lunedì 16 ottobre 2017

Rassegna stampa 16 Ottobre 2017


La Nuova

Trionfa il conservatore Kurz
Ecco come cambia il Parlamento austriaco

Sebastian Kurz e i suoi popolari vincono per distacco le politiche in Austria.Ecco le proiezioni sulla base del 97,7% di seggi scrutinati: Oevp 31,7% (+7,7% rispetto al 2013) Spoe 26,9% (0%) Fpoe 26,0% (+5,5%) Neos 5,1% (+0,2%) Pilz 4,3% (prima candidatura).I Verdi (Die Grune), come anche tutte le altre liste, restano sotto la soglia di sbarramento del 4% e quindi - salvo sorprese dai voti per corrispondenza- non entreranno in Parlamento. Questo per la prima volta dal 1986. Il partito, che ha candidato Ulrike Lunacek (lesbica e da sempre molto attiva per i diritti delle donne e delle persone LGBT) ha risentito della scissione interna , con un suo importante esponente,

Peter Pilz, che ha deciso di presentarsi con una propria lista. Nel neoeletto parlamento austriaco domina quindi il turchese, il nuovo colore del partito popolare Oevp: Oevp 62 seggi (+15) Spoe 52 seggi (0) Fpoe 51 seggi (+11) Neos 10 seggi (+1) Pilz 8 seggi (+8). L'affluenza alle urne rispetto al 2013 è cresciuta dal 74,9 al 79,4%. In Austria i cittadini con diritto di voto sono 6,4 milioni; si può votare già dai 16 anni.

«Viva Kaiser Sebastian!». Gli austriaci hanno incoronato ieri il giovanissimo leader dei popolari alla guida del paese: a 31 anni Kurz si appresta a diventare il più giovane capo del governo in Europa. Grazie ad una netta sterzata a destra e a una campagna giocata sul contrasto all'immigrazione, in pochi mesi ha portato l'Oevp fuori da una profonda crisi verso il trionfo con il 31,7% dei consensi, guadagnando quasi l'8% rispetto alle elezioni del 2013. Un'impennata senza paragoni per un partito presente in Parlamento dal 1945.

Saranno invece i voti per corrispondenza a decidere il testa a testa per il secondo posto tra i socialdemocratici Spoe del cancelliere uscente Christian Kern (al 26.8%) e l'estrema destra Fpoe di Heinz Christian Strache (26%). Gli austriaci si sono recati alle urne in una calda giornata d'autunno. Il clima politico è diventato rovente poco dopo le 17, quando a urne chiuse sono uscite le prime proiezioni. La colonna turchese (il tradizionale nero dei popolari è stato rottamato dal giovane leader a favore di un colore più trendy) è schizzata oltre il 31%, quella rossa dei socialdemocratici e quella blu dell'ultradestra si sono fermate al 26%, quella verde è rimasta addirittura sotto la soglia del 4%.

Per loro si tratta di un'amara sconfitta: per la prima volta - salvo sorprese dai voti per corrispondenza - gli ecologisti resteranno fuori dal Parlamento dall'ingresso nel 1986. I Verdi, che neanche un anno fa avevano festeggiato il successo di Alexander Van der Bellen alle presidenziali, hanno risentito soprattutto della scissione con il loro storico leader Peter Pilz, che con la sua nuova lista dovrebbe invece entrare nel Nationalrat. Stabili al 5% i liberali Neos.Il cancelliere uscente Kern si è presentato alle telecamere ammettendo la sconfitta: «In Austria, come è già avvenuto in altri paesi europei, assistiamo a una forte svolta a destra che evidentemente non favorisce i movimenti socialdemocratici», ha detto, annunciando di voler restare in Parlamento anche se il suo partito dovesse passare all'opposizione.

Il cancelliere in pectore Sebastian Kurz ha invece esultato in un mare turchese. «Questo voto – ha scandito - è un chiaro mandato per realizzare le riforme e i cambiamenti voluti dai cittadini». «Kurz è il chiaro vincitore di questa tornata elettorale», ha commentato il presidente Van der Bellen, ricordando che il risultato definitivo sarà comunicato solo giovedì.

