martedì 24 aprile 2018

5 Stelle, PD e LEU: una colazione efficace per il futuro del paese e per evitare una deriva xenofoba e nazionalista. Di Elisabetta Piccolotti.




Mi pare non ci siano molti dubbi, date le condizioni, che un governo Pd-Movimento 5 Stelle-Leu sia la soluzione migliore in questo momento. Questo schema avrebbe due pregi, entrambi molto importanti: potrebbe impedire il consolidarsi di uno sbocco a destra della crisi politica che si è aperta, fermando l'allargamento del campo del nazionalismo e della xenofobia; e disegnare la Terza Repubblica come il terreno per una sperimentazione avanzata che guardi al superamento della distruttiva contraddizione tra il modello di sviluppo del paese e la democrazia rappresentativa.

Questa sfida costringerebbe molti a fare i conti con i propri limiti: il Pd a guardare criticamente alla propria adesione incondizionata alle teorie del liberismo europeo ed internazionale, Leu a prendere atto dell'inefficacia politica dei vecchi schemi socialdemocratici e i 5 stelle a misurarsi con il terreno della proposta e del governo dopo anni in cui è stato per loro sufficiente puntare il dito contro l'intero sistema politico.

Sarebbe un tentativo interessante, a patto di interpretarlo come una grande ricerca aperta, per cercare soluzioni innovative al problema della diseguaglianza sociale. E a patto di avere un programma in pochi punti da cui partire e a cui attenersi. Bisogna però capire se invece il Pd non preferisca gli esiti devastanti e già conosciuti di un governo istituzionale o tecnico, magari con il conforto di Forza Italia, o ancora se non preferisca, con l'autolesionismo che lo ha colto già da un po', trasformare il fallimento di Di Maio nel proprio fallimento intavolando una finta trattativa dall'esito scontato che porterebbe velocemente alle urne.

E ancora bisogna capire se i 5 stelle hanno davvero voglia di metter le mani in pasta per dare una prospettiva al paese, o se non preferiscano invece tornare alle urne sventolando la bandiera del rifiuto opposto Berlusconi e quella del rifiuto subito da Renzi e da Salvini. In sostanza è tempo per tutti di scelte: meglio rosicare quel che si può con un po' di tatticismo elettorale o tentare di dare qualche risposta a chi ne ha urgentemente bisogno, rischiando di sporcare le mani e i volti dei propri leader? Io non avrei dubbi.

Di Elisabetta Piccolotti

1 commento:

  1. si va verso il voto, questa teoria non troverebbe riscontro nella realta'

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