Non c'è solo la povertà economica in
Sardegna. Ci sono le altre, demografica ed educativa,
che in prospettiva futura mettono in pericolo la tenuta stessa della comunità. La prima (calcolata con l'indicatore della povertà relativa, la possibilità delle persone di accedere a beni o servizi) è in aumento, colpisce un sardo su 5 e in percentuale è il doppio della media nazionale. Quella demografica è una tendenza che si sta rafforzando, con il saldo naturale nascite-morti costantemente negativo da nove anni. E ancora: dal 2007, anno pre-crisi, c'è stato un deficit di 26mila abitanti.
Scuola La
povertà educativa emerge con chiarezza da un paio di dati. In Sardegna c'è il
numero più basso in Italia di alunni ammessi alla Maturità. E nel 2018 si è registrata
l'incidenza maggiore (il 23%) di giovani senza titoli
scolastici, senza qualifiche professionali e fuori da attività di
formazione: sono i cosiddetti Neet. Un quadro preoccupante emerso dal
Report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna della Caritas,
presentato a Sassari dal delegato della Conferenza Episcopale sarda
per il Servizio della carità, il vescovo di Iglesias Giovanni Paolo
Zedda, dall'arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba, dal
delegato regionale della Caritas Raffaele Callia e dalla referente per la
Comunicazione Maria Chiara Cugusi.
I numeri L'occasione, la Terza Giornata
mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco. Nel 2018 il numero di bisognosi che si è rivolto ai Centri d'ascolto delle
Caritas, dieci come le diocesi sarde, è aumentato dell'11,7% rispetto all'anno
precedente. Sono quasi 8000 persone, per il 66% italiane. L'età media
è di 45 anni, in maggioranza uomini, senza lavoro nel 67% dei
casi. Ma sono il 18% coloro che pur avendo un reddito o una pensione
minima non riescono a sostenere a vivere autonomamente.
Altro
dato significativo: l'81% di chi chiede aiuto ha un titolo di studio basso. «La Caritas offre ascolto e
riconosce i bisogni - è stato detto - oltre a un
pasto quotidiano mette a disposizione piccoli aiuti economici
attraverso il microcredito, perché occorre incentivare
la fiducia e l'iniziativa». Alla Regione «che ci è vicina» è stato
chiesto di salvaguardare il Reddito di Inclusione e istituire
finalmente l'Osservatorio delle Povertà. Tra i primi a commentare il
Report, la Cisl. «I dati sono impietosi – è scritto in un comunicato, è
il lavoro la vera emergenza. Venerdì saremo in piazza a Cagliari
per chiedere lo sblocco dei cantieri e l'avvio delle opere
finanziate».
Franco Ferrandu
L’Unione
Sarda, articolo del 12.11.2019
-----------------
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento