Unione
sarda
29.19.2019
Il piano
per Sant'Elia: molti nodi da sciogliere,
serve un sopralluogo
Nessuna
fretta. La commissione Urbanistica ha rinviato ancora una volta il voto sul
Piano guida necessario alla costruzione dello stadio di Sant'Elia. E a frenare
sull'approvazione del documento non è solo la minoranza.
Ordine
del giorno
Molti
gli aspetti da chiarire, così tanti da rendere necessario un sopralluogo
fissato per lunedì alle 15.30. Trovare il tempo per il voto nello stesso giorno
non sarà possibile anche perché lunedì alle 17,30 si riunirà il Consiglio
comunale e quindi la commissione, nella migliore delle ipotesi, esprimerà il
proprio parere tra due settimane. A rallentare l'iter però potrebbe essere non
solo l'analisi approfondita richiesta da tutti i commissari ma anche la
necessità di rimodulare il progetto economico finanziario che sta alla base dell'accordo
con il Cagliari Calcio. Il prospetto (di poco meno di 80 milioni) che si basa
sulla pubblica utilità dell'opera approvato dal Consiglio comunale durante la
scorsa consiliatura dovrà essere modificato alla luce delle varianti in fatto
di parcheggi e aree commerciali.
La
vendita di alimenti
Della
proposta iniziale del Cagliari, stadio a parte, resta pochino. Molto è stato ripensato,
a cominciare dalla zona dello shopping e dalle aree di sosta. Dunque: il blocco
commerciale non è più un grande parallelepipedo accanto al terreno di gioco. In
seguito alla conferenza di servizi le cubature da destinare ai negozi sono
state trasferite nella zona in cui ora sorge la Sardegna Arena e ridistribuite
su quattro edifici compresi anche di una galleria verde.
Su
questo aspetto ieri è stata chiarita la prima incomprensione sorta nei giorni
scorsi tra maggioranza e opposizione in merito alla variante al Puc necessaria
ad autorizzare il piano. Negli spazi commerciali (previsti nel progetto
rossoblù accanto allo stadio) era stata espressamente vietata la vendita di
alimentari che ora è stata reintrodotta dalla nuova versione.
«La differenza - ha chiarito Angius - è che stiamo parlando di aree diverse,
ora che i negozi sorgeranno da un'altra parte non vogliamo limitare la
possibilità che in futuro possa esserci anche la vendita di alimenti. Per esempio: se l'amministrazione volesse trasferire il mercato in questo
modo potrebbe farlo». Su questo quasi nessuno sembra d'accordo. Nella maggioranza,
il sardista Roberto Pinna (al quale si deve anche la richiesta del sopralluogo)
si è detto del tutto «contrario». Così come Aurelio Lai: «Non parteciperò al
funerale delle tante attività alimentari del resto della città che già sono
molto in crisi».
Scontato
il no della minoranza annunciato qualche giorno fa con una conferenza stampa e
ribadito ieri da Guido Portoghese, Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco Ortu e
anche Marzia Cilloccu che pur non facendo parte della commissione è
intervenuta sostenendo la necessità di convocare le associazioni di categoria e i sindacati. «Se cambiano le destinazioni d'uso, bisogna sentirli
di nuovo, lo impone la legge», ha chiarito.
Parcheggi
Svelato
anche il mistero dei parcheggi. Tanto per cominciare, già in conferenza di
servizi era stato chiarito che il numero indicato nel primo progetto del
Cagliari calcio doveva essere incrementato. Ora il Piano guida è riuscito a
ricavare nuove aree. «La superficie è aumentata - ha concesso Guido Portoghese
(Pd) - ma trattandosi di aree spezzettate è opportuno indicare il numero dei
posti auto che sarà ricavato».
Quindi,
calcolatrice alla mano, gli ingegneri attorno al tavolo suggeriscono la regola
base: per sapere quanti stalli si possono tracciare è necessario dividere la
superficie per 25. Restando a quelli relativi allo stadio, la superficie è di
98.440 metri quadrati e dunque i posti auto (in linea teorica) dovrebbero
essere circa 3.900. «La questione dei parcheggi c'era prima e c'è adesso – ha detto
Antonello Floris (FdI) - non fingiamo che sia una questione nuova».
La guerra
degli indici
Anche
le cubature previste sono materia da interpretare. «È vero che nella nostra
proposta c'erano più cubature ma venivano distribuite sulle aree dei parcheggi
dove chiaramente non si poteva costruire nulla», ha detto Ghirra. Questo il
riepilogo fatto dal dirigente Salvatore Farci sul punto: «Il piano indica
400.004 metricubi per lo stadio, 120.900 metricubi destinati al commerciale che
aggiunti ad altre piccole cubature destinate a servizi e alle strutture sul lungocanale
porta a circa 670mila metricubi».
Mariella
Careddu
Nessun commento:
Posta un commento