Sfida per
la modifica della Costituzione. Referendum sull'insularità, la campagna unisce
i partiti Ecco le prime 400 firme.
La campagna referendaria per
introdurre il principio di insularità nella carta costituzionale è partita.
Quattrocento firme raccolte in appena due ore a Cagliari, in piazza
Costituzione. Ne bastano diecimila per chiedere il referendum regionale, «ma
noi puntiamo al plebiscito», ha detto ieri Roberto
Frongia, presidente dei Riformatori. Sono loro i promotori dell'iniziativa,
battezzata il 13 luglio scorso, quando annunciarono in una lettera al
presidente della Regione di voler puntare alla consultazione.
Ieri il Comitato promotore ha
inaugurato la raccolta firme con un flash mob: venti membri del coro “I
Nuraghi” di Sestu hanno intonato Procurad' e moderare, l'inno passato alla
storia come la Marsigliese sarda. «Rappresenta il canto della nuova rivoluzione
sarda», ha spiegato Frongia, «della ribellione contro i nuovi feudatari della burocrazia
romana ed europea». L'inserimento del principio di insularità nella Carta
limiterebbe la portata negativa di una serie di provvedimenti legislativi
nazionali che oggi «penalizzano» l'Isola sul fronte delle risorse finanziarie,
e, a cascata, porterebbe vantaggi per i cittadini in termini di infrastrutture
e trasporti.
Le firme saranno raccolte fino a
dicembre ma già adesso l'adesione è politicamente trasversale. Fanno parte del
Comitato promotore, oltre agli esponenti dei Riformatori
(Attilio Dedoni, Luigi Crisponi e Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu) anche Emilio
Floris (Fi), Roberto Deriu (Pd), Piero Comandini (Pd), Alessandra Zedda (Fi),
Anna Maria Busia (Campo Progressista), Giuseppe Fasolino (Fi), Pietro Pittalis (Fi).
Se Cossa ha sottolineato che «non vogliamo essere più servi sciocchi ma
diventare protagonisti», per il deputato Pierpaolo Vargiu «il referendum è la svolta perché la
Sardegna passi dalla cultura dell'assistenza a quella del merito, della
capacità e della competizione sana. Allo Stato non chiediamo elemosine, ma
uguali punti di partenza e pari opportunità».
Il consigliere del Pd, Roberto
Deriu, ha osservato che «dopo la Brexit è caduto l'ultimo alibi al riconoscimento
della specificità insulare delle regioni europee: dobbiamo introdurre
nell'ordinamento costituzionale e nella prassi delle amministrazioni la
correzione dell'insularità come svantaggio strutturale dei cittadini che
risiedono in Sardegna». Infine, per il senatore di Forza Italia Emilio Floris,
«parte oggi la grande battaglia per i diritti di cittadinanza dei sardi, che
chiedono infrastrutture uguali a quelle del resto d'Italia».
Roberto Murgia
Unione
Sarda
Crociere,
è l'anno dei record L'Isola scala le classifiche
Nel porto
di Cagliari il miglior risultato di sempre: 445mila passeggeri
Più che di un balzo in avanti, si
tratta di un salto in lungo: il
porto di Cagliari entra per la prima
volta nei primi dieci scali
crocieristici italiani e raggiunge
quota 445mila passeggeri, il 72,3
per cento in più rispetto allo
scorso anno. Una crescita che fa bene a
tutta la Sardegna, al settimo posto
nella classifica nazionale con un
totale di 613mila crocieristi e un
incremento del 29,4 per cento.
Per ora si tratta di proiezioni,
visto che l'anno non è ancora finito,
ma i numeri definitivi non
dovrebbero essere molto diversi: è il
rapporto Italian cruise watch 2017 (curato
dalla società specializzata
Risposte turismo) a mettere nero su
bianco il boom del settore
crocieristico sardo, che verrà
analizzato a ottobre nel corso
dell'Italian cruise day organizzato
a Palermo.
CAGLIARI La grande crescita dello
scalo cagliaritano è «un risultato
atteso» secondo lo studio di
Risposte turismo, visto che negli ultimi
anni il traffico crocieristico ha
sempre evidenziato numeri positivi.
Alla fine dell'anno gli approdi
complessivi dovrebbero essere 300 (più
19,5 per cento) nei sei porti
dell'Isola: oltre Cagliari, quello di
Olbia (secondo nell'Isola con
142mila passeggeri, meno 26 per cento
rispetto al 2016) e gli scali di
Porto Torres, Alghero, Golfo Aranci e
Oristano.
