Si è svolta ieri a Roma la più grande
manifestazione del più grande partito della sinistra europea. La più grande
Piazza del Popolo italiana ieri era davvero gremita all’inverosimile. Notevole
è stata la presenza delle delegazioni estere, in rappresentanza degli affiliati
partiti della nazione, del continente europeo.
Più limitata, invece, ma non meno
importante, la testimonianza che è stata portata da esponenti di Movimenti di
Liberazione Nazionale e dei residuali gruppi rivoluzionari dell’America latina.
I compagni della Repubblica Popolare Cinese erano rappresentati dai presidenti
dell’Inter e del Milan e dai rispettivi gagliardetti.
Il mondo del lavoro, ed in particolare dei
lavoratori della Fiat, ha partecipato con un video-messaggio, inviato
dall’esilio da Sergio Marchionne. Sempre dall’esilio, Davide Serra, a nome dei risparmiatori,
non ha fatto mancare il suo appoggio, con l’invio di una busta. La ministra
etrusca della Pubblicità ha tenuto banco ( vizio di famiglia) distribuendo non
banconote, ma baci e dispensando sorrisi e abbracci a tutti.
Presenti in carne ed ossa erano, invece,
molti ministri, dirigenti di partito, parlamentari e amministratori locali. Tanti
altri avrebbero partecipato, se solo avessero ottenuto il permesso dalle
guardie carcerarie o dal giudice di sorveglianza. Grande rammarico si è diffuso
nella piazza, quando si è appreso che i treni speciali, carichi di operai e di
minatori emigrati italiani, erano stati bloccati alla frontiera della
Germania.. Un dispetto della signora Merkel? Chissà…
Grande soddisfazione, invece, è stata
espressa per la presenza dei rappresentanti di categoria, dai
commercianti agli artigiani. Sistemati a poche decine di metri dal palco, in
un’apposita loggia coperta (non si sa mai, in caso di pioggia…) era presente
una nutrita (molto nutrita…addirittura sazia)
rappresentanza dei Muratori o, come li chiamano qui, dei maçons…
Infine, a rappresentare nessuno era
presente Gianni Cuperlo. Cosa ci faceva? Niente! Ma non aveva altro da fare e
ne ha approfittato per farsi un selfie con la Boschi. Selfie che andrà ad
arricchire la bacheca dei suoi grandi successi, e delle nostre immeritate,
dolorose e sconsolate disillusioni.
S. A.
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