I gruppi parlamentari attuali del PD
son scorie della gestione renziana, molti con Zingaretti o con qualsiasi altro
segretario, avrebbero certezze sulla mancata candidatura. Se poi i posti
dovessero diminuire, il taglio sarebbe ancora più drastico, per cui esercitare
un potere d'interdizione da parte di Renzi sul futuro del Governo è la sua arma
di ricatto.
Con questa
logica, arruolare impresentabili è comunque acquisire portatori d'acqua. Il valore di costoro,
naturalmente sopravvalutato, serve a ringalluzzire personaggi destinati alla
damnatio memoriae che vedono la possibilità di diventare novelle fenici.
Pensiamo ad esempio a condannati in secondo grado, in attesa della sentenza
definitiva e di una possibile prescrizione, tuonano contro il loro ex partito. "lascio
il PD perché è il partito delle tasse", detto da bocche destinate ad altro
fa veramente ridere, o i cari discorsi sul giustizialismo, mutuati da Arcore e
propinati come novitas.
Per ora il
risultato visibile è l'interdizione che minacciano, pur sapendo che portare il
colpo sino a far cadere il Governo significherebbe automaticamente suicidarsi
politicamente. Anche il
corteggiamento a FI non sta dando i suoi frutti, a parte alcuni
"ribelli", Silvio guida il partito verso un potenziale vincente, vuol
mantenere saldo il suo tornaconto giudiziario ed economico, possibilmente
cancellare i suoi guai giudiziari. Si parla
del "centro", nella realtà è l'ennesimo partito di destra, una sorta
di PLI mascherato col giglio di Firenze, secondo me destinato a scomparire alla
prossima tornata elettorale.
La sinistra ha una colpa, dividersi
per "principi" crea spazio ai prìncipi che altrimenti sarebbero poco
più che sterco. Creare l'alternativa si può, da PaP sino al PD, uniti ai
disillusi del MOVOMITO,ed a quelle persone che hanno disertato le urne negli
ultimi anni. Per cambiare
qualcosa occorre partecipare, mugugnare dopo che i seggi son stati aperti è
inutile, per cui partiamo dal basso, uniamoci, ricostruire circoli, sezioni,
assemblee di piazza, comizi, parlare con le persone e votare, a sinistra, per
una società egualitaria. Di rottamatori che son semplici affamatori, ne abbiamo
avuto a sufficienza.
Di Toto Dessopiu
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