lunedì 27 maggio 2019

Una nuova sconfitta. Da dove ripartire? Di Elisabetta Piccolotti



È andata molto male. E temo oggi possa andare anche peggio. Il paese è in mano a degli estremisti di destra che fanno comizi con il rosario in mano. Vedremo che ne sarà delle nostre città, ma credo che la maggior parte di esse non farà una fine molto diversa. Il Pd prende i suoi voti, ma non recupera gli elettori del 5 stelle che si travasano per una buona parte nella Lega. Non c’è più un campo di soggetti che alleandosi possa costruire una proposta che appaia come competitiva, a meno di non considerare i 5 Stelle uno di questi, con tutte le implicazioni del caso.

A sinistra del Pd c’è il dato peggiore di sempre. L’onda verde sposta anch’essa percentuali molto molto piccole. Ci sarebbe da fare una lunga lunga analisi, sugli errori e sui dati che si sono sedimentati nel corso dell’ultimo decennio. La faremo nelle prossime ore. Intanto dico solo che spero arrivi una nuova generazione che abbia la passione di costruire un pensiero critico sul presente e farlo vivere politicamente.

L’idea che in Italia il massimo della sinistra sia rappresentata dal discorso sulla crescita e la tenuta dei conti pubblici mi atterrisce, l’idea che l’Italia sia l’unico grande paese europeo in cui da più di un decennio non c’è una sinistra in grado di crescere mi appare il dato più difficile da accettare, ma è così e sarà di certo anche colpa mia se a questo siamo arrivati.

Non so bene cosa bisogna fare, tranne che mi pare non tocchi a me farlo. Sarò felice di continuare a contribuire con il mio attivismo, come ho fatto in questa campagna elettorale. Come hanno fatto in tanti con generosità e grandissima passione politica. Perché da qualche parte c’è sempre un punto in cui qualcosa ricomincia. Spero che tutti insieme riusciremo a trovarlo prima o poi.

Di Elisabetta Piccolotti

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