Stavo leggendo le voci di stanziamento
della finanziaria 2018 della giunta Pigliaru e sono andato un po’ a vedere
quanto verrà destinato per la difesa della lingua sarda. In tutto un milione 600mila euro
per lingua sarda e musica popolare per il 2018 e per il 2019.
Prima che vi sembri una buona notizia vi
blocco subito e vi ricordo che sostanzialmente è la stessa miseria dell’anno
scorso. E dico “miseria” perché la confronto con ciò che viene investito, ad
esempio, nei Paesi Baschi per la difesa della loro lingua: 54 milioni e mezzo
di euro piú un milione e 800mila euro per gli aiuti ai cittadini che si
vogliono alfabetizzare.
Vado a guardare le voci di spesa e vedo
doppiaggi di opere audiovisive per bambini (bene), soldi per notiziari (bene),
soldi per emittenti radiofoniche (bene se vincolati all’uso del sardo e non
camuffati da finanziamento di una lingua non adoperata), vedo che mancano
(male) diverse cose che si sarebbero potute finanziare e a un certo punto… mi
cade l’occhio su cinquantamila euro per finanziare questa “Associazione
Sardegna Corsica”.
E a quel punto mi chiedo: “Ma perché la
Regione deve finanziare questa associazione con i fondi destinati alla lingua
sarda?” Allora vado a vedere il sito dell’associazione e trovo subito
in bella mostra il simbolo del Partito dei Sardi e il rimando al suo sito.
E resto perplesso. Poi nella home leggo che l’associazione si occupa di
“creare opportunità per le imprese Sarde e Corse e posti di lavoro”, e altri
riferimenti a scambi commerciali, imprese e economia. E aumenta la mia
perplessità sul perché questo debba essere finanziato con i soldi pubblici
destinati alla lingua sarda.
Poi vedo un articoletto in cui l’allora
segretario del PDS parla di un patto tra Sardegna e Corsica per “sollecitare”
un riconoscimento culturale in Europa, un articolo in francese su un incontro
tra Pigliaru e Simeoni e le date di Sartiglia, Sagra di Sant’Efisio e Cavalcata
Sarda. Tutto qui.
Continua la mia angosciosa perplessità
sul perché noi Sardi dovremmo finanziare con cinquantamila euro una
associazione che, da ciò che vedo, si è occupata solo di promettere di
“sollecitare” e ha messo le date di tre eventi che tutti conoscono e vengono
già massicciamente pubblicizzati. A un certo punto ricollego il rimando al
sito e simbolo del PDS, perché vedo nel tavolo di presidenza le facce di quelli
che hanno inaugurato l’associazione: Franciscu Sedda, presidente del Partito dei Sardi e, Paolo
Maninchedda, segretario del Partito dei SardiModesto Fenu, presidente dell’Associazione Sardegna Corsica e
consigliere regionale del Partito dei Sardi.
In pratica gli stessi che stanno
sostenendo la giunta Pigliaru, che sono interni alla maggioranza regionale e
che, bontà loro, stabiliscono che dei pochi soldi stanziati per la difesa della
lingua sarda, ben cinquantamila euro debbano andare a questa associazione. A questo punto le
mie perplessità svaniscono e lasciano spazio solo a una domanda che mi sento di
rivolgere pubblicamente a loro e a chiunque li sostenga:
MA NON VI VERGOGNATE?
Di Pier
Franco Devias
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