Ogni 25 Aprile, sopratutto nel suo approssimarsi, si parla
di quanto accadde in piazzale Loreto, ed in tanti tendono a prendere le
distanze. Fermo restando che ognuno può leggere e fidarsi delle ricostruzioni
che considera più attendibili, dovrebbe comunque sapere che alcuni elementi
sono incontestabili. Mussolini, la Petacci, Bombacci etc... non furono appesi per il
collo, semplicemente perché la loro teste si stavano già staccando, in seguito alle
violenze ed al vituperio che la popolazione fece sui cadaveri, in particolare
sulle loro teste. Non ci fu l'idea
di appendere l'ex dittatore per i piedi, solo per sfizio ed umiliarlo
ulteriormente. La necessità di mostrarli era d'obbligo, si doveva esibire il
cadavere di Mussolini, affinché i fascisti (i pochi stranamente rimasti)
sapessero che il loro leader era morto: non c'è dittatura che finisca senza la
morte del dittatore.
Perché Piazzale Loreto. Il corpo di Mussolini fu
portato a Piazzale Loreto perché in quella stessa piazza, dieci mesi prima,
erano stati trucidati quindici partigiani dalla brigata Ettore Muti. I loro corpi furono lasciati sotto
il sole per tutta la mattina del 10 Agosto 1944 per essere portati via solo
alla sera, interamente ricoperti di mosche. I Nazisti obbligavano i civili a
passare per lo stesso piazzale, affinché potessero vedere i corpi e questi
servissero da monito (di questo ci rimane la terribile testimonianza del poeta
Loi). Per altro la fucilazione fu preceduta da umiliazioni di ogni genere,
e questo fatto causò non tanto la paura dei milanesi, quanto l’odio verso i
nazisti e di conseguenza i fascisti (la Brigata Ettore Muti, di fatto, agiva su
ordine delle SS)
Di questo, nessuno parla.
Inoltre, talvolta leggo il seguente paradosso: si considera
un fatto, o talvolta un'immagine, la si decontestualizza da anni ed anni di crimini
e da tutto il resto, e ci si rappresenta una dinamica da pura follia collettiva,
de tutto priva di qualsiasi ragione. Ad ogni fatto x, corrisponde una reazione
y, se non altro Mussolini ha avuto il beneficio di essere fucilato, e non
torturato per ore come avveniva a pochi chilometri, nel comando di Via Abruzzi.
Detto questo, non si può
giudicare quanto avvenuto in Piazzale Loreto, come atto compiuto dai partigiani. Questa resta la critica più
sconcertante che talvolta ascolto anche nei programmi televisivi. Non esiste nessun
ordine o direttiva del CLN in tal senso, il vilipendio dei cadaveri è stata una
reazione di un popolo infuriato. Basta pensare a quanti linciaggi avvennero
nelle fasi antecedenti o postume alla liberazione, ma
la giustizia privata non era legata a motivi politici, bensì a ragioni
strettamente individualistiche e personali. Questa è una costante delle guerre civili, ma coloro che
cercano di adombrare la Resistenza imputandogli fatti anche sconcertanti,
devono rifarsi solo agli ordini scritti e a quanto storicamente documentabile...
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