«La Sardegna è un caso interessante.
Tutte le regioni che la precedono
in classifica segneranno cali anche
molto rilevanti. Nell'Isola,
invece, il risultato particolarmente
positivo di Cagliari, che trova
conferma anche nel consuntivo del
primo semestre archiviato già con un
più 60 per cento, permetterà non
solo di compensare il calo di Olbia
ma anche di trascinare la regione su
nuovi traguardi di cui
beneficeranno anche altri porti
dell'area mediterranea occidentale»,
dice Francesco di Cesare, presidente
di Risposte turismo. «C'è da
lavorare affinché il risultato che
si sta manifestando quest'anno
possa essere confermato», conclude
di Cesare, «o addirittura
migliorato nelle prossime stagioni
attraverso investimenti e scelte
gestionali accorte».
IL TRAFFICO PASSEGGERI Al record del
mondo crocieristico si aggiungono
i numeri dei passeggeri sbarcati dai
traghetti di linea. Nel 2016 solo
negli scali del nord Sardegna
(Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres)
sono arrivati 4 milioni e 430mila
viaggiatori, quasi 400mila in più
rispetto all'anno precedente. Anche
lo scalo di Cagliari è cresciuto
in questo settore: con 323mila
passeggeri si è superato il dato
storico di 303mila viaggiatori,
registrato nel 2007. E nel 2017 è
previsto un nuovo incremento del
traffico complessivo dei traghetti in
Sardegna, in grado di trainare la
stagione turistica estiva: la
Regione prevede una crescita del 14
per cento rispetto al 2016, che
già era cresciuto in doppia cifra.
(m. r.)
Oggi,
alle 14, la Cassini s'immergerà negli anelli gassosi del pianeta
più bello
della galassia L'Isola si “tuffa” dentro Saturno
Equipe
Nasa seguirà la sonda dal radiotelescopio di San Basilio
Il gran finale è cominciato:
l'appuntamento con la storia è fissato
per oggi alle 14. La Sardegna, con
il radiotelescopio di San Basilio,
diventa protagonista di una delle
più importanti missioni aerospaziali
di sempre, tanto è vero che per
seguire l'ultimo atto sono arrivati
nell'Isola anche gli ingegneri della
Nasa. La sonda Cassini sta per
“tuffarsi” dentro Saturno. Una
scommessa che i suoi “piloti” - lo
staff di Nasa, Esa (l'agenzia
spaziale europea), Inaf (l'istituto
nazionale di astrofisica) e Asi
(l'agenzia spaziale italiana) -
portano avanti da 20 anni, da quando
la sonda è partita nel 1997 da
Cape Canaveral, e oggi arriva a
conclusione.
SARDEGNA NELLA STORIA Con un ruolo
di assoluto rilievo: i segnali
radio della sonda, infatti, saranno
captati proprio nell'Isola dal
Sardinia Deep Space Antenna (Sdsa).
«Siamo molto orgogliosi di questo
ruolo a livello mondiale in una
missione così importante, a conferma
delle grandi professionalità su cui
possiamo contare. La presenza
della Nasa in Sardegna dimostra che
abbiamo fatto bene a credere come
Giunta regionale nelle potenzialità
dell'aerospazio. Continueremo a
sostenerlo, sempre più convinti che
in questo settore la nostra
regione possa collocarsi in una
posizione di vera e propria
eccellenza», ha detto il
vicepresidente della Regione, Raffaele Paci.
«Il Radiotelescopio servirà per
valutare le emissioni
interplanetarie», afferma Badri
Younes, direttore Nasa Scan. «Il
prossimo obiettivo della missione si
chiama ArgoMoon, che si occuperà
di foto lunari. La gestione di
questa missione sarà fatta dalla
Sardegna».
