giovedì 26 luglio 2018

Sardegna stampa 26 Luglio 2018


La Nuova


Mura tenta il dietrofront «M5s mi ha abbandonato»
Il deputato-skipper si difende: «Io vittima delle fake news, rispetto
il Parlamento» Poi ribadisce: «Ho sempre detto che avrei continuato con la mia attività in mare»

di Alessandro Pirina
SASSARI
Sfiduciato da Di Maio, scaricato dai deputati del suo gruppo, Andrea
Mura si sente abbandonato ma tenta l'ultima carta per rimanere
all'interno del Movimento. E prova a difendersi dichiarandosi vittima
di fake news e di dichiarazioni mai rilasciate alla stampa. Insomma, a
tre giorni dall'intervista alla Nuova che ha provocato una bufera
nazionale nei suoi confronti, e che di fatto lo ha messo alla porta
del M5s, il parlamentare cerca di smentire quanto dichiarato, e che
invece risulta dalla mail pubblicata in questa pagina.

Un tentativo di
retromarcia mal riuscito, insomma. Anche perché nello stesso
comunicato conferma che, una volta eletto alla Camera, avrebbe
continuato a svolgere la sua professione di velista. Accusa poi il
Movimento di averlo abbandonato, ma nel contempo per chiarire la
vicenda chiede un confronto con i vertici M5s. Vertici che però sulla
questione si sono già espressi.

«Non è che dovrebbe, doveva già
essersi dimesso», ha detto Luigi Di Maio, il leader dei 5 stelle.
Insomma, il destino di Mura sembra già segnato: nel M5s non c'è più
spazio per il deputato-testimonial. Lui, però, non demorde. «Sono un
uomo di sport, velista professionista, per questo mi è stato chiesto
di candidarmi con il Movimento - scrive Mura -.

Ho sempre detto che
avrei continuato questa attività una volta eletto perché credo sia un
modo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della tutela del
mare. In Sardegna il M5s ha vinto una campagna elettorale durissima
anche grazie al mio contributo con circa 60mila voti». Insomma, il
parlamentare rivendica il suo successo elettorale e conferma di non
avere mai pensato di chiudere per 5 anni con la vela, ma sostiene che
sul suo conto in questi giorni siano circolate «varie fake news.

La notizia secondo cui avrei il 97% di assenteismo è totalmente falsa e
infondata: la mia presenza fino al 19 luglio è pari al 59%, basta
vedere i dati ufficiali della Camera». Peccato però che i dati
ufficiali, forniti da Openpolis, vedano Mura assente al 96,36% delle
votazioni. Appena il 3,64 di presenze, ma c'è anche chi fa peggio di
lui come l'ex ministra di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla e
due deputati del M5s, Leonardo Salvatore Penna e Iolanda Nanni.

«Non è vero nemmeno che sto veleggiando - continua a difendersi Mura – perché la mia barca è ferma dal 30 settembre. Fra le altre cose ho lavorato
intensamente alla riforma della navigazione da diporto che presenterò
a settembre. La stampa mi ha attribuito delle affermazioni false da me
mai pronunciate. Non ho mai detto che non volevo fare il parlamentare
ma il testimonial. Io ho grande rispetto per l'attività del Parlamento
e non mi sognerei mai di dire cose del genere».

Parole che invece
risultano dalla mail con l'intervista pubblicata nell'articolo
accanto. Nel tentativo di difesa il deputato però accusa anche il
Movimento che «a fronte di questa tempesta mediatica violentissima mi
ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare. Ma sono un navigatore
solitario degli oceani, abituato ad affrontare con pazienza le
burrasche più dure».

Di qui la richiesta di un confronto con i vertici
del M5s per chiarire la vicenda. Ma le parole di Di Maio sembrano
quasi ultimative. Concetto ribadito anche dalla deputata Emanuela
Corda, che su Facebook ha preso le distanze dal collega di
Montecitorio: «Non sarà un Mura, o chiunque altro, a offuscare quello
che abbiamo costruito».

il documento

La Nuova conferma tutto: ecco la bozza dell'intervista con l'ok

Ecco il testo integrale dell'intervista inviata dall'ufficio stampa
del parlamentare Andrea Mura alla Nuova Sardegna. A questo testo era
seguita una cordiale conversazione telefonica di approfondimento tra
una cronista della Nuova e il deputato del M5s. L'intervista è stata
pubblicata il 23 luglio.

