Unione
sarda 16 Gennaio 2017.
«Pronti
all'accordo»Alfano: Renzi e Berlusconi verso le larghe intese. Denuncia
M5S: un'accozzaglia studia la legge elettorale contro di noi.
ROMA Renzi e Berlusconi si preparano
a tornare in campo con un obiettivo comune: tornare a governare. La legge
elettorale, chiarisce l'ex principale alleato di entrambi Angelino Alfano, è un
«gioco di specchi» tra i due «per prefigurare la prossima legislatura».
A malincuore, soprattutto per Renzi
che con l'Italicum avrebbe voluto escludere l'alleanza con Berlusconi. E ora si
ridurrà a «evitarla se possibile, farla se necessario». L'uno per il
maggioritario, anche corretto, l'altro per il proporzionale con sbarramento.
Posizioni in apparenza inconciliabili, ma per Alfano è «evidente che Berlusconi
si prepara a governare con il Pd nella
prossima legislatura».
«INEVITABILE» Ad ammetterlo è lo
stesso leader di Fi: «Mi candido per vincere. Se nessuno ha il 50% l'asse è
inevitabile». Questo per Alfano dimostra che «non sono stato un traditore, ma
semplicemente ho capito prima». L'ex titolare del Viminale definisce le
interviste a Berlusconi e a Renzi comparse ieri rispettivamente su Corriere
della Sera e Repubblica «un po' una presa in giro pubblica», quasi uno strumento
in mano ai due per misurarsi.
«NIENTE SCAMBI» Intanto il
capogruppo dei senatori azzurri Paolo, Romani annuncia: nessuno scambio tra
proporzionale e voto a giugno. «Ritengo - spiega - che far partecipare
Gentiloni a Taormina il 26 maggio con gli scatoloni già fatti a Palazzo Chigi
perché 10 giorni dopo si vota non sia il massimo». Per Romani «un esecutivo non
può essere a tempo. Deciderà Mattarella oppure la maggioranza quando togliere
la spina». E sulla legge elettorale è netto: «Non basta un'applicazione stretta
di ciò che deciderà la Consulta il 24 gennaio. Il Governo Gentiloni è la
prosecuzione di quello Renzi, non so se riusciamo a fare una legge in un mese e
mezzo».
«ACCOZZAGLIA» Chi si dice preoccupato,
invece è Raffaele Fitto, leader Conservatori e Riformisti: «Renzi continua a
ignorare le ragioni della sua sconfitta referendaria» mentre Berlusconi «sembra
inevitabilmente proiettato verso lo schema “proporzionale ora, e grosse
koalition dopo il voto”: non credo sia questa la via per rivolgerci agli
elettori delusi». Contrario alle larghe intese anche il deputato M5S Danilo Toninelli,
secondo cui Renzi sarebbe disposto a qualsiasi «accozzaglia» pur di sfornare un
“Anticinquestellum”.
E se l'ex Cavaliere auspica di
votare «nel tempo più breve possibile», Alfano ostenta sicurezza: «Da qui al 24
gennaio, giorno del pronunciamento della Consulta, sarà tutto un gioco delle
parti».
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
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