(ottobre 1972) A Roma
viene ucciso l’intellettuale e rappresentante in Italia dell’Olp,
l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, Wael Abdel Zwaiter. Il
presunto capo di Settembre Nero è il primo obiettivo individuato
dal Mossad israeliano per punire i responsabili dell'attentato alle Olimpiadi
di Monaco. Ad ucciderlo furono undici colpi di pistola, uno per ogni atleta
ucciso ai giochi olimpici di Monaco. Wael Abdel Zwaiter è un
poeta palestinese di 38 anni. Per vivere lavora come traduttore
presso l'ambasciata libica di Via Nomentana, ma è anche un importante poeta
conosciuto mondialmente per la sua attività letteraria.
La sera del 16 ottobre
1972 fa tardi al lavoro. Sono passate da poco le 22 quando si avvia, a piedi,
verso la vicina Piazza Annibaliano dove abita. Pochi minuti e raggiunge il
portone del palazzo. Entra ed aspetta dinanzi all’ascensore: tutto avviene in
un attimo. Dalla penombra compaiono due uomini. Zwaiter non fa neanche
in tempo a reagire. Viene freddato da colpi esplosi da una Beretta calibro 9.
Nessuno mette in dubbio la mano del "Mossad" sull'assassinio, l’aver utilizzato
undici pallottole è un chiaro avvertimento.
Zwaiter fu vittima
dell''operazione "Collera di Dio" una operazione segreta organizzata dal Mossad per
assassinare i soggetti ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del
massacro di Monaco. L’oerazione era segretissima e fu voluta diretta da Golda
Meir, l’allora presidente della repupubblica israeliana.
Fra i "bersagli", spiccavano membri di Settembre Nero e dell'OLP.
Autorizzata nel 1972, l'operazione si sarebbe protratta per più di 20 anni. In
questo lungo periodo, gli operatori segreti israeliani uccisero dozzine di
palestinesi ed arabi in tutta Europa, con attività che andavano dall’assassinio
del singolo attraverso armi da fuoco, ma anche da attività che prevedevano l’uso
di esplosivi. Durante l’operazione furono commessi alcuni errori, e furono
assassinate delle persone innocenti, che nulla avevano a che fare con Settembre
Nero o semplicemente con l’Organizzazione per la liberazione della Palestina.
La prima mossa del
"comitato" fu incaricare l'intelligence israeliana di redigere una
lista di "condannati a morte", in quanto coinvolti nella faccenda di
Monaco. Il risultato fu ottenuto con la collaborazione di operativi
dell'OLP che facevano il doppio gioco con il Mossad, e con informazioni fornite
da servizi segreti europei "amici". Una volta sbrigata questa
incombenza, fu demandato al Mossad di localizzare tali individui, ed ucciderli
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