L'ex governatore all'attacco sui trasporti aerei: la Sardegna rischia
l'isolamento Cappellacci al Pd: voi servi dell'Ue

CAGLIARIIl leader di Forza Italia Ugo Cappellacci contro il senatore
del Pd, Silvio Lai, che aveva accusato l'opposizione di centrodestra
di tifare contro l'Europa pur di andare contro Pigliaru. «Il senatore
Lai capovolge la realtà per coprire la codardia della giunta
regionale: noi abbiamo sempre difeso i diritti dei sardi, loro hanno
tenuto un atteggiamento servile e ora rischiano di isolare la
Sardegna». Il coordinatore regionale di Forza Italia va giù pesante
contro Pigliaru e il suo esecutivo. «È stato lui a cominciare questo
disastro con le sue mani, senza bisogno della Ue: non solo non ha
proseguito il nostro progetto per la tariffa unica, ma ha chiesto e
ottenuto la cancellazione della continuità per Verona, Napoli, Bologna
e Torino». Cappellacci difende la sua continuità.

Quella varata
all'epoca della sua giunta. «La Ct1 ha dato risultati ottimi, come
ammesso perfino dallo stesso Lai in Commissione davanti all'Enac in un
raro intervallo di lucidità politica. Dopo tre anni e mezzo di annunci
a vuoto, dopo aver fatto del "ce lo chiede l'Europa" il loro primo
comandamento, il Pd e i suoi alleati rischiano di isolare la Sardegna
perché non sa scrivere un bando e perché non sa far valere le ragioni
dei sardi di fronte alla Ue». L'ex governatore capovolge la versione
di Lai e accusa il centrosinistra di remare contro l'isola. «Se c'è
qualcuno che in questi anni si è schierato dalla parte di tutti gli
antagonisti esterni, dall'Ue a Tirrenia, e contro i sardi, pur di
andare contro di noi, è proprio il Pd.

Dov'erano loro quando la Ue ha
bloccato la flotta sarda, che ha trasportato centinaia di migliaia di
persone con prezzi calmierati? L'immagine di Renzi e Onorato alla
Leopolda è sufficiente per capire chi difende i sardi dalla Ue, dal
sistema Tirrenia e da qualsiasi altro attacco esterno da chi prima si
inginocchia e poi fa la sceneggiata». Dagli aerei ai traghetti: per
ben due volte però la politica sui trasporti di Cappellacci è stata
sanzionata dalla Ue: sul sostegno alle low cost i vettori hanno dovuto
restituire i fondi, mentre sulla flotta sarda la Saremar, al 100%
della Regione, è stata condannata a restituire 10 milioni di euro.

Nell'inchiesta della procura finiscono anche Simona De Francisci e
Sisinnio Piras Il fascicolo per entrambi riguarda il peculato, per la vicenda delle Montblanc Indagati l'ex assessore e un consigliere del Pdl

CAGLIARI L'ex assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, è
indagata per peculato assieme all'ex consigliere regionale Sisinnio
Piras nell'ambito dell'inchiesta sull'uso illegittimo dei fondi
destinati al gruppo del Popolo delle Libertà della XIV legislatura del
Consiglio regionale della Sardegna. In particolare, secondo la
Procura, avrebbero concorso con l'allora capogruppo Mario Diana (già a
processo per spese ritenute illegittime per oltre 200mila euro)
nell'acquisto di 31 penne Montblanc regalate ai consiglieri del
gruppo, tutte poi restituite e sequestrate dalla Procura. La notifica
degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari è arrivata dal
sostituto procuratore Marco Cocco, titolare di tutti i fascicoli
dell'inchiesta sui fondi che ha già inquisito una novantina di
consiglieri regionali sardi della XIII e della XIV legislatura.

