Sabato
dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Teatro
civico del Castello.
Via
Mario de Candia, Cagliari
GIRO A VUOTO | Gli stornelli
intellettuali per Laura Betti
con ELENA PAU alla voce e ALESSANDRO NIDI pianoforte
regia MARCO PARODI
SABATO 19 AGOSTO 2017
TEATRO CIVICO DI CASTELLO VIA DE CANDIA
ORE 21.00
Biglietto Intero euro 10,00
Biglietto Ridotto euro 8,00
INFO: lafabbricailluminata@gmail .com
puntilassociazione@gmail.c om
UN ASSAGGIO DELLO SPETTACOLO https://www.youtube.com/ watch?v=apm-mf5l1sg
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GIRO A VUOTO
Testi e musiche di Pasolini, Flaiano, Fo, Moravia, Arbasino, Mauri, Soldati, Fortini, Parise, Cederna, Bassani
Gireranno a vuoto Elena Pau, canto e voce recitante, Alessandro Nidi al pianoforte
Costumi Salvatore Aresu | Supporto ai movimenti scenici Simonetta Pusceddu | Direzione musicale | Alessandro Nidi
Regia | Marco Parodi
“Agli inizi degli anni ’60, sul palcoscenico del Teatro Duse di Genova, mi capitò di assistere ad uno strano progetto teatrale-cabarettistico condotto da un folletto in calzamaglia nera ed un caschetto di capelli biondo cenere, che, appoggiata al pianoforte, ci invitava a giocare con i testi dei più importanti autori del momento - Pasolini, Flaiano, Moravia, Arbasino, Fabio Mauri, Mario Soldati, Franco Fortini, Goffredo Parise, Camilla Cederna, Giorgio Bassani, scritti apposta per lei, e con la regia di Pippo Crivelli.
con ELENA PAU alla voce e ALESSANDRO NIDI pianoforte
regia MARCO PARODI
SABATO 19 AGOSTO 2017
TEATRO CIVICO DI CASTELLO VIA DE CANDIA
ORE 21.00
Biglietto Intero euro 10,00
Biglietto Ridotto euro 8,00
INFO: lafabbricailluminata@gmail
puntilassociazione@gmail.c
UN ASSAGGIO DELLO SPETTACOLO https://www.youtube.com/
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GIRO A VUOTO
Testi e musiche di Pasolini, Flaiano, Fo, Moravia, Arbasino, Mauri, Soldati, Fortini, Parise, Cederna, Bassani
Gireranno a vuoto Elena Pau, canto e voce recitante, Alessandro Nidi al pianoforte
Costumi Salvatore Aresu | Supporto ai movimenti scenici Simonetta Pusceddu | Direzione musicale | Alessandro Nidi
Regia | Marco Parodi
“Agli inizi degli anni ’60, sul palcoscenico del Teatro Duse di Genova, mi capitò di assistere ad uno strano progetto teatrale-cabarettistico condotto da un folletto in calzamaglia nera ed un caschetto di capelli biondo cenere, che, appoggiata al pianoforte, ci invitava a giocare con i testi dei più importanti autori del momento - Pasolini, Flaiano, Moravia, Arbasino, Fabio Mauri, Mario Soldati, Franco Fortini, Goffredo Parise, Camilla Cederna, Giorgio Bassani, scritti apposta per lei, e con la regia di Pippo Crivelli.
Come c’era
riuscita? Soltanto molti anni dopo, conoscendola un po’ da vicino, mi resi
conto di quale tremenda mantide religiosa fosse questa donna, capace di
strappare quelle composizioni da mani tanto prestigiose dopo mesi di assedio
estenuante, ossessivo, inesorabile. Si diceva anche dopo numerosi passaggi in
camera da letto. Era, per me, il primo esempio di cabaret-letterario, e fu
un’esperienza indimenticabile. Alcune di quelle canzoni – musicate da
compositori come Fiorenzo Carpi, Gino Negri, Franco Nebbia, Piero Umiliani, Luciano
Chailly, Piero Piccioni – mi rimasero impresse nella memoria per anni, man mano
che si sviluppava la sua fama di rompiscatole intelligente, di mangiauomini mai
banale.
