La
Nuova
Trionfa
il conservatore Kurz
Ecco come
cambia il Parlamento austriaco
Sebastian Kurz e i suoi popolari
vincono per distacco le politiche in Austria.Ecco le proiezioni sulla base del
97,7% di seggi scrutinati: Oevp 31,7% (+7,7% rispetto al 2013) Spoe 26,9% (0%)
Fpoe 26,0% (+5,5%) Neos 5,1% (+0,2%) Pilz 4,3% (prima candidatura).I Verdi (Die
Grune), come anche tutte le altre liste, restano sotto la soglia di sbarramento del 4% e quindi - salvo
sorprese dai voti per corrispondenza- non entreranno in Parlamento. Questo per
la prima volta dal 1986. Il partito, che ha candidato Ulrike Lunacek (lesbica e da sempre molto attiva per i diritti
delle donne e delle persone LGBT) ha risentito della scissione interna , con un
suo importante esponente,
Peter Pilz, che ha deciso di
presentarsi con una propria lista. Nel neoeletto parlamento austriaco domina
quindi il turchese, il nuovo colore del partito popolare Oevp: Oevp 62 seggi
(+15) Spoe 52 seggi (0) Fpoe 51 seggi (+11) Neos 10 seggi (+1) Pilz 8 seggi
(+8). L'affluenza alle urne rispetto al 2013 è cresciuta dal 74,9 al 79,4%. In
Austria i cittadini con diritto di voto sono 6,4 milioni; si può votare già dai
16 anni.
«Viva Kaiser Sebastian!». Gli austriaci
hanno incoronato ieri il giovanissimo leader dei popolari alla guida del paese:
a 31 anni Kurz si appresta a diventare il più giovane capo del governo in
Europa. Grazie ad una netta sterzata a destra e a una campagna giocata sul
contrasto all'immigrazione, in pochi mesi ha portato l'Oevp fuori da una profonda
crisi verso il trionfo con il 31,7% dei consensi, guadagnando quasi l'8%
rispetto alle elezioni del 2013. Un'impennata senza paragoni per un partito
presente in Parlamento dal 1945.
Saranno invece i voti per
corrispondenza a decidere il testa a testa per il secondo posto tra i
socialdemocratici Spoe del cancelliere uscente Christian Kern (al 26.8%) e
l'estrema destra Fpoe di Heinz Christian Strache (26%). Gli austriaci si sono
recati alle urne in una calda giornata d'autunno. Il clima politico è diventato
rovente poco dopo le 17, quando a urne chiuse sono uscite le prime proiezioni.
La colonna turchese (il tradizionale nero dei popolari è stato rottamato dal giovane
leader a favore di un colore più trendy) è schizzata oltre il 31%, quella rossa
dei socialdemocratici e quella blu dell'ultradestra si sono fermate al 26%,
quella verde è rimasta addirittura sotto la soglia del 4%.
Per loro si tratta di un'amara
sconfitta: per la prima volta - salvo sorprese dai voti per corrispondenza -
gli ecologisti resteranno fuori dal Parlamento dall'ingresso nel 1986. I Verdi,
che neanche un anno fa avevano festeggiato il successo di Alexander Van der
Bellen alle presidenziali, hanno risentito soprattutto della scissione con il
loro storico leader Peter Pilz, che con la sua nuova lista dovrebbe invece
entrare nel Nationalrat. Stabili al 5% i liberali Neos.Il cancelliere uscente
Kern si è presentato alle telecamere ammettendo la sconfitta: «In Austria, come
è già avvenuto in altri paesi europei, assistiamo a una forte svolta a destra
che evidentemente non favorisce i movimenti socialdemocratici», ha detto, annunciando
di voler restare in Parlamento anche se il suo partito dovesse passare
all'opposizione.
Il cancelliere in pectore Sebastian Kurz
ha invece esultato in un mare turchese. «Questo voto – ha scandito - è un
chiaro mandato per realizzare le riforme e i cambiamenti voluti dai cittadini».
«Kurz è il chiaro vincitore di questa tornata elettorale», ha commentato il
presidente Van der Bellen, ricordando che il risultato definitivo sarà
comunicato solo giovedì.
