La
Nuova Sardegna
Regione,
scontro nel Pd l’area Cabras Fadda frena. Il senatore Lai: sbagliato sostituire
la Firino prima della visita del ministro Fedeli La replica del deputato
Marrocu: la verità è che non ti piacciono i nomi in campo.
CAGLIARI Attenzione: Non fate inutili
pressioni sul conducente, che poi è il governatore Francesco Pigliaru. Ma il
rimpasto «non può aspettare o fra un anno e mezzo saranno i sardi a mandarci a
casa». È la sintesi dell’ultimo siparietto, tutto interno al Pd, andato in scena
quando la seconda giunta di chi ha vinto le elezioni nel 2014 sta per essere
presentata. Sul giorno del varo ci sono pochi dubbi: sarà domani, intorno a
mezzogiorno, dopo essere stata presentata poco prima ai capigruppo della
coalizione. Nell’attesa della foto di gruppo, con l’ingresso di Barbara
Argiolas, Pier Luigi Caria, Giuseppe Dessena e Filippo Spanu, a beccarsi su
Facebook sono stati il senatore Silvio Lai della corrente dei
riformatori-progressisti o area Cabras-Fadda, e Siro Marrocu, deputato ed
esponente di punta degli ex Diesse.
Il primo post è stato di Lai: «Da
Cagliari rimbalzano voci che qualcuno del Pd continua a mettere fretta al
presidente. Se esistessero queste pressioni, sarei davvero sorpreso se
Francesco Pigliaru facesse lo sgarbo di sostituire l’assessore alla pubblica istruzione
(Claudia Firino, ex Sel dell’area del senatore Luciano Uras) tre giorni prima
dell’arrivo del ministro Fedeli, lunedì prossimo
per partecipare a un dibattito sulla violenza di genere».
Per proseguire nella difesa
d’ufficio di chi sta per fare le valigie: «Se ci fosse un segretario del Pd, ci
sarebbe una diversa sensibilità e lo sgarbo non verrebbe consumato. Se poi il
presidente subisse queste pressioni improprie, non riconoscerei in lui quella
sensibilità che invece ho sempre apprezzato». In altre parole, per Lai la presentazione
della giunta-bis dovrebbe slittare almeno alla fine della prossima settimana.
Al senatore ha replicato Siro Marrocu: «Sono passati meno di due anni da quando
abbiamo cominciato a parlare dell’esigenza d’intervenire su questa giunta
ritenuta inadeguata rispetto alla drammaticità dei problemi vissuti dai sardi».
I tempi del rimasto – per il
deputato – sono dunque più che maturi, o altrimenti «basterà aspettare un altro
anno e mezzo e il cosiddetto rimpasto lo faranno gli elettori».
Per chiudere con una stoccata velenosa: «Non credo che a qualcuno non piaccia
la presunta accelerazione, ma credo che non piaccia la proposta che è in
campo». A cosa porterà il siparietto è difficile da ipotizzare, soprattutto perché
Pigliaru sembra deciso a chiudere la partita entro domani. I borbottii nel Pd
non dovrebbero cambiare l’agenda del presidente. Anche se durante la riunione
del gruppo Dem in Consiglio regionale c’è chi ha storto il naso.
Giuseppe Meloni, area
popolari-riformisti, non è stato tenero con la corrente dei renziani. Il
motivo? La promozione ad assessore di Pier Luigi Caria, che lui ha sconfitto
nelle regionali del 2014. Però anche questa lamentela non dovrebbe modificare
le regole del rimpasto. Di cui però l’assessore uscente Claudia Firino è sempre
all’oscuro: «Penso solo a lavorare e finora non ho avuto comunicazioni su
eventuali revoche della delega». Mentre Roberto Capelli del Cd ha lanciato
un’altra frecciata: «Non mi risulta che il presidente abbia fatto proposte
alternative al nostro assessore Francesco Morandi», che invece tutti danno in
uscita dalla giunta. (ua)
Primarie
- Segreteria del Pd i dubbi di Marcialis
Non
ha deciso, ma scioglierà la riserva fra non molto: Yuri Marcialis,
Sinistra
Dem, starebbe per ritirare la candidatura a segretario
regionale del Pd. Il motivo è presto
detto: la corrente che lo
sostiene, in gran parte è formata
dagli ex civatiani, avrebbe in mente
di aderire prima del congresso
nazionale, il 30 aprile, al Movimento
dei Democratici progressisti,
fondato da Speranza, D’Alema, Bersani e
dagli altri fuoriusciti dal Pd.
