venerdì 14 febbraio 2020

Lanusei, a un passo dall'irreparabile. C'è qualcuno in Regione? Di Liberu - Liberos Rispetados Uguales



Era attesa per domani la riunione del Comitato di valutazione nell'Assessorato alla Sanità che avrebbe dovuto decidere sull'apertura del reparto di Emodinamica dell’Ospedale di Lanusei, già rinviata da venerdì scorso e rimandata ulteriormente a venerdì 14.

Aspettavano di ricevere da questo incontro delle risposte concrete due dei cardiopatici in sciopero della fame e dei farmaci salvavita da quasi un mese, Francesco Doneddu, di 77 anni, e Giorgio Micheli, di 92 anni, aderenti all'associazione Amici del cuore, mentre hanno avuto un malore.

I due pazienti sono stati immediatamente ricoverati nel reparto di Cardiologia in terapia intensiva, dove sono stati idratati e trattati con i medicinali, contro la loro volontà.

Non è chiaro per quali ragioni l’Assessorato alla Sanità, per un intero mese dall’inasprirsi della protesta, non abbia provveduto a risolvere tempestivamente il problema denunciato dai pazienti, che mettevano a repentaglio la loro salute.

Un disservizio che costringe 370 pazienti malati e spesso anziani a doversi recare presso gli ospedali di Nuoro e di Cagliari per essere curati, quando da 10 anni c’è un reparto pronto all’uso e destinato per tutto questo tempo alla chiusura.

La causa di questa mancata apertura è da imputare a una classe politica incapace e distante dai problemi dei cittadini, incapace di assumersi le responsabilità di cui si sono fatti carico e di garantire il nostro diritto alla salute.

La settimana scorsa con un documento denunciavamo, nuovamente, il menefreghismo della politica regionale su questa vicenda, chiedendoci se stessero aspettando l’irreparabile. Adesso la situazione è davvero al limite. Ci vuole proprio un esito tragico per riportare questa Giunta alle sue responsabilità?

Liberu - Liberos Rispetados Uguales


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