Curdi e Curde sono considerati Eroi quando combattono contro ISIS e Califfato,
perché combattono un nemico a noi comune, quello terrorista. Purtroppo né unico
né solo.
Non combattono per la propria terra, ad oggi non ne hanno una. Cioè, una terra l’avrebbero, divisa in 4 nazioni da chi è pratico di democrazia... quella esportata naturalmente. Ed è così che Iraq, Iran, Turchia e Siria all'unisono remano per il mantenimento dello status quo, nell'assordante silenzio dell'occidente democratico e della stampa tutta.
Gli U.S.A come da copione, prima armano i curdi per
sconfiggere l'Isis... poi ostacolano il sogno di autodeterminazione di un
intero Popolo. La politica a stelle e strisce, proprio di chi, da sempre, tende
a conformare la morale alla logica del petrolio, il mercato delle armi,
l'instabilità politica e la relativa sudditanza amministrativa.
In Spagna, nella democraticissima Europa intanto... Si respira l'aria di un golpe. Lo Stato ha indagato 700 sindaci catalani (su 948) per aver dichiarato di appoggiare il referendum per l'indipendenza della Catalogna. Quasi inutile citare il diritto internazionale che riconosce anche il diritto di usare la forza, se necessario, per combattere una guerra di liberazione.
Da ammirare la scelta del referendum, scelta democratica, pacifica e partecipativa. I conservatori non stanno a guardare e rispondono con: Inquisizioni, perquisizioni anche in giornali e copisterie, ed una massiccia militarizzazione della Catalogna. Ecco cosa fanno i portatori sani di democrazia, quelli che, “è meglio aiutarli a casa loro”, l'importante è che, "continuiamo a decidere noi per loro".
Finché vince il Capitale anche l'indipendenza resta un miraggio, le due tematiche non si possono scindere.
Di
Danilo Agus
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