Un’attrice/cantante
in grado di inventarsi un repertorio nuovo, rifiutandosi di percorrere strade
già battute, inducendo lo spettatore ad alcune riflessioni sullo stato del
mondo in cui viviamo. Il suo legame con Pier Paolo Pasolini, ovviamente
platonico ma non per questo meno vitale, la consacrò definitivamente come musa
privilegiata della sua poetica, sempre provocatoria e corrosiva nei confronti
della banalità imperante (negli anni ’60 c’era chi si scandalizzava per come
Jula De Palma aveva cantato al Festival di Sanremo TUA, TRA LE BRACCIA TUE,
facendone oggetto perfino di un’interrogazione parlamentare).
Col tempo questo
repertorio è caduto fatalmente e ingiustamente nell’oblio. Perfino Laura Betti
non riusciva più a trovare una copia registrata di quel primo concerto, e
ricordo la sua felicità quando, poco prima della scomparsa, riuscii a
portargliene una copia nell’appartamento di via del Babuino. Perciò, riproporre
oggi queste canzoni significa ricollocare al giusto posto un frammento della
nostra cultura musicale che, partita dalle giovanili esperienze della Betti
come cantante jazz, ha raggiunto una consistenza professionale di altissimo
livello, aprendo squarci di riflessione sul nostro mondo ancora di
straordinaria attualità.”
Marco Parodi
GIRO A VUOTO | Con Elena Pau rivive il cabaret letterario di
Marco Parodi
GIRO A VUOTO | Con Elena Pau rivive il cabaret letterario di
Laura Betti
Laura Betti, un po’
scherzando, un po’ sul serio, presentava Pier Paolo Pasolini come “il mio
fidanzato”… Per sapere come si viveva in quegli anni fra gli inizi degli anni
sessanta, in mezzo a tutte le contraddizioni del boom economico, fino alla
morte di Pasolini, è veramente necessario non perdere lo spettacolo “Giro a
vuoto”, che il regista Marco Parodi ha affidato a Elena Pau, giovane e
talentuosa cantante e attrice, e al pianista Alessandro Nidi, nei giorni scorsi
al Piccolo Auditorium di Cagliari.
… Ventisei brani fra canzoni e monologhi, che meglio di un saggio ci fanno capire quale fosse il clima intellettuale di quegli anni che, nel desolante presente culturale del nostro paese, rimpiangiamo come si rimpiange e ci si strugge davanti a una foto d’epoca un po’ scolorita. …. A dare forma emotiva, sonora, poetica a questo materiale incandescente un’ottima Elena Pau, che qui regala al pubblico, molto numeroso, una splendida prova di attrice che sa cantare o, se preferite, di cantante che sa recitare, così come scriveva di lei il cantante Fausto Amodei, per sottolineare delle qualità che non sono comuni in una artista, ancora giovane, che sta lentamente approdando alla sua maturità. Merito del successo della serata anche i bei costumi di Salvatore Aresu e il magnifico accompagnamento musicale che vede Alessandro Nidi, uno dei più importanti pianisti italiani, dare corpo a queste difficili partiture per voce, emozione e follia.
11 giugno 2016 |www.sardegnaspettacolo.it |Enrico Pau
AVVINCENTE ELENA PAU PER DONNE INCANTO
…La voce dolce e potente di Elena Pau fa rivivere i brani che Laura Betti ha voluto per il suo cabaret letterario. Temi scabrosi e provocanti, sesso e amore, l’ipocrisia e la finzione del mondo dello spettacolo, i valori decadenti di una società in cerca di facili arrivismi, la noia e il tradimento, l’immagine di una donna nuova che non vuole più essere schiava dei cliché che la vogliono dolce e sottomessa ma che vuole essere aggressiva e dominante: “ Mi chiamano la giaguara, io gli uomini li stupro”. Con il suo tono dissacrante non ha risparmiato nemmeno la religione e persino la mamma e il “mammismo” degli italiani. Lo spettacolo ripercorre la vita di Laura Betti attraverso i suoi stessi racconti; la giovinezza a Bologna, l’approdo a Roma e al mondo del cinema con i suoi vizi, i suoi ritmi e le cose da imparare per sopravvivere. L’incontro con Pasolini e i suoi occhi nascosti dagli occhiali da sole.… “Giro a vuoto – gli stornelli intellettuali per Laura Betti” è uno spettacolo ruvido e complesso ma insieme potente, scanzonato e seducente e Elena Pau è un’interprete acuta e intelligente. …
17 giugno 2016 | www.sempionenews.it|Flavia Macchi
GIRO A VUOTO E’ UN REGALO PREZIOSO
…Per un malato di memoria come me il GIRO A VUOTO di Elena è un regalo. Un regalo che porta la firma di Marco Parodi che quel mondo ha frequentato e che adesso ci consegna senza nostalgie e romanticismi attraverso un’interprete lucida ed emozionata. Un lavoro attento e necessario, il racconto di un’epoca, di certa musica, di certi autori preziosi, ma soprattutto è il racconto di una donna da non dimenticare e per i più giovani da scoprire. Proprio per questo GIRO A VUOTO è un regalo prezioso.
2016| Pino Strabioli | note al cd live GIRO A VUOTO
… Ventisei brani fra canzoni e monologhi, che meglio di un saggio ci fanno capire quale fosse il clima intellettuale di quegli anni che, nel desolante presente culturale del nostro paese, rimpiangiamo come si rimpiange e ci si strugge davanti a una foto d’epoca un po’ scolorita. …. A dare forma emotiva, sonora, poetica a questo materiale incandescente un’ottima Elena Pau, che qui regala al pubblico, molto numeroso, una splendida prova di attrice che sa cantare o, se preferite, di cantante che sa recitare, così come scriveva di lei il cantante Fausto Amodei, per sottolineare delle qualità che non sono comuni in una artista, ancora giovane, che sta lentamente approdando alla sua maturità. Merito del successo della serata anche i bei costumi di Salvatore Aresu e il magnifico accompagnamento musicale che vede Alessandro Nidi, uno dei più importanti pianisti italiani, dare corpo a queste difficili partiture per voce, emozione e follia.
11 giugno 2016 |www.sardegnaspettacolo.it |Enrico Pau
AVVINCENTE ELENA PAU PER DONNE INCANTO
…La voce dolce e potente di Elena Pau fa rivivere i brani che Laura Betti ha voluto per il suo cabaret letterario. Temi scabrosi e provocanti, sesso e amore, l’ipocrisia e la finzione del mondo dello spettacolo, i valori decadenti di una società in cerca di facili arrivismi, la noia e il tradimento, l’immagine di una donna nuova che non vuole più essere schiava dei cliché che la vogliono dolce e sottomessa ma che vuole essere aggressiva e dominante: “ Mi chiamano la giaguara, io gli uomini li stupro”. Con il suo tono dissacrante non ha risparmiato nemmeno la religione e persino la mamma e il “mammismo” degli italiani. Lo spettacolo ripercorre la vita di Laura Betti attraverso i suoi stessi racconti; la giovinezza a Bologna, l’approdo a Roma e al mondo del cinema con i suoi vizi, i suoi ritmi e le cose da imparare per sopravvivere. L’incontro con Pasolini e i suoi occhi nascosti dagli occhiali da sole.… “Giro a vuoto – gli stornelli intellettuali per Laura Betti” è uno spettacolo ruvido e complesso ma insieme potente, scanzonato e seducente e Elena Pau è un’interprete acuta e intelligente. …
17 giugno 2016 | www.sempionenews.it|Flavia Macchi
GIRO A VUOTO E’ UN REGALO PREZIOSO
…Per un malato di memoria come me il GIRO A VUOTO di Elena è un regalo. Un regalo che porta la firma di Marco Parodi che quel mondo ha frequentato e che adesso ci consegna senza nostalgie e romanticismi attraverso un’interprete lucida ed emozionata. Un lavoro attento e necessario, il racconto di un’epoca, di certa musica, di certi autori preziosi, ma soprattutto è il racconto di una donna da non dimenticare e per i più giovani da scoprire. Proprio per questo GIRO A VUOTO è un regalo prezioso.
2016| Pino Strabioli | note al cd live GIRO A VUOTO
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