MISSIONE CASSINI Dopo aver
sfrecciato per sei mesi attorno a Saturno,
alle 14 di oggi Cassini cambierà la
sua traiettoria per immergersi nel
gas che forma le parti più esterne
del pianeta con gli anelli, il più
elegante tra quelli vicini del sistema
solare. Un “gran finale”,
appunto. Tutto durerà appena una
manciata di minuti, ma rappresenterà
la fine di una missione gloriosa
nella quale l'Italia ha avuto un
ruolo di primo piano. L'Asi,
infatti, ha organizzato la missione al
fianco di Nasa, Esa e Inaf. Dentro
questo network internazionale di
ricerca s'inserisce anche il
radiotelescopio di San Basilio che
diventa parte integrante del Deep
Space Network della Nasa e fornisce
servizi di comunicazione e
navigazione anche per le sonde
interplanetarie europee,
specializzandosi in particolare per quelle
marziane, in vista della human
exploration del pianeta.
INNOVAZIONE «Siamo una piccola
Isola, dobbiamo stare nei network
internazionali di ricerca, di
innovazione, di sviluppo, di formazione
del capitale umano», ha aggiunto il
vicepresidente Paci. In Sardegna,
che ha ormai una vocazione nel campo
della ricerca aerospaziale, però,
non c'è solo il Radiotelescopio.
«Oltre a questo, si sta sviluppando
tutto il distretto dell'aerospazio
dove c'è tanta tecnologia e tanta
ricerca», dice Paci. Da qui, dunque,
anche il ruolo fondamentale di
università e centri pubblici di
ricerca, come il Crs4. «Intorno a
questo si stanno formando molti
giovani ma stanno arrivando anche le
imprese, come l'investimento di Avio
a Villaputzu», aggiunge.
INVESTIMENTO «L'attenzione che la
Nasa pone sulle performance del
radiotelescopio Srt e dei nostri
laboratori di sviluppo aprono grandi
prospettive e sono indicative
dell'eccellenza accademica e scientifica
che esiste in Sardegna», sottolinea
il presidente dell'Istituto
nazionale di astrofisica Nicolò
D'Amico. «È il risultato di un
investimento che nasce da lontano
fatto da Asi, Inaf, Miur, dalla
Regione Sardegna e con il forte coinvolgimento
dell'Università di
Cagliari. Un'iniziativa densa di
prospettive per il territorio che
avrà un grande successo». L'ultimo
tuffo della sonda non è certo
inutile e, anzi, darà dati
fondamentali sull'atmosfera in cui
penetrerà. Poi di Cassini non sapremo
più nulla.
Mauro Madeddu
QUARTU -
COMUNE. Alta tensione tra la maggioranza di Delunas e il
Partito
democratico. «Il Pd specialista nella farsa del numero legale»
La maggioranza replica alle accuse
del Pd: «Da parte loro solo
ostruzionismo e aumento dei costi».
La sosta estiva non ha contribuito
a calmare gli animi in Consiglio
comunale e continuano gli scambi di
accuse: dopo l'affondo di Barbara
Cadoni e Giuseppina Demurtas del Pd
arrivano le reazioni.
«La farsa del numero legale è ormai
diventata il gioco preferito del
Partito democratico - attacca
Valeria Piras della Base - ogni
occasione è buona per uscire
dall'Aula e bloccare i lavori del
Consiglio. Sarebbe interessante
calcolare quante volte si è dovuti
ricorrere alla seconda convocazione
a causa del loro teatrino, e poi
capire quanto è costato ai cittadini
in termini di risorse». Tra le
accuse arrivate dai Dem c'è quella
di aver lasciato la parola solo a
un solo consigliere durante il
dibattito sul Consuntivo. «Il
consigliere Giuseppe Casanova,
presidente della commissione Bilancio -
spiega la vice presidente del
Consiglio Chiara Pili - è stato
individuato dai componenti della
maggioranza come collega più indicato
per riassumere il nostro punto di
vista e spiegare le scelte fatte:
siamo pronti a ribadire quella
valutazione ed eventualmente a
ripeterla in futuro».
Dopo che la minoranza ha lasciato
Delunas e i suoi da soli in Aula per
approvare i conti del 2016, la
maggioranza dei responsabili aveva
affidato il suo sfogo a un
comunicato e dal Pd sono arrivate critiche
per la scelta di affidarsi
all'ufficio del sindaco per una questione
politica. «Quella sul responsabile
dell'ufficio stampa è una polemica
sterile - replica il capogruppo di
“Quartu Riparte”, Paolo Cocciu - la
sua assunzione tramite bando
pubblico è avvenuta nell'ambito dello
staff del sindaco: è quindi normale
che si debba occupare, tra le
altre cose, di comunicare ai media
le dichiarazioni del sindaco e
talvolta della maggioranza che lo
sostiene».