L'ex assessore sarebbe finita nell'inchiesta a causa della testimonianza
resa dello stesso Sisinnio Piras (già coinvolto in un altro filone
chiuso con un patteggiamento a un anno e otto mesi) al processo che
vede imputato l'ex capogruppo Mario Diana.In aula, a fine novembre
dello scorso anno, Piras aveva riferito che la decisione di regalare
le penne era stata condivisa da vari componenti del gruppo. Un
racconto che aveva spinto il pm Cocco a iscriverlo nel registro degli
indagati assieme alla collega, all'epoca dei fatti capogruppo del Pdl.
Il 21 dicembre 2009 - secondo l'accusa - sarebbero stati usati 13.318
euro del gruppo Pdl per pagare le Montblanc (costate ognuna 520 euro).
I due ex consiglieri sono difesi da Roberto Nati (Piras) e Marcello
Caddori (De Francisci) che ora studieranno gli atti prima di decidere
se presentarsi dal pm con i propri assistiti.

Intanto si attende di
sapere se verrà accolta la proposta di un supercollegio di esperti per
valutare se i rendiconti generali prodotti a suo tempo dai gruppi
consiliari regionali possano essere considerati sufficienti a
giustificare le spese dei singoli consiglieri L'iniziativa (proposta
da uno dei difensori, l'avvocato Ivano Iai) fa riferimento
all'impostazione accusatoria ancorata al fatto che i gruppi politici
si limitavano a fornire uno schema-rendiconto con le spese aggregate e
non - come richiede la legge e come la Cassazione ha più volte
confermato - i giustificativi su ogni spesa, con la data.

I migranti sono arrivati con i barchini: dopo i controlli trasferiti
nel centro di accoglienza di Monastir Sbarchi nel Sulcis: 56 algerini in 2 giorni

CAGLIARI Nuovo arrivo di migranti lungo le coste del sud Sardegna.
Durante la notte tra sabato e domenica un barchino con a bordo 14
algerini è approdato a Porto Tramatzu, nel territorio di Teulada. Sono
stati rintracciati dai carabinieri della Compagnia di Carbonia. Dopo
le visite mediche e le operazioni di identificazione, come vuole la
procedura, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di
Monastir. Nel pomeriggio di sabato un altro barchino era sbarcato
sempre a Teulada.

A bordo otto algerini, fra questi anche una donna.
Nella notte tra giovedì e venerdì ne erano arrivati altri 34. In due
giorni in Sardegna sono sbarcati in totale 56 migranti . La
caratteristica comune è che arrivano alla spicciolata e si disperdono
nel territorio dove vengono regolarmente intercettati dalle forze
dell'ordine che hanno organizzato una vigilanza mirata a questo
fenomeno. In altri casi invece vengono intercettati quando sono ancora
in mare, come è successo nella tarda serata di giovedì quando la
motovedetta della Guardia di finanza ha avvistato due barchini, uno a
poche miglia da Capo Teulada l'altro al largo di Sant'Antioco. A
bordo, rispettivamente, 12 e 14 algerini. Per la prima imbarcazione
era ben chiaro il rischio: stava entrando nell'area del poligono che
in quel momento era attiva per i tiri a fuoco.

Tutti sono stati presi
a bordo della motovedetta della Finanza e accompagnati nel porto di
Sant'Antioco. L'indomani mattina sono stati trasferiti nei centri di
accoglienza del Sulcis e del Cagliaritano. Gli arrivi sono a ondate,
un barchino è solitamente seguito da altri che giungono sotto costa
nel giro di poche ore. Alcuni arrivano direttamente dall'Algeria,
altri vengono portati da imbarcazioni più grosse e poi mandati a riva
con i barchini che non potrebbero affrontare la navigazione
dall'Africa. Nelle giornate di bonaccia non ci vogliono più di dieci
ore per raggiungere le coste del Sulcis, probabilmente ne arriveranno
altri anche nei prossimi giorni. In inverno il fenomeno cala per
riprendere con l'arrivo della bella stagione.

Unione Sarda

Cappellacci contro il Pd: «Sardi isolati, colpa vostra»

«Il senatore Lai capovolge la realtà per coprire la codardia della
Giunta regionale: noi abbiamo sempre difeso i diritti dei sardi, loro
hanno tenuto un atteggiamento servile e ora rischiano di isolare la
Sardegna». Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia, ha risposto così alle
dichiarazioni del parlamentare del Pd. «Anzitutto - ricorda
Cappellacci - il presidente Pigliaru ha cominciato questo disastro con
le sue mani, senza bisogno dell'Unione Europea: non solo non ha
proseguito il nostro progetto per la tariffa unica, ma il 6 ottobre
2014 ha chiesto e ottenuto la cancellazione della continuità per
Verona, Napoli, Bologna e Torino.

