venerdì 17 gennaio 2020

Le associazioni contestano il disegno di legge dell'assessore Sanna: «Porterà solo altro cemento»

Le associazioni contestano il disegno di legge dell'assessore Sanna: «Porterà solo altro cemento» Gli ambientalisti: «È un Piano casa devastante»

CAGLIARI Il Gruppo d'intervento giuridico continua la battaglia a tutto contro il Piano casa, approvato dalla Giunta, blindato dal centrodestra e che fra qualche settimana dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale.

In ultimo appello gli ambientalisti hanno scritto: «I vincoli d'inedificabilità nella fascia costiera, in particolare nei 300 metri dalla battigia, che da decenni difendono le coste della Sardegna e previsti anche dal Piano paesaggistico regionale, non possono essere ignorati». Oltre che da Grig, l'appello denuncia è firmato da Fai, Wwf, Italia Nostra, Mare libero, Cittadinanzattiva, altri gruppi ambientalisti e diversi cittadini.

«Prima che il disegno di legge sia approvato dal Consiglio regionale - è scritto in altro passaggio del comunicato del Gruppo - chiamiamo il mondo della politica, della cultura, dell'impegno civico a mobilitarsi perché le coste della Sardegna non siano ancora più umiliate e ferite da norme tra l'altro ad alto rischio di incostituzionalità».

Per poi puntare sul bersaglio grosso: il Piano casa presentato dall'assessore all'urbanistica Quirico Sanna «Oggi - scrivono gli ambientalisti - dev'essere respinto con forza questo ennesimo tentativo che intende moltiplicare cemento e cubature edilizie, persino nella fascia più prossima al mare e nelle zone agricole». Per poi affondare i colpi: «La Sardegna, il suo mare e le sue coste, sono un patrimonio dei sardi, degli italiani, dell'umanità. Sono un valore inestimabile da conservare e tramandare alle generazioni future.

Eppure, ancora una volta, questa ricchezza è messa in pericolo da interessi che guardano solo al presente e solo ai vantaggi per pochi. In nome dei profitti finiranno per essere sviliti l'ambiente e il paesaggio, imboccando una strada che porterà alla progressiva distruzione di quella bellezza che attira i turisti e rende i sardi fieri della loro terra». Per questo gli ambientalisti oggi rilanciano il loro appello «Fermiamo il Piano casa del centrodestra», dopo aver sollecitato anche l'intervento del ministro per i beni ambientali Dario Franceschini.

Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 17.01.2020

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca


 Gli ambientalisti: «È un Piano casa devastante»

CAGLIARI Il Gruppo d'intervento giuridico continua la battaglia a tutto contro il Piano casa, approvato dalla Giunta, blindato dal centrodestra e che fra qualche settimana dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale.

In ultimo appello gli ambientalisti hanno scritto: «I vincoli d'inedificabilità nella fascia costiera, in particolare nei 300 metri dalla battigia, che da decenni difendono le coste della Sardegna e previsti anche dal Piano paesaggistico regionale, non possono essere ignorati». Oltre che da Grig, l'appello denuncia è firmato da Fai, Wwf, Italia Nostra, Mare libero, Cittadinanzattiva, altri gruppi ambientalisti e diversi cittadini.

«Prima che il disegno di legge sia approvato dal Consiglio regionale - è scritto in altro passaggio del comunicato del Gruppo - chiamiamo il mondo della politica, della cultura, dell'impegno civico a mobilitarsi perché le coste della Sardegna non siano ancora più umiliate e ferite da norme tra l'altro ad alto rischio di incostituzionalità».

Per poi puntare sul bersaglio grosso: il Piano casa presentato dall'assessore all'urbanistica Quirico Sanna «Oggi - scrivono gli ambientalisti - dev'essere respinto con forza questo ennesimo tentativo che intende moltiplicare cemento e cubature edilizie, persino nella fascia più prossima al mare e nelle zone agricole». Per poi affondare i colpi: «La Sardegna, il suo mare e le sue coste, sono un patrimonio dei sardi, degli italiani, dell'umanità. Sono un valore inestimabile da conservare e tramandare alle generazioni future.

Eppure, ancora una volta, questa ricchezza è messa in pericolo da interessi che guardano solo al presente e solo ai vantaggi per pochi. In nome dei profitti finiranno per essere sviliti l'ambiente e il paesaggio, imboccando una strada che porterà alla progressiva distruzione di quella bellezza che attira i turisti e rende i sardi fieri della loro terra». Per questo gli ambientalisti oggi rilanciano il loro appello «Fermiamo il Piano casa del centrodestra», dopo aver sollecitato anche l'intervento del ministro per i beni ambientali Dario Franceschini.

Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 17.01.2020

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
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