché all'Agricoltura,
la Lega ha indicato Valeria Satta, cagliaritana, classe 1983, prima commessa, oggi
"assistente e consulente farmacisti, rifornimento materiale e vendita".
Alle ultime regionali Satta era candidata
nel collegio di Cagliari: 335 voti, ottava in classifica. Ma
prima di rimanere folgorata da Salvini la nuova assessora agli
Affari generali aveva già avuto un'esperienza politica nel 2013:
capolista alle politiche per l'estrema
destra di Forza Nuova, che in tutta l'isola si era fermata allo 0,2 per cento.
Un
passato politico opposto per Gabriella Murgia, classe 1967, nata a Lanusei ma
residente a Oristano, nominata assessora all'Agricoltura. Consulente del
lavoro, è presidente regionale della Commissione pari opportunità. In quota Pd. In realtà, 5 anni fa Murgia si era presentata alle elezioni con La Base di Efisio Arbau, nel centrosinistra, ma quando il sindaco di Ollolai ha rotto con Pigliaru - oggi è anche passato con il centrodestra - lei è rimasta nel Pd, diventando una renzianissima di ferro. «La storia si ripete, quando il popolo vota guidato dalla pancia», aveva
scritto Murgia su Facebook il giorno dopo il ko del Pd alle politiche.
In autunno poi si è avvicinata a
Stefano Tunis, con cui condivideva i comuni trascorsi all'Aspal, ma nella
giunta Solinas entra in quota Sardegna civica e Fortza Paris. E un'altra ex Pd dovrebbe entrare nell'esecutivo
di centrodestra. La casella mancante dell'Industria, spettante a Sardegna20Venti di Tunis, dovrebbe andare ad Anita Pili, sindaca di Siamaggiore. Classe 1982, laureata in Economia
del turismo, la futura assessora è nata politicamente all'ombra di Pasquale
Onida, ex presidente della Provincia di Oristano, salvo poi passare nel Pd, di
cui ha fatto parte della direzione regionale. Prima delle sue elezioni il suo
nome era circolato come possibile candidata alle Primarias del Partito dei
sardi, ma lei smentì, tanto che qualche settimana dopo prese parte
all'assemblea dei sindaci che incoronò Massimo Zedda leader del centrosinistra.
Un mese dopo però lei si è candidata nella lista di Sardegna20Venti. Col
centrodestra.
Un leghista
della prima ora è Giorgio Todde, classe 1983, ogliastrino di Girasole,
dipendente dell'Igea, l'Agenzia per il lavoro, e un recente passato da
responsabile della manutenzione nei cantieri di Arbatax. Giovanissimo assessore al
Turismo nel suo piccolo comune, aderisce alla Lega quando al timone
c'è ancora Bossi. Alle ultime regionali ha preso 2.121 voti, il terzo
più votato di tutta la Lega, ma senza riuscire a entrare in
Consiglio. Un sacrificio che la Lega ha voluto ripagare
con un assessorato, anche se uno dei più ostici: i Trasporti.
Per due
dei nuovi assessori nominati ieri da Solinas la giunta regionale non è una
novità. La carriera politica di Andrea Biancareddu, 53 anni di Tempio, di cui è
sindaco dimissionario, è iniziata nel 1990, consigliere comunale nella sua
città. Poi, quattro anni dopo, lo sbarco in Regione con
Forza Italia, dove viene confermato per quattro legislature
di fila, anche se a un certo punto sotto le insegne dell'Udc:
quattro legislature che gli fanno percepire il vitalizio da quando ha 48
anni. Insomma, è un baby pensionato. Assessore all'Urbanistica
con Pili, all'Ambiente con Cappellacci, con Solinas sarà alla Cultura e
pubblica istruzione. Coinvolto nell'inchiesta per i fondi ai
gruppi, è attualmente sotto processo.
In giunta
Biancareddu ritroverà Roberto Frongia, già assessore al Turismo negli esecutivi
Floris, Pili e Masala, che ha ricevuto la delega ai Lavori pubblici. Classe 1960, avvocato di
Iglesias, Frongia è uno dei leader dei Riformatori, ma
in questi anni si è occupato della battaglia sull'insularità,
presiedendo il comitato per il riconoscimento del principio
nella Costituzione.
Nato
politicamente con An, oggi presidente del Psd'Az, è infine Quirico Sanna, nuovo
assessore agli Enti locali e all'urbanistica. Avvocato di Monti, è uno dei rappresentanti della nutrita compagine gallurese nella giunta Solinas. Consigliere comunale nel suo paese d'origine, nel 2010 lascia la destra di Fini per approdare nel Partito sardo d'azione e centra l'elezione nel consiglio provinciale di Olbia Tempio, dove diventa assessore alle Attività produttive nella giunta guidata dall'allora senatore Fedele Sanciu. È un fedelissimo di Solinas, che lo ha voluto prima presidente del partito e ora a capo di uno degli assessorati più delicati.
-----------------
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento