giovedì 14 settembre 2017

15 Settembre. 35 anni dal massacro di Sabra e Shatila: reading e documentario


Organizzato da Sardegna Palestina
Domani dalle ore 18:00 alle ore 21:00
Cineteca Sarda – società umanitaria.
Viale Trieste 118, Cagliari.

A 35 anni dal massacro di Sabra e Shatila. 
Per non dimenticare. 

“Camminammo in lungo e in largo per il campo, trovando ogni volta altri cadaveri, gettati nei fossi, appoggiati ai muri, allineati e uccisi a colpi di mitra. Cominciammo a riconoscere i corpi che avevamo già visto. Laggiù c’era la donna con la bambina in braccio, ecco di nuovo il signor Nuri, disteso sulla spazzatura al lato della strada.
A un certo punto, guardai con attenzione la donna con la bambina perché mi sembrava quasi che si fosse mossa, che avesse assunto una posizione diversa.
I morti cominciavano a diventare reali ai nostri occhi.” 
Robert Fisk, Il martirio di una nazione. Il Libano in guerra.

Tra il 16 e il 18 settembre 1982, nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, alla periferia ovest di Beirut, le falangi cristiano-maronite, con la complicità di Israele, massacrarono più di 3.500 palestinesi, soprattutto donne e bambini. Non vi è mai stato alcun processo e i colpevoli restano ancora impuniti, anche se il 16 dicembre 1982 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deliberato che il massacro di Sabra e Shatila è stato un atto di genocidio.

L’Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina vi invita venerdì 15 settembre alle ore 18:00 presso la Cineteca Sarda in viale Trieste 118, a Cagliari, per ricordare Sabra e Shatila con un reading accompagnato dalla proiezione di fotografie. A seguire il documentario “Gaza Hospital”, regia di Marco Pasquini, 2009, 84', vincitore nel 2011 del Premio per il Miglior Documentario della IX Edizione di Al Ard Doc Film Festival.

Sinossi: Il Gaza Hospital era il secondo ospedale più importante del Libano, uno dei principali luoghi di cura dei profughi palestinesi a Beirut, ma anche dei libanesi più poveri e di immigrati dai vicini paesi arabi. Per la sua collocazione urbanistica e per la particolare struttura architettonica è stato soggetto e testimone della drammatica storia di Sabra e Shatila, divenendo metafora della storia dei rifugiati palestinesi in Libano e forte simbolo della resistenza di questo popolo. Struttura voluminosa, il Gaza Hospital domina dalla sua altezza il campo di Shatila.

Al suo interno un profondo labirinto di scale e corridoi. Stanze di degenza e corsie sono divenute case, gli occupanti sempre più numerosi una comunità, l’edificio un campo profughi in verticale.


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