L'ex
governatore all'attacco sui trasporti aerei: la Sardegna rischia
l'isolamento
Cappellacci al Pd: voi servi dell'Ue
CAGLIARIIl leader di Forza Italia
Ugo Cappellacci contro il senatore
del Pd, Silvio Lai, che aveva
accusato l'opposizione di centrodestra
di tifare contro l'Europa pur di
andare contro Pigliaru. «Il senatore
Lai capovolge la realtà per coprire
la codardia della giunta
regionale: noi abbiamo sempre difeso
i diritti dei sardi, loro hanno
tenuto un atteggiamento servile e
ora rischiano di isolare la
Sardegna». Il coordinatore regionale
di Forza Italia va giù pesante
contro Pigliaru e il suo esecutivo.
«È stato lui a cominciare questo
disastro con le sue mani, senza
bisogno della Ue: non solo non ha
proseguito il nostro progetto per la
tariffa unica, ma ha chiesto e
ottenuto la cancellazione della
continuità per Verona, Napoli, Bologna
e Torino». Cappellacci difende la
sua continuità.
Quella varata
all'epoca della sua giunta. «La Ct1
ha dato risultati ottimi, come
ammesso perfino dallo stesso Lai in
Commissione davanti all'Enac in un
raro intervallo di lucidità
politica. Dopo tre anni e mezzo di annunci
a vuoto, dopo aver fatto del
"ce lo chiede l'Europa" il loro primo
comandamento, il Pd e i suoi alleati
rischiano di isolare la Sardegna
perché non sa scrivere un bando e
perché non sa far valere le ragioni
dei sardi di fronte alla Ue». L'ex
governatore capovolge la versione
di Lai e accusa il centrosinistra di
remare contro l'isola. «Se c'è
qualcuno che in questi anni si è
schierato dalla parte di tutti gli
antagonisti esterni, dall'Ue a
Tirrenia, e contro i sardi, pur di
andare contro di noi, è proprio il
Pd.
Dov'erano loro quando la Ue ha
bloccato la flotta sarda, che ha
trasportato centinaia di migliaia di
persone con prezzi calmierati?
L'immagine di Renzi e Onorato alla
Leopolda è sufficiente per capire
chi difende i sardi dalla Ue, dal
sistema Tirrenia e da qualsiasi
altro attacco esterno da chi prima si
inginocchia e poi fa la
sceneggiata». Dagli aerei ai traghetti: per
ben due volte però la politica sui
trasporti di Cappellacci è stata
sanzionata dalla Ue: sul sostegno
alle low cost i vettori hanno dovuto
restituire i fondi, mentre sulla
flotta sarda la Saremar, al 100%
della Regione, è stata condannata a
restituire 10 milioni di euro.
Nell'inchiesta
della procura finiscono anche Simona De Francisci e
Sisinnio
Piras Il fascicolo per entrambi riguarda il peculato, per la vicenda delle
Montblanc Indagati l'ex assessore e un consigliere del Pdl
CAGLIARI L'ex assessore regionale
alla Sanità, Simona De Francisci, è
indagata per peculato assieme all'ex
consigliere regionale Sisinnio
Piras nell'ambito dell'inchiesta
sull'uso illegittimo dei fondi
destinati al gruppo del Popolo delle
Libertà della XIV legislatura del
Consiglio regionale della Sardegna.
In particolare, secondo la
Procura, avrebbero concorso con
l'allora capogruppo Mario Diana (già a
processo per spese ritenute
illegittime per oltre 200mila euro)
nell'acquisto di 31 penne Montblanc
regalate ai consiglieri del
gruppo, tutte poi restituite e
sequestrate dalla Procura. La notifica
degli avvisi di conclusione delle indagini
preliminari è arrivata dal
sostituto procuratore Marco Cocco,
titolare di tutti i fascicoli
dell'inchiesta sui fondi che ha già
inquisito una novantina di
consiglieri regionali sardi della
XIII e della XIV legislatura.
L'ex assessore sarebbe finita
nell'inchiesta a causa della testimonianza
resa dello stesso Sisinnio Piras
(già coinvolto in un altro filone
chiuso con un patteggiamento a un
anno e otto mesi) al processo che
vede imputato l'ex capogruppo Mario
Diana.In aula, a fine novembre
dello scorso anno, Piras aveva
riferito che la decisione di regalare
le penne era stata condivisa da vari
componenti del gruppo. Un
racconto che aveva spinto il pm
Cocco a iscriverlo nel registro degli
indagati assieme alla collega,
all'epoca dei fatti capogruppo del Pdl.
