L'empatia è la capacità
di comprendere gli stati d'animo e i pensieri di un'altra persona. Non so come
si definisca, invece, la capacità di provare su di sé ciò che un'altra persona
non è capace di provare. Non so come si possa definire questa capacità, ma io
di sicuro devo averla. Perché sono stato capace di provare - pur non
direttamente coinvolto - la profonda vergogna che il delegato coloniale
Pigliaru non è stato capace di provare riguardo agli ultimi avvenimenti in
merito all'occupazione militare.
In breve, accade che
l'esercitazione Mare Aperto ai primi di maggio va a svolgersi in zone di
traffico civile e non militare. Pochi giorni dopo la Marina lo chiama e gli
assicura, prendendolo in giro, che le esercitazioni a Terra Mala e altre zone
cesseranno il 14 e non il 20. Lui chiama la stampa e presenta questa presa in
giro come una grande vittoria. Poi aggiunge anche i complimenti ai militari che
sgomberano l'area in anticipo (tacendo su tutte le altre zone dove invece
continuano) e si inventa che stanno rendendo un grande servizio sminando le
zone.
Zone in cui non ci sono
mine, ma questo si dimentica di dirlo. In realtà, come potete vedere dalla foto
allegata, scattata il pomeriggio del 17 maggio a Terra Mala, in quella zona le
esercitazioni sono continuate normalmente anche dopo il 14. Dopo questo
ennesima umiliazione pubblica, il sottosegretario Rossi, rispondendo a una
interrogazione parlamentare, si diverte a dire che se le trattative sulle
servitù in Sardegna sono ferme la colpa è della Regione. E che comunque non è
previsto alcun ridimensionamento.
Il delegato coloniale
allora, ferito nell'orgoglio, rilascia subito una dichiarazione in cui dice che
con la Difesa stanno conducendo un "confronto a tratti forte e
difficile" (giuro, ha detto così). Evidentemente Rossi, pur
sottosegretario, non sa che lui stesso sta conducendo una trattativa con Pigliaru.
Poi, per vendicarsi di essere stato messo alla berlina, ricorda che ha ottenuto
dei grandi risultati, come gli indennizzi ai pescatori di Capo Frasca (senza
smantellare ciò che obbliga a indennizzarli) e la sospensione delle
esercitazioni da giugno a settembre (sia mai che l'uranio se lo respiri anche
chi non è sardo).
In pratica rivendica
come grandi risultati l'accentuarsi dell'assistenzialismo causato dai militari
e la sospensione dei bombardamenti nei mesi in cui la moglie del generale viene
a prendere il sole. E non se ne vergogna. E vabbé, professor delegato coloniale
Pigliaru, non si preoccupi: così come per il governare, anche per il
vergognarsi c'è sempre qualcuno che lo fa al posto suo.
Di Pier Franco Devias
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