Marcello Zasso
La
Nuova
Crociere,
a Cagliari è boom il porto isolano nella top ten
CAGLIARICagliari nella top ten dei
porti crocieristi italiani.
Un'ottima performance che farà
conquistare al porto isolano la nona
posizione. Civitavecchia si
confermerà saldamente al primo posto con
2,2 milioni di passeggeri
movimentati (meno 5,4% sul 2016) e 741
toccate nave (meno 11), seguita da
Venezia con 1,4 milioni di
passeggeri movimentati (meno 11,4) e
473 toccate nave (meno 10,6) e
Napoli con 950 mila passeggeri
movimentati (meno 27,3) e 350 toccate
nave (meno 29). Sono i dati
divulgati da Risposte Turismo, alla
conferenza stampa di presentazione
di Italian cruise day a Palermo,
sul numero di attracchi di crociere
nei porti italiani. La Sicilia, al
quarto posto, è la regione che conta
il maggior numero di porti
crocieristici (11) seguita dalla
Liguria (9). In un contesto
ampiamente caratterizzato dalla
presenza di segni meno, emerge
l'ottima performance di Cagliari,
atteso a fine anno per la prima
volta nella top ten dei porti
crocieristici nazionali in virtù di 445
mila passeggeri movimentati (più
72,3) e 170 toccate nave (più 57,4).
Opposizioni
all'attacco di Bruno, Nasone e Pirisi
ALGHEROIl più velenoso è il
segretario cittadino dell'ex partito di
Alessandro Nasone. Gianni Cherchi
cita la storia, la religione e
l'esoteria. Ricorda che il numero
dodici è importante, nomina le
fatiche di Ercole, i cavalieri della
tavola rotonda e gli apostoli. E
cita «un grande della letteratura
latina, Publio Ovidio Nasone, che
scrisse un bellissimo libro
profetico "Le Metamorfosi" - ricorda
Cherchi sornione - forse è un
lontano parente dell'omonimo consigliere
comunale algherese, il dodicesimo
uomo». La lettura di Forza Italia è
più semplice. «Fra le due anime del
Pd vince la fazione che fa
riferimento a Mimmo Pirisi», è la
posizione. «La sua presa di
posizione e la presenza in aula di
autorevoli figure sassaresi del
partito legittimano il
riconoscimento ufficiale di Mario Bruno nel Pd
- aggiungono gli azzurri - a pagare
il conto sono sempre gli
algheresi, Alghero è in decadenza da
cinque anni per colpa delle due
disastrose amministrazioni targate
direttamente e indirettamente
Bruno». Tra Nasone e Pirisi c'è una
differenza. La esplicita il
consigliere regionale di Forza
Italia, Marco Tedde.
«Nasone è stato
eletto con questa maggioranza e può
essere considerato una pecorella
che torna all'ovile, il Pd ha
iniziato in aperta e plateale
contrapposizione a Bruno e oggi gli
fa da stampella». Severissima
anche la posizione di Ncd, Psd'Az e
Patto civico. «Mario Bruno ha
trasformato l'aula in una bisca -
dicono - lui, la sua minoranza e i
nuovi compari hanno inscenato bluff,
giochi delle tre carte e
sceneggiate, uno scenario squallido,
si è parlato di tutto tranne che
di Alghero».
Per Azione Alghero, «Bruno e la sua
maggioranza hanno
ottenuto ancora tempo, ma il Pd
cittadino, attraverso i propri organi
dirigenti e senza attendere il
congresso, deve fare chiarezza e dire
definitivamente se sarà la stampella
o meno che consentirà a Mario
Bruno di portare a termine il suo
mandato o se, al contrario, intende
diventare un potenziale
interlocutore degli altri partiti
dell'opposizione per la messa a
punto di una alternativa per il
governo di Alghero».
Il Movimento Cinque Stelle è quasi
senza parole.
«Sconcerto, stupore, raccapriccio
sono gli stati d'animo rispetto a
quel che accade in Comune e nel
cosiddetto centrosinistra, che
alimenta artificialmente il governo
del sindaco», dicono i grillini.
«I biechi giochi di potere e i cambi
di fronte hanno fatto sì che il
bilancio consuntivo venisse
approvato e la maggioranza si salvasse -
aggiungono - ma questa è vecchia
politica, è un pantano, è pura
follia, siamo schifati». (g.m.s.)
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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