Il 21 dicembre 2009 - secondo
l'accusa - sarebbero stati usati 13.318
euro del gruppo Pdl per pagare le
Montblanc (costate ognuna 520 euro).
I due ex consiglieri sono difesi da
Roberto Nati (Piras) e Marcello
Caddori (De Francisci) che ora
studieranno gli atti prima di decidere
se presentarsi dal pm con i propri
assistiti.
Intanto si attende di
sapere se verrà accolta la proposta
di un supercollegio di esperti per
valutare se i rendiconti generali
prodotti a suo tempo dai gruppi
consiliari regionali possano essere
considerati sufficienti a
giustificare le spese dei singoli
consiglieri L'iniziativa (proposta
da uno dei difensori, l'avvocato
Ivano Iai) fa riferimento
all'impostazione accusatoria
ancorata al fatto che i gruppi politici
si limitavano a fornire uno
schema-rendiconto con le spese aggregate e
non - come richiede la legge e come
la Cassazione ha più volte
confermato - i giustificativi su
ogni spesa, con la data.
I
migranti sono arrivati con i barchini: dopo i controlli trasferiti
nel
centro di accoglienza di Monastir Sbarchi nel Sulcis: 56 algerini in 2 giorni
CAGLIARI Nuovo arrivo di migranti
lungo le coste del sud Sardegna.
Durante la notte tra sabato e
domenica un barchino con a bordo 14
algerini è approdato a Porto
Tramatzu, nel territorio di Teulada. Sono
stati rintracciati dai carabinieri
della Compagnia di Carbonia. Dopo
le visite mediche e le operazioni di
identificazione, come vuole la
procedura, sono stati trasferiti nel
centro di accoglienza di
Monastir. Nel pomeriggio di sabato
un altro barchino era sbarcato
sempre a Teulada.
A bordo otto algerini, fra questi
anche una donna.
Nella notte tra giovedì e venerdì ne
erano arrivati altri 34. In due
giorni in Sardegna sono sbarcati in
totale 56 migranti . La
caratteristica comune è che arrivano
alla spicciolata e si disperdono
nel territorio dove vengono
regolarmente intercettati dalle forze
dell'ordine che hanno organizzato
una vigilanza mirata a questo
fenomeno. In altri casi invece vengono
intercettati quando sono ancora
in mare, come è successo nella tarda
serata di giovedì quando la
motovedetta della Guardia di finanza
ha avvistato due barchini, uno a
poche miglia da Capo Teulada l'altro
al largo di Sant'Antioco. A
bordo, rispettivamente, 12 e 14
algerini. Per la prima imbarcazione
era ben chiaro il rischio: stava
entrando nell'area del poligono che
in quel momento era attiva per i
tiri a fuoco.
Tutti sono stati presi
a bordo della motovedetta della
Finanza e accompagnati nel porto di
Sant'Antioco. L'indomani mattina
sono stati trasferiti nei centri di
accoglienza del Sulcis e del
Cagliaritano. Gli arrivi sono a ondate,
un barchino è solitamente seguito da
altri che giungono sotto costa
nel giro di poche ore. Alcuni
arrivano direttamente dall'Algeria,
altri vengono portati da
imbarcazioni più grosse e poi mandati a riva
con i barchini che non potrebbero
affrontare la navigazione
dall'Africa. Nelle giornate di
bonaccia non ci vogliono più di dieci
ore per raggiungere le coste del
Sulcis, probabilmente ne arriveranno
altri anche nei prossimi giorni. In
inverno il fenomeno cala per
riprendere con l'arrivo della bella
stagione.
Unione
Sarda
Cappellacci
contro il Pd: «Sardi isolati, colpa vostra»
«Il senatore Lai capovolge la realtà
per coprire la codardia della
Giunta regionale: noi abbiamo sempre
difeso i diritti dei sardi, loro
hanno tenuto un atteggiamento
servile e ora rischiano di isolare la
Sardegna». Ugo Cappellacci,
coordinatore di Forza Italia, ha risposto così alle
dichiarazioni del parlamentare del
Pd. «Anzitutto - ricorda
Cappellacci - il presidente Pigliaru
ha cominciato questo disastro con
le sue mani, senza bisogno
dell'Unione Europea: non solo non ha
proseguito il nostro progetto per la
tariffa unica, ma il 6 ottobre
2014 ha chiesto e ottenuto la
cancellazione della continuità per
Verona, Napoli, Bologna e Torino.
