martedì 29 gennaio 2019

Vita ed opera di Edgar Allan Poe



"Ma il corvo, appollaiato solitario
sul placido busto, profferì solamente
quest'unica parola, come
se la sua anima in quest'unica parola
avesse effusa. Niente di nuovo egli pronunziò
 - nessuna penna egli agitò –
finché in tono appena più forte 
di un murmure, io dissi: 
«Altri amici mi hanno già abbandonato,
domani anch'esso mi lascerà, 
come le mie speranze, 
che mi hanno già abbandonato ».
Allora, l'uccello disse: «Mai più».

(Della poesia "Il corvo" di E. A. Poe)


(29 Gennaio 1845) per la prima volta, sul giornale "New York Evening Mirror" è pubblicata la poesia "Il corvo" di Edgar Allan Poe. La poesia è famosa per la sua musicalità e l'atmosfera sovrannaturale: narra la cupa vicenda di un amante ancora in pena per la sua amata appena defunta, che, mentre medita su un grande volume, a mezzanotte "con grande strepitio d'ali" riceve la visita di un corvo che non farà altro che ripetere monotonamente "Nevermore" (Mai più), tracciando, nelle ultime strofe, l'apice del dolore nell'amante.

Edgar Allan Poe nasca a Boston nel 1849. Rimasto orfano all'età di due anni di entrambi i genitori, fu adottato da John Allan, mercante di tabacco di Richmond, Virginia, e da sua moglie Francis. Dopo un lungo soggiorno (1815-20) in Inghilterra e in Scozia, proseguì gli studî a Richmond, componendo le prime poesie d'ispirazione romantica... In seguito agli screzî col padre adottivo si recò a Boston, dove si arruola nell'esercito. Due anni dopo si trasferì a Baltimora, presso la zia paterna (madre di Virginia Clemm che Poe sposerà, appena quattordicenne, nel 1836), pubblicando il lungo poema Al Aaraaf (1829), ed entrò nell'Accademia militare di West Point (1831), da cui venne espulso dopo pochi mesi per negligenza e insubordinazione.

Al 1835 risale il suo ingresso nel giornalismo, presso il Southern literary messenger, attività destinata a rimanere la sua maggiore fonte di sostentamento. Nel 1838 pubblicò il suo unico romanzo, "La storia di Arthur Gordon Pym", fantastica ricostruzione di un avventuroso viaggio al polo Sud, mentre apparivano su riviste alcuni dei suoi più famosi racconti, tra cui "I delitti della via Morgue” (1841), "Il pendolo" (1842) L'anno successivo la sua produzione si arricchì di una seconda raccolta di racconti, "Tales by Edgar A. Poe".

Nel 1846, il suo giornale fallì. In condizioni di estrema povertà Poe si trasferì in un cottage a Fordham, New York, in quello che oggi è il Bronx. Qui la moglie Virginia vi morì il 30 gennaio 1847. Poe fu costretto ad utilizzare il corredo nuziale come sudario. La notte fu colto da una profonda disperazione, che lo condussero ad abusare di alcol ed oppiacei.

Il 3 ottobre 1849 lo scrittore fu ritrovato delirante per le strade di Baltimora, "in grande difficoltà", secondo l'uomo che lo trovò, Joseph W. Walker. Fu portato all'ospedale Washington College, dove morì domenica 7 ottobre 1849, alle cinque del mattino. Poe non rimase mai sufficientemente lucido per spiegare come si fosse trovato in tali gravi condizioni, né come mai indossasse vestiti che non erano i propri. In base ai suoi sintomi, la morte dello scrittore è da imputare alla rabbia, anche se le congetture sulla sua morte furono notevoli.

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