Organizzano “La
gatta Libraia” e “Sa babbaiola”.
Sabato 04
Agosto, ore 19:00, Tortolì,
Libreria “La
gatta Libraia”
Via del mercatino
Tortolì
Presentazione del
libro:
“La mia amica
Bianca”
Parteciperanno:
Cristina Salis
“La gatta
libraia”
Vincenzo Maria
D’Ascanio
Sa Babbaiola
Manuela Piras
Lettrice
Alessandro
Vadilonga
Autore del libro
"La mia
amica Bianca” è una favola, che intende
comunicare ai bambini (ma non solo) il profondo significato del “fare
politica”. La politica intesa come strumento per
risolvere i problemi delle cittadine e dei cittadini, e non come mezzo
per curare i propri interessi personali, o quelli del proprio gruppo di
appartenenza. Purtroppo viviamo in un periodo in cui la politica non
sempre risolve i problemi, ma si trasforma essa stessa in un problema per
la cittadinanza. Soprattutto per questo, le persone soffrono una forte sfiducia
nei confronti di essa.
Nella favola
“La mia amica Bianca” alcuni bambini, sapientemente istruiti da una Gabbianella,
imparano ad accantonare l’individualismo per apprendere il senso autentico
della solidarietà collettiva, ovvero “fare politica” onestamente, con
l’unico obiettivo di fare il bene dei cittadini nella fantastica città di
Panada.
Alessandro Vadilonga ha quarantatrè anni e vive nel paese di Assemini
(Sardegna), è un Sottufficiale dell’Esercito Italiano. Pur essendo perito
tecnico industriale, ha sempre coltivato la passione per la scrittura,
la pesca e la politica. “La mia amica Bianca” è la sua
prima pubblicazione.
Il blog de
"La mia amica Bianca"
https://lamiaamicabianca.blogspot.it/
Pagina Fb
dell'autore, Alessandro Vadilonga
https://www.facebook.com/Alessandro-Vadilonga-1746554105410383/?ref=page_internal
Presentazione
video/audio
https://www.youtube.com/watch?v=6nns_lhKhL0&feature=share
“La mia amica
Bianca”, opera prima di Alessandro Vadilonga, è una favola, che vuole
comunicare ai bambini (ma non solo) il profondo significato del “fare
politica”. Purtroppo viviamo in un periodo in cui la politica non sempre
risolve i problemi, ma si trasforma essa stessa in un problema.
Soprattutto per questo, le persone soffrono una forte sfiducia nei confronti di
essa.
Di certo, per questo, non possiamo soltanto accusare il
populismo, o la presunta “cattiva informazione”. I politici hanno dato cattiva
prova del proprio comportamento in molteplici occasioni, ogni giorno i mass
media ci parlano di avvisi di garanzia, arresti, condanne.
La cosa
pubblica è trattata come se fosse cosa privata, la collusione
tra organizzazioni malavitose e numerosi amministratori sono state ampiamente
dimostrate. Soltanto in Italia è presente il 60% della corruzione presente in
tutta l’Unione Europea (dati UE) ed i recenti processi, anche a livello
regionale e locale, certificano che il problema non è solo circoscritto alle
alte sfere.
Occorre
intervenire con la cultura per sradicare un fenomeno sociale, quasi accettato,
a cui talvolta sembriamo rassegnati. Certo, non dobbiamo incorrere nell’errore
di fare di tutta l’erba un fascio, ma se vogliamo un Paese migliore, per noi e
per chi verrà, occorre proprio puntare sui bambini, ovvero il futuro, che
nella loro purezza possono comprendere quel filo sottile tra bene e male, tra
onestà e disonestà. Quale strumento dunque più adatto di una favola?
Perché,
riprendendo una famosa frase, "Le favole non dicono ai bambini che i
draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che
i draghi possono essere sconfitti."
Nella favola
“La mia amica Bianca” proprio alcuni bambini, sapientemente istruiti da una
piccola e magica Gabbianella, imparano ad accantonare l’individualismo per
apprendere il senso autentico della solidarietà collettiva, ovvero “fare
politica” onestamente, con l’unico obiettivo di fare il bene dei cittadini
nella fantastica città di Panada.
Perché quando la politica è esercitata per il
benessere del prossimo, può diventare qualcosa d’immensamente utile, può dare
innanzitutto speranza, ed in questa società dove trionfa l’individualismo,
ridare dignità a chi la dignità l’ha perduta, per l’avidità che da sempre
perseguita l’uomo sin dalla notte dei tempi.
Onestà,
certo, ma anche, e soprattutto, cercare di risolvere i problemi più immediati.
Bianca risolverà le difficoltà dei bambini disabili nel superare le barriere
architettoniche. Insegnerà agli adulti ed ai bambini che non bisogna
dimenticare il passato, per non ricommettere i medesimi errori.
Insieme al suo
gruppo di amici la Gabbianella Magica asciugherà le lacrime di chi ha perso il
lavoro, di coloro che non possono curarsi per gli alti costi, e aiuterà gli
stessi politici a ritrovare ciò in cui credevano, quando privilegi e logiche
del potere non li avevano ancora resi insensibili. Il rispetto
dell’ambiente e del prossimo, sono la chiave degli insegnamenti di Bianca.
Questa favola
non si propone di cambiare il mondo, ci mancherebbe, è la classica goccia
nell’oceano, ma come affermava spesso una donna che amava e curava i bisognosi,
“se quella goccia non la si metterai nell’oceano, sarà sempre una goccia in
meno”
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