Ieri sera tardi ho assistito all'incubo di tutti i
passeggeri dell'aria: vedere il proprio volo cancellato. Per la precisione un ........ Cagliari-Napoli delle 21.25. Famiglie in vacanza, tanti che dicevano
che oggi sarebbero dovuti essere in ufficio, una famiglia straniera che doveva
farsi due giorni a Napoli per poi tornare nella propria città nell'altro capo
del mondo, una mamma ed un papà con bimba di 2/3 anni e un'altra di appena 1 o
2 mesi, anziani, senza smartphone e tecnologia al seguito (capirtetela
rilevanza).
Nell'epoca delle app, di internet, delle informazioni
internconnesse e a disposizione di tutti... le info della compagnia erano
divulgate via sms o email: "ci dispiace, il suo volo è in ritardo e poi
cancellato perché... c'è stato maltempo a Napoli e un volo è stato dirottato a
Bari e quindi si sono accumulati ritardi." Questo lo si sapeva solo
collegandosi alla pagina web dello stato del volo sul sito .......: al banco e
in biglietteria non c'era personale, nessun annuncio, nessun invito ai passeggeri
a radunarsi in un punto per ricevere informazioni e assistenza.
Naturalmente a Capodichino i voli atterravano e decollavano
regolarmente per tutta la giornata (lo si vedeva sulle partenze e arrivi in
tempo reale e sui siti di tracciamento radar dei velivoli): gli unici voli
cancellati erano quelli da e per Napoli di ......., da tante destinazioni.
Veniamo all'assistenza ai passeggeri, che tutti sappiamo
essere necessaria, diritto fondamentale di ciascun viaggiatore, obbligo della
compagnia. Nessun annuncio agli altoparlanti, nessun assistente di volo, banchi
check-in e biglietteria deserti.
Passeggeri che smanettavano sugli smartphome
per comprendere il significato delle email e sms generici inviati dai sistemi
automatici della compagnia. Voci non verificate che si rincorrevano sulla
possibilità di stare in albergo a spese della compagnia oppure con oneri da
anticipare a proprio carico, voli successivi tutti pieni.
Alla fine è stata intercettata un'assistente che ritirava i
propri effetti personali dal banco e ha dato informazioni quali: - se volete
andare in hotel a spese della compagnia dovete chiederlo dall'app .......... (un'anziano giustamente ha chiesto come faceva chi non ha l'app o non la sa
usare "BOH, L'UNICO MODO E' L'APP, SENNÒ PAGATE L'ALBERGO E POI LA
COMPAGNIA VI RIMBORSA TRAMITE CUSTOMER CARE"); - per andare in Hotel
prendete un taxi sempre e comunque con spese da anticipare, la compagnia non ha
organizzato nulla, ne lo farà; - potete scegliere un volo successivo ....... (sempre e solo dall'app, chi non la ha si arrangi con mezzi propri)... ma il
primo utile è il 24 agosto ed è già pieno; - chi non prenota un volo ......., poi chiede il
rimborso.
Alessandra non ha certo problemi di alloggio, io vivo a
Cagliari. Ho la macchina, vivo in centro città, 10 minuti dall'aeroporto. Non
era certo un problema stare insieme una sera in più, prenotare un volo con
scalo stamattina presto, partire all'alba con poche ore di sonno, che si
recuperano nel pomeriggio o la notte dopo.
La abbiamo presa a ridere. Siamo
entrambi avvocati, sappiamo come si chiede il rimborso, sappiamo che indennizzo
spetta in caso di cancellazione, sappiamo come si fa il reclamo, sappiamo
precostituirci le prove, sappiamo come si rompono le corna ad una compagnia
aerea che tarda a dare i rimborsi e indennizzi che spettano. Sappiamo anche
come gli si fa causa, sappiamo portarla fino alla Cassazione.
Però quella mamma che allattava la piccolina di 2 mesi non
lo sapeva. Ne le interessava. Le sue priorità erano far smettere di piangere la
bimba affamata, e che nei momenti di distrazione la sorellina di 3 anni non si
mettesse il tappo della bottiglietta in bocca, rischiando di soffocare. Non
interessava neanche a suo marito, preoccupato per i bambini e per il suo
rientro di oggi a lavoro: come mi organizzo? Chi avviso a quest'ora? Non voglio
nemmeno pensare a che cazzo di casino avrei tirato su se fossi stato quel
padre.
Non avrei voluto indennizzi o rimborsi di merda, ma
assistenza, informazioni e tornare a casa. O sapere dove avrebbe dormito la mia
famiglia quella notte. Può capitare che i voli vengano ritardati o cancellati,
per motivi più o meno imputabili alla compagnia. Quello che non deve capitare è
lasciare i passeggeri allo sbando. Imbecilli. Vi meritate di andare a fare
autostop in mezzo al fango, vergognatevi.
PS: addenda al post. Non c'è stato nessuno tra i passeggeri
che ha alzato la voce, che ha avuto una reazione di stizza, di rabbia, nemmeno
uno. Tutti quanti composti ed educati a capire con rassegnazione l'esito della
disavventura. Nemmeno uno che abbia pensato di abbandonare gli abiti
dell'essere civile ed educato.
P.L.S.
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