Allora, la notiziona del giorno che si fa spazio in tutti i
mezzi d'informazione della Sardegna riguarda quest'estate. Una
bambina, durante una gita in barca con i genitori ha la pensata di scrivere un
messaggio, metterlo in una bottiglia di vetro e gettarla in mare. Niente di strano, a quale bambino
non è mai venuto in mente? L'indomani la motovedetta della Guardia di Finanza
la ripesca e legge il biglietto, in cui la tredicenne dice di essere in vacanza
e chiede a chi trova il biglietto di chiamarla al numero di telefono.
L'ispettore allora telefona al numero, e risponde la madre
della bambina. Ma invece di dirle una cosa tipo "Signora guardi che è suo
dovere vigilare su ciò che fanno i bambini, non sa che gettare rifiuti in mare
è un reato, che la bottiglia spinta dalle onde si infrange sugli scogli
spargendo il vetro, mentre nelle spiagge stiamo mettendo multe salatissime
anche a chi accende una sigaretta?".
Insomma, una cosa anche senza sanzioni, da chiudere lì, ma
almeno con un richiamo. E invece no. La mamma e l'ispettore, con tutti gli amici della
Finanza, decidono di incontrarsi con la bambina al molo di Villasimius e poco
dopo sono tutti insieme per una bella foto ricordo.
Oggi i giornali e i
telegiornali della Sardegna, giunti in possesso della preziosa notizia,
decidono che sia veramente importante informarci di questa storia
strappalacrime. La favola della
bambina in vacanza in Sardegna, che da un costoso yacht, poverina, lancia una
bottiglia di vetro in mare, e i nostri teneri finanzieri che accorrono, capendo
subito il suo bisogno di cercare amici...
Sono distrutto, non riesco ad andare avanti, non reggo alla
commozione... scusate
Pier
Franco Devias
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