Da Fb sono uscito tre volte per una settimana in segno di
protesta: avevo segnalato dei post antisemiti di alcuni criminali che
invitavano a distruggere Israele e mi fu risposto che i messaggi "non
erano in contrasto con le regole della comunità". Oggi, dopo lo scandalo
di dati usati per influenzare elezioni e scelte economiche, il problema si
ripropone: restare o lasciare FB?
Io resto per questi motivi: - FB è un villaggio di due
miliardi di persone e in questo villaggio ci sono come in tutte i centri urbani
le fogne, dove si gettano i rifiuti maleodoranti e vivono le merdone. - con le
fogne e i ratti si può convivere: basta non sceglierle come luogo di
villeggiatura e non stringere rapporti di alcun genere con i suoi strani
abitanti.
- su FB si sceglie di far sapere agli altri quello che vuoi
che sappiano: un esercizio di attenzione che non può che far bene ai distratti
o ai narcisi. - se non fai sapere nulla dei tuoi spostamenti, se non pubblichi
foto dei posti che vedi sei meno interessante per i tuoi contatti, ma dimostri
di essere prudente: mai far sapere ai ladri che in certi giorni la tua casa è
incustodita. - FB cerca di influenzarti nelle tue scelte? E beh? Lo fanno tutti
con la pubblicità.
Importante è avere sale in zucca per discernere i messaggi
validi da quelli ingannevoli, le notizie false da quelle veritiere. Possibile
che il mondo sia fatto di cretini che non capiscono? Dite che è così? E allora
si arrangino, studino e se si fanno fregare, problemi loro. - FB è un ottimo
termometro per misurare la febbre del mondo degli stupidi e prendere le
medicine più adatte.
- FB è un ottimo antidoto contro chi pontifica su cose che
non conosce e fa il barroso scambiando la barra con la cultura. Puoi
cancellarli con un click e buona fortuna. - FB è uno dei pochi modi per tenere
i contatti con chi stimi e ti è caro. Le poste tradizionali funzionano molto
peggio.
Di Tonino Serra
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