Al sito Sardiniapost, Marcialis ha
detto: «La mia candidatura è nata
con l’obiettivo di costruire un Pd
sardo autonomo e federato con quello
nazionale. Ma il quadro generale
è cambiato nel giro di un mese: la
base del partito, alla quale ci
rivolgiamo, ormai è sempre più
vicina ai Democratici e progressisti.
Abbiamo aperto una discussione sul
da farsi, però nessuna decisione
definitiva è presa». Intanto, la
commissione congressuale sarda ha
confermato lo slittamento del
congresso regionale dal 19 marzo al 30
aprile, quindi in contemporanea con
quello nazionale, mentre la
presentazione delle liste a sostegno
dei tre candidati – Francesco
Sanna, Giuseppe Luigi Cucca e forse
Yuri Marcialis – dovrà essere
entro il 6 aprile.
Arbau:
«Partiamo dall’esperienza nei Comuni per governare l’isola»
La
Base: «Una coalizione civica»
CAGLIARI La politica delle
chiacchiere e dei furbi contrastata da una
coalizione civica per il governo
della Regione. È il percorso scelto
dal movimento La Base per le
elezioni regionali del 2019. Al dibattito
di Ollolai, comune amministrato dal
fondatore Efisio Arbau, hanno
partecipato oltre duecento iscritti
e simpatizzanti. Parte proprio
dall’esperienza positiva negli enti
locali la strada per arrivare a
costituire un’alleanza civica. «Il
messaggio – è scritto in una nota
del movimento – lo lanciamo da un
paese dove il buon governo ha
segnato la differenza tra la
politica delle parole e quella del lavoro
quotidiano che porta risultati
concreti anche con progetti innovativi
e ambiziosi».
L’obiettivo di una Civica per le
regionali, secondo La
Base, è «una delle condizioni
necessarie per non essere più ostaggio
dei ricatti da parte dei partiti».
Per il presidente Efisio Arbau, «un
governo civico della Sardegna è
l’inizio per raggiungere alcuni
traguardi importanti: da un sistema
fiscale autonomo fino
all’autogoverno delle risorse». Per
proseguire: «Oggi noi siamo al
centro dello scenario politico e non
ci spostiamo. Siamo noi il primo
masso di granito su cui costruire
una coalizione caratterizzata da
programmi chiari e concreti.
Concreti soprattutto per raggiungere quei
risultati che devono avere un
effetto immediato sulla vita quotidiana
dei sardi». Al confronto hanno
partecipato il consigliere regionale
Gaetano Ledda e i coordinatori
territoriali del Movimento: Piero
Marteddu, Michele Azara, Sebastiano
Bussu e Antonio Quarto.
Unione Sarda
Nuovi
ostacoli sul rimpasto
Il
presidente respinge la richiesta di riunire la maggioranza: pronti
i
quattro ingressi. Anche Lai (Pd) difende Firino, ma Pigliaru non vuole frenare
La squadra è fatta, resta solo da
comunicare la formazione ufficiale.
Francesco Pigliaru lo farà
probabilmente domani, ma, a meno di
ripensamenti, non convocherà una
riunione di maggioranza per
l'annuncio. Basterà una riunione di
capigruppo, che resterà l'unico
vertice collegiale sul rimpasto di
Giunta, dopo alcuni incontri
bilaterali.
NODO FIRINO Ma la forma conta,
specie quando - come in questo caso - i
cambiamenti non sono condivisi da
tutti. Vale soprattutto per l'uscita
dall'esecutivo dell'assessora alla
Cultura Claudia Firino: gli ex Sel
ora nel Campo progressista, cioè il
senatore Luciano Uras e il
consigliere Francesco Agus, hanno
invitato il presidente a «convocare
la maggioranza politica, costituita
dalle forze che lo hanno
sostenuto». Più volte Uras, come il
deputato del Centro democratico
Roberto Capelli, hanno invocato
«un'effettiva verifica programmatica
per discutere nel merito le
soluzioni».
