venerdì 27 settembre 2019

Quella bottiglia tra le onde, la tenerezza dei finanzieri. Una storia strappalacrime... Di Pier Franco Devias



Allora, la notiziona del giorno che si fa spazio in tutti i mezzi d'informazione della Sardegna riguarda quest'estate. Una bambina, durante una gita in barca con i genitori ha la pensata di scrivere un messaggio, metterlo in una bottiglia di vetro e gettarla in mare. Niente di strano, a quale bambino non è mai venuto in mente? L'indomani la motovedetta della Guardia di Finanza la ripesca e legge il biglietto, in cui la tredicenne dice di essere in vacanza e chiede a chi trova il biglietto di chiamarla al numero di telefono.

L'ispettore allora telefona al numero, e risponde la madre della bambina. Ma invece di dirle una cosa tipo "Signora guardi che è suo dovere vigilare su ciò che fanno i bambini, non sa che gettare rifiuti in mare è un reato, che la bottiglia spinta dalle onde si infrange sugli scogli spargendo il vetro, mentre nelle spiagge stiamo mettendo multe salatissime anche a chi accende una sigaretta?".

Insomma, una cosa anche senza sanzioni, da chiudere lì, ma almeno con un richiamo. E invece no. La mamma e l'ispettore, con tutti gli amici della Finanza, decidono di incontrarsi con la bambina al molo di Villasimius e poco dopo sono tutti insieme per una bella foto ricordo.

Oggi i giornali e i telegiornali della Sardegna, giunti in possesso della preziosa notizia, decidono che sia veramente importante informarci di questa storia strappalacrime. La favola della bambina in vacanza in Sardegna, che da un costoso yacht, poverina, lancia una bottiglia di vetro in mare, e i nostri teneri finanzieri che accorrono, capendo subito il suo bisogno di cercare amici...

Sono distrutto, non riesco ad andare avanti, non reggo alla commozione... scusate

Pier Franco Devias

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