Oggi colazione a
Torregrande, Oristano... Fare colazione al mare fa invidia a molti, eppure
questa borgata marina, dal mare non eccezionale ma a un tiro di schioppo dalla
città e da una delle penisole più belle al mondo, è ridotta a poco più di una
discarica... Marciapiedi divelti, erbacce, plastica, ferraglia e amianto
ovunque... Pulci, zecche, gatti e cani abbandonati, escrementi e palme in
putrefazione, immondezzai e scarti edilizi dappertutto... Case abbandonate e
muri scrostati. Case che però ti affittano e vendono a prezzi di Montecarlo o
Portofino...
La sera è desolante perché
diversi anni fa i residenti, ostili alla movida che disturbava il loro sonno
nelle case in prima fila, protestarono vivacemente e imposero
severe restrizioni alla musica nei locali... Eppure se uno va a cercare il
silenzio potrebbe metter su casa nel Supramonte di Oliena e non in una borgata
marina dove di presume che i più siano lì in villeggiatura e magari hanno
piacere di ascoltare musica o farsi una passeggiata nel lungomare...
Se ti giri intorno è
tutto così precario, sufficiente, provvisorio. Siamo a giugno ma stanno ancora
pulendo e sistemando qualche locale, qualche alloggio... In
certi locali (da sempre) dai prezzi esorbitanti hai quasi paura ad ordinare un
caffè perché si ha la sensazione di averli quasi disturbati dal torpore che li
affligge, come la calura estiva... Fai quasi un torto a spendere dentro
il loro locali... Però poi a fine estate fanno la gara del lamento per
l'ennesima stagione fallimentare...
E ci si trascina sino
al 16 agosto che qui sancisce l'inizio dell'autunno... nonostante i 300 giorni
di sole all'anno! In qualsiasi parte del mondo, persino nei paesi in guerra, un
posto del genere sarebbe un salotto fiorito e ordinato dove poter fare tante
cose. Invece qui è poco più di una discarica, ossia lo specchio di come siamo!
Antonio
Deiola
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