Ma la Cultura potrebbe essere per
Pigliaru un nodo più intricato del
previsto. Ieri su Facebook il
senatore Dem Silvio Lai ha scritto:
«Leggo che qualcuno nel Pd starebbe
mettendo fretta al presidente
sulle modifiche della Giunta, che
deve decidere solo lui. Sarei
davvero sorpreso se Francesco
Pigliaru, che io conosco, quello che ha
fatto dello stile e del rigore una
ragione della propria vita
accademica e politica, facesse lo
sgarbo di sostituire l'assessore
alla Pubblica istruzione tre giorni
prima dell'arrivo del ministro
Fedeli, in Sardegna lunedì prossimo,
invitata dal sindaco di Cagliari
per una iniziativa sulla violenza di
genere».
NIENTE VERTICE Eppure, la richiesta
di convocazione della maggioranza
difficilmente verrà accolta dal
presidente. Le conseguenze le ha già
annunciate ieri lo stesso Capelli:
«La mia sfiducia nei confronti del
presidente della Giunta è ormai
datata, non so quali siano le sue
intenzioni per il rimpasto, ma io
credo che sia opportuno che il
Centro democratico ora, e il Campo
progressista (al quale Capelli
aderirà, ndr ), ufficialmente dopo,
tolgano la fiducia a Pigliaru: se
sostituirà Morandi la sfiducia sarà
un atto conseguente».
DUBBI UPC Firino e il titolare del
Turismo, Francesco Morandi, sono i
due assessori che, dopo Elisabetta
Falchi e Gianmario Demuro, non
entrerebbero nel Pigliaru bis. I
quattro verrebbero sostituiti da Pier
Luigi Caria (Pd, all'Agricoltura),
Filippo Spanu (agli Affari
generali, ora capo di gabinetto di
Pigliaru), Giuseppe Dessena (ex
capo di gabinetto alla Cultura),
Barbara Argiolas (Pd, al Turismo).
Ieri però sono circolate voci che
davano a rischio anche Maria Grazia
Piras (Industria), che in Giunta
rappresenta l'Upc: pare che una parte
dei popolari-cristiani non sia così
convinta della riconferma,
soprattutto perché - al di là
dell'etichetta politica - l'assessora
non risponderebbe pienamente al partito.
Ma il leader nazionale
Antonio Satta la difende.
Roberto Murgia
POLITICA.
La spaccatura a livello nazionale non ha avuto conseguenze locali
«Nel
Pd cittadino non ci sono scissionisti»
«Qui da noi non c'è nessuna
scissione». La segretaria cittadina del Pd
assicura che la squadra quartese del
partito sta seguendo - ma senza
coinvolgimento diretto - le vicende
nazionali con l'uscita dal partito
degli scissionisti. «Da noi non c'è
nessuno che abbia intenzione di
andare via, anche all'interno della
segreteria cittadina ci sono anime
diverse, ma tutte pronte a discutere
insieme all'interno del Pd -
spiega Giuseppina Demurtas - in
vista delle primarie la nostra linea è
quella di seguire i programmi perché
ci interessa il futuro del
partito». Secondo la leader quartese
dei Dem bisogna muoversi compatti
e, soprattutto, sotto lo stesso
tetto.
«Bisogna lavorare perché il Pd
trovi la sua linea e che sia una
uguale per tutti perché possono
cambiare le persone ma il partito
deve avere una linea univoca e
questi aspetti non si affrontano
uscendo dal Pd».
Il Pd quartese, dopo aver vinto le
elezioni ed essersi ritrovato
relegato all'opposizione, ora sta
seguendo con attenzione le grandi
manovre in atto ai piani superiori
in attesa che arrivino un nuovo
segretario regionale e una nuova
guida nazionale. «Ora c'è la
direzione provinciale e prima delle
primarie ci saranno gli
appuntamenti provinciali e
nazionali, poi le mozioni degli iscritti -
spiega - è un periodo di grande
fermento anche se non c'è stata ancora
una comunicazione ufficiale del
congresso regionale».
