Sabato dalle
ore 20:00 alle ore 23:00
Cineteca sarda –
Società Umanitaria.
Viale Trieste
118 – 126, Cagliari.
Terzo appuntamento della rassegna di sonorizzazioni cinematografiche
'UTOPIE'. - INGRESSO LIBERO
I Diverting duo sonorizzano "Zerkalo" del regista Russo Andrej Arsen'evič Tarkovskij.
Lo Specchio è la storia delle generazioni che si succedono nel corso tempo, ed è storia personale che si riflette nella storia di un popolo e di una civiltà; la storia di un processo di difficile identificazione e di un “complesso materno”, che caratterizza la storia personale del regista e la storia collettiva di un popolo, a cui il destino ha conferito una funzione messianica.
I Diverting duo sonorizzano "Zerkalo" del regista Russo Andrej Arsen'evič Tarkovskij.
Lo Specchio è la storia delle generazioni che si succedono nel corso tempo, ed è storia personale che si riflette nella storia di un popolo e di una civiltà; la storia di un processo di difficile identificazione e di un “complesso materno”, che caratterizza la storia personale del regista e la storia collettiva di un popolo, a cui il destino ha conferito una funzione messianica.
Durante un periodo di malattia del regista, caratterizzato da momenti di intensa riflessione sul proprio passato, questi vede le proprie vicende esistenziali proiettarsi nel vissuto del figlio, che è come lui costretto a subire le conseguenze della separazione dei genitori e di un’educazione fortemente condizionata dalla componente femminile materna. Al ricordo delle due donne che hanno condizionato la sua vita, la madre e la moglie, da lui giudicate caratterialmente simili, il regista sovrappone le impressioni che gli vengono suscitate dal ritratto di Ginevra Benci eseguito da Leonardo:
“ E’ impossibile esprimere – scrive Tarkovskij – la sensazione finale che questo ritratto produce su di noi. E’ persino impossibile dire con sicurezza se questa donna ci piace o non ci piace, se è simpatica o sgradevole. Ella ci attira e ci ripugna. In lei c’è qualcosa di inesprimibilmente bello e, nello stesso tempo, di ripugnante, di diabolico. Ma di diabolico tutt’altro che nel senso attraente del romanticismo. Semplicemente qualcosa che è al di là del bene e del male. Si tratta di un fascino col segno negativo: in lei c’è quasi un che di degenere e … di stupendo” ((Scolpire il tempo, trad. it. II ed. Milano 1995, p. 100).
Tarkovskij si abbandona per questa via ai ricordi della propria infanzia e di sua madre nella casa in campagna, durante lo sfollamento a causa della guerra. Diverse immagini si alternano senza alcuna sequenza logica: l’arrivo del nuovo medico del paese vicino, l’incendio di un fienile, il ritorno di suo padre dal fronte, il sogno di sua madre e della casa che sta per crollare, e via dicendo. In un film che intenzionalmente si libera dai lacci della narrazione cinematografica, che si spande tra ricordi, sogni e poche parentesi del presente, la modalità con cui si tengono assieme i diversi frammenti è determinata dalle sistematiche ripetizioni nel visivo di alcuni elementi dalle evidenti valenze simboliche come per esempio l’acqua, la terra, il fuoco, il latte, il vento; usando questi elementi della poetica di Tarkovskij i Diverting Duo riscriveranno il sonoro in un set di improvvisazione live con lo scopo di ricreare una sorta di musica per immagini.
Diverting duo sono una band di ethereal wave/dream pop di base a Cagliari.
Influenzati dalle band shoe gaze degli anni 80/90 ma anche dalla vecchia e nuova scena dark wave e minimal synth pop,
la musica dei Diverting Duo è spesso descritta come ipnotica, evocativa, introspettiva ed eterea, lontana dall’immaginario di una terra calda ed estiva.
Dopo due full length albums e un Ep i Diverting duo hanno dato alle stampe il loro terzo disco “Desire”
uscito il 27 ottobre per l’etichetta norvegese Etch Wear e per l’italiana Deambula records.
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