Il cimitero mi piace tantissimo, quando non ci sono
funerali. Non credo che i morti stiano a guardarci dai loro oblò di cemento,
non credo che stiano, punto. In realtà ci spero, come tutti, mentre il cervello va al bagno,
però nell'irrazionalità mi piace pensare che non restino là a rompersi le
palle, ma viaggino senza biglietto, lasciando i limiti dove a volte meritano di
stare, tra i vermi.
Una volta mia sorella mi ha raccontato che in sogno qualcuno
le diceva di esser stato in giro dopo morto (no, non era Mike Bongiorno),
"ho voluto guardarmi un po' attorno" le ha detto, e ho deciso che
quello è l'Aldilà che vorrei se esistesse un Aldilà. Se da vivo non hai visto
il tramonto a Masua, puoi andarci comunque dopo, e senza tutte quelle curve.
Sono belli i vivi che si
muovono fisicamente nel ricordo, senza vergognarsene: cambiano l'acqua nei vasi, tagliano
le foglie appassite, spazzano il pavimento ai piedi del loro caro. A volte,
compiono gesti magici come dare tre baci alla foto (e se fossero due?), oppure
toccano la lastra per dire: eccomi. Ma soprattutto, è là dentro che senti di
essere parte di qualcosa, e quel qualcosa è il fatto che oggi
colori un vuoto, più tardi sarai tu da colorare. E quindi tutti, a parte quelli che schierano
missili per un innaffiatoio rubato, hanno riguardo per tutti perché si sente
fortissimo che fare diversamente è ridicolo.
In cimitero siamo
comunisti. Una bambina ha
cantato una canzone tra le pareti ombrose, il babbo ha incrociato il mio
sguardo e mi ha chiesto sorridendo: la canti anche tu? Una signora mi ha
fermata mentre leggevo le facce dei morti dell'ottanta, chiedendomi chi
cercassi, come se lei fosse san Pietro con gli elenchi sottobraccio. Cazzo, lo
era davvero e mi ha trovato tutti i morti miei in tre secondi netti, poi è
andata a casa perché la sua missione era conclusa.
Sono belli anche i morti,
che sembrano tutti eroi, anche se la retorica
cattolica li rinchiude spesso dietro vuote frasi edificanti e padripii in varie
pose o madonne in serie tipo la Marilyn di Warhol. Certo, magari erano devoti e
per loro aveva senso. Io, se mi mettete padrepio sulla tomba, vi vengo a
cercare a casa e vi piscio nei bicchieri. Sulle lastre emergono
spesso le passioni, dallo spartito musicale alla canna da pesca, e gli amori. Ci sono gli anziani che decidono di
mostrarsi da giovani, e quando sono in coppia è più bello perché sembra si
siano appena incontrati nella cornice per caso, e che si stiano innamorando da
quaranta, cinquanta, sessant'anni. Se poi ti giri un attimo per cantare con la bambina,
si nascondono dietro i vasi a scopare.
Di
Elisa Lai
Nessun commento:
Posta un commento