Questa sarebbe la linea di uno che
difende il diritto alla mobilità dei sardi? Così facendo, ha fatto
sballare la disponibilità dei posti per Roma e Milano, dove nel
frattempo era entrata in vigore la nuova continuità varata da noi. Che
ha dato risultati ottimi, come ammesso perfino dallo stesso Lai in
Commissione davanti all'Enac in un raro intervallo di lucidità
politica. Dopo tre anni e mezzo di annunci a vuoto, dopo aver fatto
del “ce lo chiede l'Europa” il loro primo comandamento, il Pd e i suoi
alleati rischiano di isolare la Sardegna perché non sa scrivere un
bando e perché non sa far valere le ragioni dei sardi di fronte
all'Ue».

La compagnia
Alitalia: entro oggi le offerte per l'acquisto

Lufthansa, easyJet, Delta, forse Etihad, e alcuni fondi. È questa la
rosa dei pretendenti di Alitalia che dovrebbero formalizzare la loro
offerta entro le 18 di oggi. Ma, secondo le indiscrezioni,
difficilmente ci sarà un'offerta congrua per l'intera compagnia: è
presumibile che le proposte riguardino soprattutto la parte
“aviation”. Il nodo è il numero di aerei e di dipendenti che gli
acquirenti sarebbero disponibili a rilevare. Lufthansa ha già detto
apertamente che il suo interesse è ristretto alla «chance di creare
una nuova Alitalia». Tradotto, una compagnia ridimensionata che entri
nel network come vettore regionale, o quasi, con un'operazione simile
a quella su Air Berlin, appena rilevata da Lufthansa.

L'intervento del governo formalizzato venerdì, che prolunga la
scadenza del prestito ponte e assicura 300 milioni in più alla
compagnia, serve a prendere tempo. «Su Alitalia dovevamo avere le
offerte molto prima, ma il sistema è stato sconvolto da crisi come
quelle di Air Berlin e Ryanair», ha detto ieri il ministro dello
Sviluppo economico Carlo Calenda: «Potevamo scegliere di non dare
altri 300 milioni, ma abbiamo preferito farlo per garantire la
cessione in maniera ordinata». L'accordo per la vendita, ha aggiunto,
«sarà precedente al periodo elettorale».

Assise a Lanusei e Tortolì
Circoli del Pd a congresso cercando l'unità

È la settimana dei congressi nei circoli del Partito democratico.
Quelli che apriranno la strada alla nomina del nuovo segretario
territoriale Carlo Balloi, unico nome accreditato a raccogliere
l'eredità di Davide Burchi, che ha lasciato la segreteria all'indomani
dell'elezione a sindaco di Lanusei. La commissione congressuale e i
militanti dem caldeggiano la partecipazione a quella che si propone
come azione rigeneratrice dei congressi locali dove l'imperativo sarà
di andare oltre i riti personalistici e dei conflitti sterili e per
affermare, invece, proposte e idee di cambiamento e lavoro.
La settimana dei congressi s'inaugura oggi a Loceri (ore 19), la
chiusura sabato a Lanusei, Bari Sardo, Jerzu e Lotzorai. A Tortolì,
dove la segreteria è vacante da due anni (l'ultimo leader è stato
Mario Deiana, dimissionario), l'appuntamento è fissato per venerdì
alle 7 di sera.

«Il Pd - affermano i delegati della commissione congressuale - aprirà
cantieri di coinvolgimento e di sostegno a chiunque voglia offrire un
contributo positivo al progetto Ogliastra. Crediamo nella forza delle
iniziative autonome e nell'intelligenza delle comunità del territorio.
Continuare a lavorare a rinforzare e radicare un'idea trainante di
sviluppo locale è il nostro impegno primario». I temi forti riguardano
il lavoro: «Dall'Intermare agli operai forestali, dall'agricoltura e
pastorizia all'edilizia passando per sanità, tutela ambientale, scuola
e formazione sono i nodi della proposta politica del candidato
segretario e dell'intero partito».
Roberto Secci

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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