Questa sarebbe la linea di uno che
difende il diritto alla mobilità dei
sardi? Così facendo, ha fatto
sballare la disponibilità dei posti
per Roma e Milano, dove nel
frattempo era entrata in vigore la
nuova continuità varata da noi. Che
ha dato risultati ottimi, come
ammesso perfino dallo stesso Lai in
Commissione davanti all'Enac in un
raro intervallo di lucidità
politica. Dopo tre anni e mezzo di
annunci a vuoto, dopo aver fatto
del “ce lo chiede l'Europa” il loro
primo comandamento, il Pd e i suoi
alleati rischiano di isolare la
Sardegna perché non sa scrivere un
bando e perché non sa far valere le
ragioni dei sardi di fronte
all'Ue».
La
compagnia
Alitalia:
entro oggi le offerte per l'acquisto
Lufthansa, easyJet, Delta, forse
Etihad, e alcuni fondi. È questa la
rosa dei pretendenti di Alitalia che
dovrebbero formalizzare la loro
offerta entro le 18 di oggi. Ma,
secondo le indiscrezioni,
difficilmente ci sarà un'offerta
congrua per l'intera compagnia: è
presumibile che le proposte
riguardino soprattutto la parte
“aviation”. Il nodo è il numero di
aerei e di dipendenti che gli
acquirenti sarebbero disponibili a
rilevare. Lufthansa ha già detto
apertamente che il suo interesse è
ristretto alla «chance di creare
una nuova Alitalia». Tradotto, una
compagnia ridimensionata che entri
nel network come vettore regionale,
o quasi, con un'operazione simile
a quella su Air Berlin, appena rilevata
da Lufthansa.
L'intervento del governo
formalizzato venerdì, che prolunga la
scadenza del prestito ponte e
assicura 300 milioni in più alla
compagnia, serve a prendere tempo.
«Su Alitalia dovevamo avere le
offerte molto prima, ma il sistema è
stato sconvolto da crisi come
quelle di Air Berlin e Ryanair», ha
detto ieri il ministro dello
Sviluppo economico Carlo Calenda:
«Potevamo scegliere di non dare
altri 300 milioni, ma abbiamo
preferito farlo per garantire la
cessione in maniera ordinata». L'accordo
per la vendita, ha aggiunto,
«sarà precedente al periodo
elettorale».
Assise a
Lanusei e Tortolì
Circoli
del Pd a congresso cercando l'unità
È la settimana dei congressi nei
circoli del Partito democratico.
Quelli che apriranno la strada alla
nomina del nuovo segretario
territoriale Carlo Balloi, unico
nome accreditato a raccogliere
l'eredità di Davide Burchi, che ha
lasciato la segreteria all'indomani
dell'elezione a sindaco di Lanusei.
La commissione congressuale e i
militanti dem caldeggiano la
partecipazione a quella che si propone
come azione rigeneratrice dei
congressi locali dove l'imperativo sarà
di andare oltre i riti
personalistici e dei conflitti sterili e per
affermare, invece, proposte e idee
di cambiamento e lavoro.
La settimana dei congressi
s'inaugura oggi a Loceri (ore 19), la
chiusura sabato a Lanusei, Bari
Sardo, Jerzu e Lotzorai. A Tortolì,
dove la segreteria è vacante da due
anni (l'ultimo leader è stato
Mario Deiana, dimissionario), l'appuntamento
è fissato per venerdì
alle 7 di sera.
«Il Pd - affermano i delegati della
commissione congressuale - aprirà
cantieri di coinvolgimento e di
sostegno a chiunque voglia offrire un
contributo positivo al progetto
Ogliastra. Crediamo nella forza delle
iniziative autonome e
nell'intelligenza delle comunità del territorio.
Continuare a lavorare a rinforzare e
radicare un'idea trainante di
sviluppo locale è il nostro impegno
primario». I temi forti riguardano
il lavoro: «Dall'Intermare agli
operai forestali, dall'agricoltura e
pastorizia all'edilizia passando per
sanità, tutela ambientale, scuola
e formazione sono i nodi della
proposta politica del candidato
segretario e dell'intero partito».
Roberto Secci
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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