La
Nuova Sardegna
Sanna:
bocciati i miei spot Solinas: io non ho deciso La campagna per il centrodestra
del re dei pubblicitari non piace al Psd'Az
di Luca Rojch
SASSARI
Charlie Chaplin nel 1915 partecipò
in incognito a un concorso in cui cercavano un sosia di sé stesso. Arrivò
terzo. Albert Einstein nel 1895 venne bocciato in matematica. E forse anche il
re della comunicazione, Gavino Sanna, rischia di vedere bocciati i suoi spot. Lui
racconta di essersi visto respingere la sua campagna pubblicitaria a favore del
candidato del centrodestra Christian Solinas, perché «troppo semplice, banale e
copiata da quella del Quinto Moro». Ma il presidente del Psd'Az Antonio Moro
ridimensiona il caso.
«Christian
non ha bocciato nulla, spetta a lui l'ultima decisione e tra qualche giorno
deciderà cosa fare». A raccontare la fine di un amore professionale è il guru
del marketing, l'uomo che negli Usa ha vinto tutti i premi possibili: 7 Oscar
della pubblicità, 7 Leoni d'oro a Cannes.
In Italia ha inventato la pubblicità.
Le sue campagne per la Barilla, la
Fiat, la Coca Cola e la creazione del personaggio Giovanni Rana sono solo
alcuni dei suoi successi internazionali. Ma non nasconde il suo rammarico. «Beh
non posso negare di essere rimasto sorpreso - racconta Sanna -. Sono stato
cercato da Solinas. Ho parlato con lui al telefono e dopo le prime titubanze mi
sono convinto ad accettare. Lui mi ha ringraziato e mi ha raccontato la sua
idea della Sardegna».
Sanna è
un vincente. Di sicuro da un punto di vista delle campagne elettorale. Nel 2004 ha
curato la campagna elettorale alle Regionali per Renato Soru. Lo slogan era
"Meglio Soru". Poi per Ugo Cappellacci "La Sardegna torna a
sorridere". In mezzo la campagna per le politiche per Silvio Berlusconi
contro Romano Prodi. Ma poi in un'intervista Sanna disse: «Per queste tre
esperienze ho chiesto scusa a tutti i sardi, per avere portato al governo
queste persone».
Solinas ci
pensa, almeno nella versione ufficiale che dà il partito, e forse è sicuro di
farcela da solo anche senza il re della pubblicità. Sanna spiega anche perché
ha accettato di fare la campagna per Solinas. «Devo ammettere che ho un debole
per il Partito sardo d'Azione - spiega -. Ero molto amico di Mario Melis. Un
rapporto che si è rafforzato quando è venuto a Milano a trovarmi. Mi ha
regalato un fermaglio dei Quattro Mori e mi ha detto che era il più antico che possedeva
il partito. Da allora ho voluto bene ai quattro mori e al Psd'Az. Sono amico da
tempo di Giacomo Sanna e Antonio Moro».
Sanna non riesce a nascondere
l'amarezza. «Ci siamo incontrati ad Alghero in un ristorante. Abbiamo fatto
anche una foto insieme. Gli ho detto di venire a Milano. Avevo deciso di fare
questa cosa per me e per la Sardegna. Gli avevo fatto anche uno sconto per il
prezzo. Ho iniziato a lavorare con entusiasmo. Ho messo giù 27 annunci. Ero
felicissimo.
Ho telefonato e gli ho detto:
"Vi mando il lavoro, fatemi sapere". Dopo qualche giorno sono stato
contattato dai vertici del Psd'Az e mi hanno detto che la segreteria aveva
bocciato la campagna. E che volevano parlare con me per fare un esame del
lavoro. Ho pensato che fosse una cosa da pazzi. Sono rimasto allibito».Sanna
entra nei dettagli. «Mi hanno detto che la campagna era debole e semplice».
E la butta sull'ironia. «Cosa posso
dire, andrò a lezione di comunicazione». Poi ritorna serio. «Mi hanno detto che
la campagna somiglia a quella fatta per il Quinto Moro nel 2013. Ma non è
così». Il presidente del Psd'Az, Antonio Moro, replica con qualche imbarazzo, anche
perché legato da una forte amicizia proprio con Sanna.
«Il Psd'Az non ha bocciato l'idea di campagna
posta da Gavino Sanna. Prova ne sia che non è al momento ancora uscita la
campagna pubblicitaria di comunicazione di Christian Solinas al quale spetta
l'ultima parola. Nelle prossime ore il candidato governatore deciderà quale
campagna pubblicitaria sia adatta al messaggio e all'immagine che vogliamo dare
alla Sardegna».
Articolo tratto da la Nuova Sardegna del 06 Febbraio 2019
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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