In Unione Sovietica nel 1917 è costituita la CHEKA. Antenata del
KGB, è la prima polizia politica segreta ed organizzata voluta da Lenin per
combattere i nemici del nuovo regime bolscevico. In pochissimo tempo, grazie a infiltrazioni e
operazioni di spionaggio, la CHEKA riesce a neutralizzare gruppi
controrivoluzionari ricorrendo anche a esecuzioni sommarie. Viene sciolta nel
1922. L'emblema della Cheka era uno scudo sormontato da una spada: lo scudo per
proteggere la rivoluzione, la spada per colpire i suoi nemici. Nel 1954 fu
adottato dal neonato KGB.
Una delle prime vittime
moscovite del "terrore rosso" fu il famoso clown "Bim
Bom", nel cui repertorio
figuravano alcune battute sui comunisti. Durante una sua esibizione, un gruppo
di agenti della Cheka si diresse verso di lui ed il pubblico pensò di assistere
a parte dello spettacolo, ma fu preso dal panico nel vedere Bim Bom fuggire
dalla pista inseguito dai colpi delle armi da fuoco. Il primo grande successo
degli uomini di Dzerzinskij (il primo direttore
della Ceka) fu conseguito contro l'Unione per la
lotta ai bolscevichi, all'interno della quale un agente provocatore Cekista
riuscì a introdursi presentandosi come ex ufficiale zarista. L'intera
organizzazione degli Ufficiali Bianchi fu smascherata e i circa quattromila
elementi che ne facevano parte vennero uccisi.
Con l'ascesa di Stalin al potere, la Cheka assunse un ruolo ancora
più importante, se non addirittura prevalente, all'interno dell'URSS. Corpi speciali del Cheka erano le
Truppe per la Difesa Interna della Repubblica sotto il comando diretto del
dittatore. Nel 1922, Stalin sostituì il Cheka con il Comitato Direttivo Statale
(GPU), il cui scopo era organizzare
la repressione nei confronti del popolo. Un anno dopo, il dittatore trasformò
il GPU in OGPU (Amministrazione
Statale Pubblica Unificata) i cui compiti riguardavano anche
l'implementazione dell'agricoltura collettiva e la deportazione dei ricchi
contadini (kulaks), nonché organizzare i Gulag.
Nel 1934, Stalin si spinse ancora oltre, rendendo il GPU non più
alle dipendenze del partito, ma unicamente sotto il suo controllo. Nacque così il
Commissariato Popolare per gli Affari Interni (NKVD), trasformandolo nello strumento più
efficace per sopprimere ogni forma di ribellione e fare piazza pulita dei suoi
avversari. In questo clima, la polizia segreta divenne l'istituzione più
potente dell'era stalinista. Solo negli anni '37 e '38, furono
condannate a morte molti ufficiali di partito e membri degli stessi servizi
segreti. Sorte sarebbe toccata
anche ai primi due capi del NKVD, Genrikh Yagoda e Nikolai Yezhov.
Nel 1941, la sicurezza
dell'URSS fu affidata al NKGB (Commissione del popolo
per la sicurezza dello Stato). Sia il NKVD che il NKGB divennero ministeri, il
primo quello degli Interni (MVD) il secondo il Ministero della Sicurezza
Statale (MGB) entrambi supervisionati da Lavrenty Beria, a capo dei servizi segreti dal 1938
al 1953.
Dalla sua creazione al 1953, il MGB mandò 2 milioni e 750.000
cittadini sovietici nei Gulag e ordinò l'esilio all'interno del paese per altri
due milioni di persone. Sul fronte
internazionale, invece, i documenti resi pubblici negli ultimi anni hanno
svelato che, fino al 1945, il MGB era riuscito a piazzare cinque agenti nel
programma nucleare americano e almeno 300 uomini a Washington.
La morte di Stalin portò una profonda trasformazione anche nello
spionaggio sovietico. Il suo successore,
Nikita Kruscev, dopo aver condannato in un famoso discorso pubblico le atrocità
del regime stalinista, decise di riformare anche il MGB, ormai assorbito dal
MVD. Beria fu deposto e giustiziato, così come molti degli ufficiali a
lui fedeli. Il Ministero degli
Interni (MVD) fu smantellato e abolito nel 1960, sostituito dal KGB. I
funzionari dell'odierno FSB (il servizio che ha sostituito il KGB nel 1991)
continuano tuttora a percepire lo stipendio il 20 di ogni mese, "giorno
dei Cekisti", per commemorare la data di fondazione
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