Aggiornamento doloroso. Giusto per capire come funzionano
queste cose nel dettaglio. Parlo dell’eolico speculativo piantato sulle colline
tra Villanovaforru, Sardara e Sanluri, contro il quale siamo sempre in lotta. Processo
penale. Doveva iniziare a dicembre 2015. Dopo numerosi rinvii, la prima udienza
si è finalmente tenuta il 19 gennaio di questo 2018.
Finora sono stati sentiti i testimoni dell’accusa e gli
imputati. Per l’ascolto dei testimoni della difesa, sono state già fissate
udienze a giugno, settembre e ottobre. Nel caso il processo arrivi a sentenza
prestissimo e il giudice dia ragione a noi, gli imputati ricorreranno
naturalmente in Appello. È certo, matematico, che tra i due giudizi scatterà la
prescrizione.
Siamo quindi del tutto sicuri che il procedimento penale è
perso. Procedimento amministrativo. A giugno dello scorso anno, abbiamo
intimato alla Regione di annullare in autotutela gli atti che avevano portato
alla creazione del parco eolico. Atti in conseguenza dei quali gli imprenditori
sono accusati di lottizzazione abusiva e falso ideologico. La Regione non ha
reagito in alcun modo alla nostra richiesta.
A gennaio di questo 2018 abbiamo reiterato l’intimazione,
spedendo il tutto anche in Procura. Risultato uguale: Regione e altri uffici
coinvolti non hanno risposto. A questo punto, rimangono solo due strade. Andare
direttamente noi in Procura e denunciare. Ricorrere al Tar.
Ho chiesto all’avvocato quali siano le probabilità di
successo. Lui ha replicato: “Lei quanto tiene a portare avanti questa
battaglia?”. Io ci tengo molto, ma stiamo impegnando soldi pubblici. E
bisognerà pensarci bene. Eccoci qua. Nel tempo in cui chi ha potere può fare il
bello e cattivo tempo e chi deve controllare non controlla. La strada per la
salvezza è molto, molto lunga.
Di Maurizio Onnis
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