***Andrea, abbiamo visto le statistiche delle
presenze: è stato male? «Intanto, vorrei tranquillizzare tutti sul
fatto che godo di eccellente salute e sono solo affaticato per il
superlavoro.La mia giornata inizia alle 5 di mattina, quando mi
sveglio. Faccio colazione e mi precipito a preparare la barca per la
prossima regata.

Alle 10:00 sono in ufficio e mi occupo del lavoro da
deputato fino alle 13:00.Pranzo e alle 14:00 sono si nuovo in
barca.Alle 16:00 sono in ufficio e torno ad occuparmi del mio progetto
di legge e rispondere alle email.Sono in palestra dalle 19:00 alle 21:
poi ceno e stramazzo.Un giorno alla settimana sono a Roma, per la
commissione trasporti.Le statistiche prodotte non hanno a che vedere
con la verità delle mie presenze.

Ad esempio, un primo articolo
riportava solo una mia presenza .Ecco le presenze, prese direttamente
alla camera». Tutto questo lavoro ma un solo giorno su tre dedicato a
Roma?«Capisco, e arrivo dunque al nocciolo della questione: cosa sta
facendo il deputato Mura?Guardi, è molto semplice.Mi sono candidato
nel M5s, e lo rifarei, perché ero e sono convinto che per la nostra
nazione fosse indispensabile un cambiamento.

Un giorno apparve in una
locandina del Movimento la foto della mia barca, con scritto: la
Sardegna che noi vogliamo. Fui conquistato dal fatto che il mio
messaggio, il messaggio della mia Sardegna, fosse fatto proprio da un
movimento politico.Io e Vento di Sardegna siamo sempre stati degli
ambasciatori e lo saremo anche questa volta, importantissima, molto
probabilmente ultima.Userò la mia barca, davanti a 2.500.000
spettatori, davanti a 90.000.000 telecamere per trasmettere un
messaggio fondamentale: salvate gli oceani dalle microplastiche.

Sarà un evento mediatico importante, fondamentale, nel quale io porterò
come parlamentare il messaggio di associazioni il cui impegno va
valorizzato ed i cui scopi vanno promossi: questa è la cosa che farò.
Credo che il ruolo di parlamentare, oltre che quello di fare leggi,
sia quello dell'essere testimone e ambasciatore di Valori, ciascuno
nel suo settore.Per la prima volta, credo, uno sportivo ancora in
attività può essere testimonial della camera dei deputati su di un
tema che interessa tutti.

Sono certo che un parlamentare che manda un
messaggio a nome di tutti, non partitico, pulito, a salvaguardia del
futuro della umanità sia una cosa molto importante.Specie per la
nostra nazione, che ha bisogno di essere valorizzata».Partecipare a
questo evento, pare però inconciliabile con l'attività in parlamento.
Cosa ci risponde? «Le rispondo che non è vero, per nulla.I dati reali
sono diversi da quelli che appaiono sulla stampa. Io in parlamento ed
in commissione trasporti ci vado, eccome: le carte le ha viste.

Circa
la mia attività le posso dire che sto lavorando a una proposta di
legge che razionalizzerà e renderà più sicuro il diporto italiano,
togliendo tanti inutili orpelli e richiedendo cose utili,
indispensabili ed ora non considerate: cose come il pallone AMBU
dovranno sparire, EPIRB ed AIS dovranno avere ben altra considerazione
e magari diminuiranno le bandiere Belga ed Olandese che ormai sono il
50% nei nostri porti.Come detto, sono molto impegnato per la prossima
(forse ultima) regata della mia vita ma voglio presentare il mio
progetto di legge prima di partire».

Pur per questi nobilissimi motivi,
non è un messaggio negativo essere assenti alla camera? «La presenza
come Valore.Va bene, parliamone. Prendiamo un deputato presenzialista
assoluto e non faccio nomi. Sta alla Camera e non avendo altro da fare
(come succede a che non hanno molto da dire o non possono farlo) si
annoia.

Per passare il tempo si fa il selfie in aula (cosa
assolutamente proibita) e poi lo twitta. Prendiamo un deputato che va
-per ora non potendo farne a meno- alla camera un giorno dei lavori su
tre.Facciamo il nome: Andrea Mura.-Mai, vista la stragrande
maggioranza governativa, l'assenza ha in qualsiasi modo pesato
sull'andamento della camera.-In tre mesi ha messo quasi a punto il
progetto di una legge che i diportisti aspettano da almeno 15 anni:
infatti scappano tutti a far bandiera belga.

In commissione trasporti
faccio la mia parte, essendo punto di riferimento di molte
associazioni di settore nautico. -In questi mesi mi sono sempre mosso
per rappresentare tutti coloro che, rappresentando esigenze nel
settore nautico, hanno chiesto il mio intervento istituzionale.-La
situazione di tensione è comunque temporanea e dovuta alla esigenze di
una missione ad altissimo contenuto sociale.Lascio ai lettori capire
quali sono i Valori cui far riferimento. Per quel che mi riguarda,
dormo sonni tranquilli: la mia coscienza è a posto e appena tocco il
letto dormo come un bambino (del resto, lavoro per due)».

Roma
«Vade retro» Famiglia Cristiana contro Salvini

ROMA Una mano che si leva verso il volto di uno sconcertato ministro
degli Interni; sotto, il titolo: «Vade retro Salvini». È la copertina
di Famiglia Cristiana, oggi in edicola. «Niente di personale o
ideologico - precisa il settimanale dei Paolini -, si tratta di
Vangelo». Dopo l'ennesima tragedia di migranti morti in mare (le
vittime sono già 1.490 dal primo gennaio al 18 luglio), Famiglia
Cristiana fa il punto sull'impegno della Chiesa italiana.

Il giornale
apre l'inchiesta con le riflessioni della presidenza della Conferenza
episcopale italiana: «Non possiamo lasciare che inquietudini e paure
condizionino le nostre scelte, determinino le nostre risposte,
alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto».
Il ministro replica su Facebook: «Famiglia Cristiana mi accosta a
Satana!

Non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l'ultimo dei
buoni cristiani, ma non penso di meritare tanto. Sono confortato dal
fatto di ricevere quotidianamente il sostegno di tante donne e uomini
di Chiesa. Le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere, nella
misura del possibile, lo straniero» (Catechismo della Chiesa
Cattolica)».

MONSERRATO.
Volantinaggi e intimidazioni - Escrementi nella cassetta della posta
della segretaria del Pd
Per le lettere anti-Locci il partito rischia sanzioni: indaga la Municipale

Clima politico incandescente a Monserrato, dopo settimane di standby
apparente. A scatenare la polemica, stavolta, sono stati i volantini
distribuiti nei giorni scorsi dal circolo cittadino del Pd, per
informare i monserratini sulla situazione politica dopo quasi due mesi
dalla caduta della Giunta Locci.

Un volantinaggio, a detta di alcuni,
svolto al di fuori dei giorni consentiti dal regolamento comunale,
tanto da far scattare le indagini della Polizia municipale che
annuncia una possibile sanzione in caso siano state trasgredite le
regole. Non solo: alcuni di quei volantini sono stati imbucati due
giorni fa nella cassetta postale privata della stessa segretaria
cittadina del partito democratico, Pina Puddu, con tanto di feci di
animale.

LA DESTINATARIA «Non ho presentato denuncia alle forze dell'ordine
perché il gesto non mi spaventa», commenta Puddu: «Anche se dispiace
vivere in questo clima politico piuttosto antipatico. Vorremmo
tranquillizzare i nostri avversari politici: non arretreremo di un
millimetro nel far conoscere la verità: quali sono i nostri progetti,
e qual è stata l'attività amministrativa della Giunta Locci con
risultati scarsi e deludenti in ogni settore amministrativo».

La polemica sui volantini è esplosa alcuni giorni fa sui social. «Le
reazioni alla nostra lettera - continua la segretaria del Pd - sono
state sbalorditive, preoccupanti e incomprensibili. Alcuni esponenti
dell'ex maggioranza, invece che confrontarsi democraticamente, hanno
invitato i cittadini a buttare nel cestino i volantini.

Sui social è
stata annunciata un'indagine da parte della polizia municipale, e
nella cassetta delle lettere di casa mia sono stati recapitati dei
volantini con delle feci. Mi chiedo - aggiunge Puddu - se a Monserrato
è possibile ancora fare politica e avere un confronto democratico per
il bene della città. E se esiste un unico metro di giudizio sulla
propaganda politica cittadina».

IL REGOLAMENTO Nel frattempo sono in corso le indagini della Polizia
municipale per verificare se il volantinaggio del Pd è stato fatto
seguendo le regole. «La distribuzione di materiale informativo -
precisa il comandante Massimiliano Zurru - è soggetta alla disciplina
del regolamento di polizia urbana che prevede due giorni della
settimana, individuati con un'ordinanza dell'allora sindaco Sini: il
martedì e il mercoledì.

Nel resto della settimana il volantinaggio non
è consentito, con sanzioni amministrative pecuniarie per chi
trasgredisce. Cosa che è successa in passato con alcune agenzie
pubblicitarie, multate per aver distribuito volantini nei giorni non
autorizzati».

POLEMICA Il circolo del Pd ora rischia una sanzione che va dai 100 ai
500 euro. «Prima faremo le opportune verifiche per capire se è stato
rispettato il regolamento», annuncia Zurru. Ma la segretaria del
partito non ci sta: «Siamo certi di aver fatto tutto nel rispetto
delle regole e della Costituzione. Il nostro era un documento
politico, non certo pubblicitario. Se poi qualcuno ci vuole mettere il
bavaglio, lo dica».
Federica Lai

La Nuova

Regionarie dei 5 stelle i primi nomi dei 150 autocandidati

CAGLIARILo Staff politico del Movimento Cinque stelle s'è preso ancora
qualche giorno di tempo e forse solo fra una settimana pubblicherà i
nomi degli iscritti che si sono autocandidati per le elezioni
regionali del 2019. Il motivo del rinvio è presto detto: è ancora in
corso, all'interno della Piattaforma Rousseau, l'operazione di
setaccio sugli oltre 150 nomi che si sono presentati online.

Tra l'altro la selezione riguarda anche le altre due regioni in cui i
seggi saranno aperti nel 2019, Basilicata e Abruzzo. C'è comunque un
primo elenco ufficioso dei candidati nel collegio di Sassari. Sono
Roberto Cappuccinelli, primo dei non eletti al Senato, poi Desirè
Manca, Ivo Manca, Daniele Manca, Andrea Tirotto, Diana Sara e Tania
Diouf.Presidenti. Per ora c'è una sola certezza, l'autocandidatura del
coordinatore regionale Mario Puddu. È stato lui stesso a confermarlo:
«Mi sono presentato».

Al momento non ci sono altre indiscrezioni su
quelli che potrebbero i suoi avversari nella corsa alla guida del
Movimento all'inizio del 2019. Tempo fa s'era sparsa la voce che a
contendergli il ruolo di portabandiera sarebbe potuto essere l'ex
senatore Roberto Cotti. Ma chi non s'è potuto ricandidare a marzo - ad
escluderlo era stato lo Staff - avrebbe optato per un posto nella
lista dei consiglieri. Stando così le cose, alla fine quella di Puddu
potrebbe essere una corsa solitaria verso il voto online delle
Regionarie, le primarie del Movimento.

Consiglieri. Detto che l'elenco
è stato secretato dalla Piattaforma almeno per un'altra settimana, la
conferma sulle candidature poteva arrivare solo da chi martedì ha
cliccato sull'home page Rousseau il link in cui dichiarava di essere
disponibile. Così sono stati proprio i sette iscritti al Meetup di
Sassari a far sapere: «Ci siamo candidati».

Federico Marini
skype: federico1970ca






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