È andata molto male. E
temo oggi possa andare anche peggio. Il paese è in mano a degli estremisti di
destra che fanno comizi con il rosario in mano. Vedremo che ne sarà delle nostre città, ma credo
che la maggior parte di esse non farà una fine molto diversa. Il Pd prende i
suoi voti, ma non recupera gli elettori del 5 stelle che si travasano per una
buona parte nella Lega. Non
c’è più un campo di soggetti che alleandosi possa costruire una proposta che
appaia come competitiva, a meno di non
considerare i 5 Stelle uno di questi, con tutte le implicazioni del caso.
A sinistra del Pd c’è il
dato peggiore di sempre. L’onda verde sposta anch’essa percentuali molto molto
piccole. Ci sarebbe da fare una
lunga lunga analisi, sugli errori e sui dati che si sono sedimentati nel corso
dell’ultimo decennio. La faremo nelle prossime ore. Intanto dico solo che spero
arrivi una nuova generazione che abbia la passione di costruire un pensiero
critico sul presente e farlo vivere politicamente.
L’idea che in Italia il
massimo della sinistra sia rappresentata dal discorso sulla crescita e la
tenuta dei conti pubblici mi atterrisce, l’idea che l’Italia sia l’unico grande paese europeo in cui
da più di un decennio non c’è una sinistra in grado di crescere mi appare il
dato più difficile da accettare, ma è così e sarà di certo anche colpa mia se a
questo siamo arrivati.
Non so bene cosa bisogna fare, tranne che mi pare non tocchi
a me farlo. Sarò felice di continuare a contribuire con il mio attivismo, come
ho fatto in questa campagna elettorale. Come hanno fatto in tanti con
generosità e grandissima passione politica. Perché da qualche parte
c’è sempre un punto in cui qualcosa ricomincia. Spero che tutti insieme
riusciremo a trovarlo prima o poi.
Di
Elisabetta Piccolotti
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