Chi potrebbe trarre vantaggi da
questo rimescolamento di carte è il
sindaco Stefano Delunas. Dopo il
duro scontro che ha portato alla sua
espulsione dal Pd il primo cittadino
potrebbe trovare ospitalità e
sostegno nelle nuove forze politiche
che stanno nascendo nel
centrosinistra, ma per ora
preferisce non sbilanciarsi. «Sono troppo
concentrato sul lavoro necessario a
migliorare la città - commenta -
per pensare alla mia situazione
personale e ai nuovi partiti
politici». Il consigliere comunale
Lello Marci sostiene la maggioranza
dei responsabili e ha rotto i
rapporti col Pd assieme alla collega
Veronica Olla. Anche loro potrebbero
sfruttare le scissioni in corso.
«Devo dire onestamente che se avessi
un carattere diverso lo farei -
commenta Marci - per poter
contrastare meglio i burattinai che
gestiscono il partito a Quartu, ma
da parte mia non c'è la
considerazione di un passaggio in
queste nuove forze politiche».
Marcello Zasso
NUORO.
Nuove tensioni nel Pd: interviene il vice segretario nazionale
Tesseramento
contestato, Guerini sconfessa Forma
Il tesseramento del Pd è di
esclusiva competenza della commissione,
non della segretaria provinciale. Lo
dispone da Roma Lorenzo Guerini,
vice segretario nazionale,
sconfessando la segretaria provinciale
Daniela Forma. Lei minimizza
sostenendo che il tesseramento si sarebbe
svolto in modo regolare.
IL CASO «La gestione del
tesseramento 2016 in provincia di Nuoro è
stata fino ad oggi oggetto di
contestazioni e segnalazioni a questa
segreteria nazionale», scrive
Guerini il 14 febbraio. Non specifica di
più. Ma alla segretaria Daniela
Forma, che è anche consigliere
regionale, sarebbe stato
rimproverato il tesseramento fatto in alcuni
paesi dove mancano circoli e
relativi segretari. In questi casi lo
statuto assegna le incombenze alla
commissione provinciale. Secondo le
segnalazioni giunte a Roma, la
segretaria avrebbe fatto da sé, senza
coinvolgere la commissione per il
tesseramento nominata il 27 gennaio
e composta da Giovanni Mura, Tonino
Loi, Carlo Prevosto, Francesco
Manca e Bruno Curreli. Tra le
contestazioni ci sarebbe anche il
presunto scavalcamento del
segretario di circolo laddove esiste.
LA COMMISSIONE «Sentito il parere
del garante regionale, la gestione
del tesseramento 2016 da questo
momento è affidata alla esclusiva
competenza dell'ufficio adesioni
provinciale già eletto - spiega
Guerini il 14 febbraio -. Si invita
la segretaria provinciale a
collaborare con il suddetto ufficio
e a consegnare allo stesso i
moduli di adesione presenti nella
sede provinciale del partito».
LA SEGRETARIA Daniela Forma non
raccoglie la polemica. «Il
tesseramento si è concluso ieri (il
28 febbraio ndr), regolarmente. A
fronte di non meglio specificate
contestazioni - dice riferendosi a
quelle richiamate da Guerini - ho
mandato una nota dicendo che tutto
si è svolto regolarmente». Domani è
prevista la direzione provinciale
per gli adempimenti in vista delle
primarie di aprile e del congresso.
Sullo sfondo, comunque, equilibri in
evoluzione: Daniela Forma ha
perso il sostegno del senatore
Giuseppe Luigi Cucca, suo grande
sponsor nell'elezione alla
segreteria. D'altro canto il consigliere
regionale Roberto Deriu, altro leader
del Pd nuorese, è riuscito a
evitare la sfiducia alla segretaria,
più volte annunciata in
appuntamenti vanificati in extremis
dalla mancanza del numero legale.
Marilena Orunesu
-----------------
Federico Marini
skype: federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento