La
Nuova
Mura
tenta il dietrofront «M5s mi ha abbandonato»
Il
deputato-skipper si difende: «Io vittima delle fake news, rispetto
il
Parlamento» Poi ribadisce: «Ho sempre detto che avrei continuato con la mia attività
in mare»
di Alessandro Pirina
SASSARI
Sfiduciato da Di Maio, scaricato dai
deputati del suo gruppo, Andrea
Mura si sente abbandonato ma tenta
l'ultima carta per rimanere
all'interno del Movimento. E prova a
difendersi dichiarandosi vittima
di fake news e di dichiarazioni mai
rilasciate alla stampa. Insomma, a
tre giorni dall'intervista alla
Nuova che ha provocato una bufera
nazionale nei suoi confronti, e che
di fatto lo ha messo alla porta
del M5s, il parlamentare cerca di
smentire quanto dichiarato, e che
invece risulta dalla mail pubblicata
in questa pagina.
Un tentativo di
retromarcia mal riuscito, insomma.
Anche perché nello stesso
comunicato conferma che, una volta
eletto alla Camera, avrebbe
continuato a svolgere la sua
professione di velista. Accusa poi il
Movimento di averlo abbandonato, ma
nel contempo per chiarire la
vicenda chiede un confronto con i
vertici M5s. Vertici che però sulla
questione si sono già espressi.
«Non è che dovrebbe, doveva già
essersi dimesso», ha detto Luigi Di
Maio, il leader dei 5 stelle.
Insomma, il destino di Mura sembra
già segnato: nel M5s non c'è più
spazio per il deputato-testimonial.
Lui, però, non demorde. «Sono un
uomo di sport, velista
professionista, per questo mi è stato chiesto
di candidarmi con il Movimento -
scrive Mura -.
Ho sempre detto che
avrei continuato questa attività una
volta eletto perché credo sia un
modo per sensibilizzare l'opinione
pubblica sul tema della tutela del
mare. In Sardegna il M5s ha vinto
una campagna elettorale durissima
anche grazie al mio contributo con
circa 60mila voti». Insomma, il
parlamentare rivendica il suo
successo elettorale e conferma di non
avere mai pensato di chiudere per 5
anni con la vela, ma sostiene che
sul suo conto in questi giorni siano
circolate «varie fake news.
La notizia secondo cui avrei il 97%
di assenteismo è totalmente falsa e
infondata: la mia presenza fino al
19 luglio è pari al 59%, basta
vedere i dati ufficiali della
Camera». Peccato però che i dati
ufficiali, forniti da Openpolis,
vedano Mura assente al 96,36% delle
votazioni. Appena il 3,64 di
presenze, ma c'è anche chi fa peggio di
lui come l'ex ministra di Forza
Italia, Michela Vittoria Brambilla e
due deputati del M5s, Leonardo
Salvatore Penna e Iolanda Nanni.
«Non è vero nemmeno che sto
veleggiando - continua a difendersi Mura – perché la mia barca è ferma dal 30
settembre. Fra le altre cose ho lavorato
intensamente alla riforma della
navigazione da diporto che presenterò
a settembre. La stampa mi ha
attribuito delle affermazioni false da me
mai pronunciate. Non ho mai detto
che non volevo fare il parlamentare
ma il testimonial. Io ho grande
rispetto per l'attività del Parlamento
e non mi sognerei mai di dire cose
del genere».
Parole che invece
risultano dalla mail con
l'intervista pubblicata nell'articolo
accanto. Nel tentativo di difesa il
deputato però accusa anche il
Movimento che «a fronte di questa
tempesta mediatica violentissima mi
ha ingiustamente abbandonato in
mezzo al mare. Ma sono un navigatore
solitario degli oceani, abituato ad
affrontare con pazienza le
burrasche più dure».
Di qui la richiesta di un confronto
con i vertici
del M5s per chiarire la vicenda. Ma
le parole di Di Maio sembrano
quasi ultimative. Concetto ribadito
anche dalla deputata Emanuela
Corda, che su Facebook ha preso le
distanze dal collega di
Montecitorio: «Non sarà un Mura, o
chiunque altro, a offuscare quello
che abbiamo costruito».
il documento
La Nuova
conferma tutto: ecco la bozza dell'intervista con l'ok
Ecco il testo integrale
dell'intervista inviata dall'ufficio stampa
del parlamentare Andrea Mura alla
Nuova Sardegna. A questo testo era
seguita una cordiale conversazione
telefonica di approfondimento tra
una cronista della Nuova e il
deputato del M5s. L'intervista è stata
pubblicata il 23 luglio.
***Andrea, abbiamo visto le statistiche
delle
presenze: è stato male? «Intanto,
vorrei tranquillizzare tutti sul
fatto che godo di eccellente salute
e sono solo affaticato per il
superlavoro.La mia giornata inizia
alle 5 di mattina, quando mi
sveglio. Faccio colazione e mi
precipito a preparare la barca per la
prossima regata.
Alle 10:00 sono in ufficio e mi
occupo del lavoro da
deputato fino alle 13:00.Pranzo e
alle 14:00 sono si nuovo in
barca.Alle 16:00 sono in ufficio e
torno ad occuparmi del mio progetto
di legge e rispondere alle email.Sono
in palestra dalle 19:00 alle 21:
poi ceno e stramazzo.Un giorno alla
settimana sono a Roma, per la
commissione trasporti.Le statistiche
prodotte non hanno a che vedere
con la verità delle mie presenze.
Ad esempio, un primo articolo
riportava solo una mia presenza
.Ecco le presenze, prese direttamente
alla camera». Tutto questo lavoro ma
un solo giorno su tre dedicato a
Roma?«Capisco, e arrivo dunque al
nocciolo della questione: cosa sta
facendo il deputato Mura?Guardi, è
molto semplice.Mi sono candidato
nel M5s, e lo rifarei, perché ero e
sono convinto che per la nostra
nazione fosse indispensabile un
cambiamento.
Un giorno apparve in una
locandina del Movimento la foto
della mia barca, con scritto: la
Sardegna che noi vogliamo. Fui
conquistato dal fatto che il mio
messaggio, il messaggio della mia
Sardegna, fosse fatto proprio da un
movimento politico.Io e Vento di
Sardegna siamo sempre stati degli
ambasciatori e lo saremo anche
questa volta, importantissima, molto
probabilmente ultima.Userò la mia
barca, davanti a 2.500.000
spettatori, davanti a 90.000.000
telecamere per trasmettere un
messaggio fondamentale: salvate gli
oceani dalle microplastiche.
Sarà un evento mediatico importante,
fondamentale, nel quale io porterò
come parlamentare il messaggio di
associazioni il cui impegno va
valorizzato ed i cui scopi vanno
promossi: questa è la cosa che farò.
Credo che il ruolo di parlamentare,
oltre che quello di fare leggi,
sia quello dell'essere testimone e
ambasciatore di Valori, ciascuno
nel suo settore.Per la prima volta,
credo, uno sportivo ancora in
attività può essere testimonial
della camera dei deputati su di un
tema che interessa tutti.
Sono certo che un parlamentare che
manda un
messaggio a nome di tutti, non
partitico, pulito, a salvaguardia del
futuro della umanità sia una cosa
molto importante.Specie per la
nostra nazione, che ha bisogno di
essere valorizzata».Partecipare a
questo evento, pare però
inconciliabile con l'attività in parlamento.
Cosa ci risponde? «Le rispondo che
non è vero, per nulla.I dati reali
sono diversi da quelli che appaiono
sulla stampa. Io in parlamento ed
in commissione trasporti ci vado,
eccome: le carte le ha viste.
Circa
la mia attività le posso dire che
sto lavorando a una proposta di
legge che razionalizzerà e renderà
più sicuro il diporto italiano,
togliendo tanti inutili orpelli e
richiedendo cose utili,
indispensabili ed ora non
considerate: cose come il pallone AMBU
dovranno sparire, EPIRB ed AIS
dovranno avere ben altra considerazione
e magari diminuiranno le bandiere
Belga ed Olandese che ormai sono il
50% nei nostri porti.Come detto,
sono molto impegnato per la prossima
(forse ultima) regata della mia vita
ma voglio presentare il mio
progetto di legge prima di partire».
Pur per questi nobilissimi motivi,
non è un messaggio negativo essere
assenti alla camera? «La presenza
come Valore.Va bene, parliamone.
Prendiamo un deputato presenzialista
assoluto e non faccio nomi. Sta alla
Camera e non avendo altro da fare
(come succede a che non hanno molto
da dire o non possono farlo) si
annoia.
Per passare il tempo si fa il selfie
in aula (cosa
assolutamente proibita) e poi lo
twitta. Prendiamo un deputato che va
-per ora non potendo farne a meno-
alla camera un giorno dei lavori su
tre.Facciamo il nome: Andrea
Mura.-Mai, vista la stragrande
maggioranza governativa, l'assenza
ha in qualsiasi modo pesato
sull'andamento della camera.-In tre
mesi ha messo quasi a punto il
progetto di una legge che i
diportisti aspettano da almeno 15 anni:
infatti scappano tutti a far
bandiera belga.
In commissione trasporti
faccio la mia parte, essendo punto
di riferimento di molte
associazioni di settore nautico. -In
questi mesi mi sono sempre mosso
per rappresentare tutti coloro che,
rappresentando esigenze nel
settore nautico, hanno chiesto il
mio intervento istituzionale.-La
situazione di tensione è comunque
temporanea e dovuta alla esigenze di
una missione ad altissimo contenuto
sociale.Lascio ai lettori capire
quali sono i Valori cui far
riferimento. Per quel che mi riguarda,
dormo sonni tranquilli: la mia
coscienza è a posto e appena tocco il
letto dormo come un bambino (del
resto, lavoro per due)».
Roma
«Vade
retro» Famiglia Cristiana contro Salvini
ROMA Una mano che si leva verso il
volto di uno sconcertato ministro
degli Interni; sotto, il titolo:
«Vade retro Salvini». È la copertina
di Famiglia Cristiana, oggi in
edicola. «Niente di personale o
ideologico - precisa il settimanale
dei Paolini -, si tratta di
Vangelo». Dopo l'ennesima tragedia
di migranti morti in mare (le
vittime sono già 1.490 dal primo
gennaio al 18 luglio), Famiglia
Cristiana fa il punto sull'impegno
della Chiesa italiana.
Il giornale
apre l'inchiesta con le riflessioni
della presidenza della Conferenza
episcopale italiana: «Non possiamo
lasciare che inquietudini e paure
condizionino le nostre scelte,
determinino le nostre risposte,
alimentino un clima di diffidenza e
disprezzo, di rabbia e rifiuto».
Il ministro replica su Facebook:
«Famiglia Cristiana mi accosta a
Satana!
Non pretendo di dare lezioni a
nessuno, sono l'ultimo dei
buoni cristiani, ma non penso di
meritare tanto. Sono confortato dal
fatto di ricevere quotidianamente il
sostegno di tante donne e uomini
di Chiesa. Le nazioni più ricche
sono tenute ad accogliere, nella
misura del possibile, lo straniero»
(Catechismo della Chiesa
Cattolica)».
MONSERRATO.
Volantinaggi
e intimidazioni - Escrementi nella cassetta della posta
della
segretaria del Pd
Per le
lettere anti-Locci il partito rischia sanzioni: indaga la Municipale
Clima politico incandescente a
Monserrato, dopo settimane di standby
apparente. A scatenare la polemica,
stavolta, sono stati i volantini
distribuiti nei giorni scorsi dal
circolo cittadino del Pd, per
informare i monserratini sulla
situazione politica dopo quasi due mesi
dalla caduta della Giunta Locci.
Un volantinaggio, a detta di alcuni,
svolto al di fuori dei giorni
consentiti dal regolamento comunale,
tanto da far scattare le indagini
della Polizia municipale che
annuncia una possibile sanzione in
caso siano state trasgredite le
regole. Non solo: alcuni di quei
volantini sono stati imbucati due
giorni fa nella cassetta postale
privata della stessa segretaria
cittadina del partito democratico,
Pina Puddu, con tanto di feci di
animale.
LA DESTINATARIA «Non ho presentato
denuncia alle forze dell'ordine
perché il gesto non mi spaventa»,
commenta Puddu: «Anche se dispiace
vivere in questo clima politico
piuttosto antipatico. Vorremmo
tranquillizzare i nostri avversari
politici: non arretreremo di un
millimetro nel far conoscere la
verità: quali sono i nostri progetti,
e qual è stata l'attività
amministrativa della Giunta Locci con
risultati scarsi e deludenti in ogni
settore amministrativo».
La polemica sui volantini è esplosa
alcuni giorni fa sui social. «Le
reazioni alla nostra lettera -
continua la segretaria del Pd - sono
state sbalorditive, preoccupanti e
incomprensibili. Alcuni esponenti
dell'ex maggioranza, invece che
confrontarsi democraticamente, hanno
invitato i cittadini a buttare nel
cestino i volantini.
Sui social è
stata annunciata un'indagine da
parte della polizia municipale, e
nella cassetta delle lettere di casa
mia sono stati recapitati dei
volantini con delle feci. Mi chiedo
- aggiunge Puddu - se a Monserrato
è possibile ancora fare politica e
avere un confronto democratico per
il bene della città. E se esiste un
unico metro di giudizio sulla
propaganda politica cittadina».
IL REGOLAMENTO Nel frattempo sono in
corso le indagini della Polizia
municipale per verificare se il
volantinaggio del Pd è stato fatto
seguendo le regole. «La
distribuzione di materiale informativo -
precisa il comandante Massimiliano
Zurru - è soggetta alla disciplina
del regolamento di polizia urbana
che prevede due giorni della
settimana, individuati con
un'ordinanza dell'allora sindaco Sini: il
martedì e il mercoledì.
Nel resto della settimana il
volantinaggio non
è consentito, con sanzioni
amministrative pecuniarie per chi
trasgredisce. Cosa che è successa in
passato con alcune agenzie
pubblicitarie, multate per aver
distribuito volantini nei giorni non
autorizzati».
POLEMICA Il circolo del Pd ora
rischia una sanzione che va dai 100 ai
500 euro. «Prima faremo le opportune
verifiche per capire se è stato
rispettato il regolamento», annuncia
Zurru. Ma la segretaria del
partito non ci sta: «Siamo certi di
aver fatto tutto nel rispetto
delle regole e della Costituzione.
Il nostro era un documento
politico, non certo pubblicitario.
Se poi qualcuno ci vuole mettere il
bavaglio, lo dica».
Federica Lai
La
Nuova
Regionarie
dei 5 stelle i primi nomi dei 150 autocandidati
CAGLIARILo Staff politico del
Movimento Cinque stelle s'è preso ancora
qualche giorno di tempo e forse solo
fra una settimana pubblicherà i
nomi degli iscritti che si sono
autocandidati per le elezioni
regionali del 2019. Il motivo del
rinvio è presto detto: è ancora in
corso, all'interno della Piattaforma
Rousseau, l'operazione di
setaccio sugli oltre 150 nomi che si
sono presentati online.
Tra l'altro la selezione riguarda
anche le altre due regioni in cui i
seggi saranno aperti nel 2019,
Basilicata e Abruzzo. C'è comunque un
primo elenco ufficioso dei candidati
nel collegio di Sassari. Sono
Roberto Cappuccinelli, primo dei non
eletti al Senato, poi Desirè
Manca, Ivo Manca, Daniele Manca,
Andrea Tirotto, Diana Sara e Tania
Diouf.Presidenti. Per ora c'è una
sola certezza, l'autocandidatura del
coordinatore regionale Mario Puddu.
È stato lui stesso a confermarlo:
«Mi sono presentato».
Al momento non ci sono altre
indiscrezioni su
quelli che potrebbero i suoi
avversari nella corsa alla guida del
Movimento all'inizio del 2019. Tempo
fa s'era sparsa la voce che a
contendergli il ruolo di portabandiera
sarebbe potuto essere l'ex
senatore Roberto Cotti. Ma chi non
s'è potuto ricandidare a marzo - ad
escluderlo era stato lo Staff -
avrebbe optato per un posto nella
lista dei consiglieri. Stando così
le cose, alla fine quella di Puddu
potrebbe essere una corsa solitaria
verso il voto online delle
Regionarie, le primarie del
Movimento.
Consiglieri. Detto che l'elenco
è stato secretato dalla Piattaforma
almeno per un'altra settimana, la
conferma sulle candidature poteva
arrivare solo da chi martedì ha
cliccato sull'home page Rousseau il
link in cui dichiarava di essere
disponibile. Così sono stati proprio
i sette iscritti al Meetup di
Sassari a far sapere: «Ci siamo
candidati».
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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