giovedì 2 maggio 2019

Noi non ci fermiamo. Perché essere differenti ci dà la forza di fare la differenza. Di Angelo Mazza.



In genere tendo a non polemizzare su quello che dicono e pensano gli altri. Mi schiero di rado. Sono nato in un periodo storico in cui a scuola si insegnava ai bambini a diventare dei buoni cittadini con una materia denominata "Educazione Civica". Una delle prime nozioni che all'epoca ho appreso e che da allora ho sempre condiviso come mio principio etico è che la mia libertà finisce dove inizia la libertà del mio prossimo. Per questo in genere, ribadisco, sono molto accondiscendente su quello che gli altri dicono o su come la pensano.

Poi un giorno arriva il momento in cui qualcuno travalica quella linea immaginaria che sancisce il mio inderogabile diritto alla libertà e io mi schiero. Salvini ha detto: "È questa l'Italia per cui stiamo lavorando: che i figli nascano a Cantù e non ci arrivino dai barconi dall'altra parte del mondo già belli e confezionati"...."Le sostituzioni di popoli con popoli che sostiene una certa sinistra a me non piacciono".

Io ho un figlio adottivo, nato in Cambogia, lui è Italiano di diritto, ha il codice fiscale! Un figlio che, nonostante quello che certe persone dicono, non si vergogna di essere italiano, eppure ne deve ingoiare di bocconi amari per la superficialità di alcuni, un figlio per cui io perderei un braccio e una gamba, ne darei solo uno e una perché con quello che mi resta vorrei continuare a lottare al suo fianco se ce ne fosse bisogno, come ogni padre del mondo farebbe per suo figlio.

Perciò mi schiero e dico a Salvini che, con la carica che ricopre, se pensa di essere adatto a ricoprirla, non può dire quello che ha detto. Invito Salvini a ritrattare quello che ha detto e a chiedere ad alcuni suoi seguaci e facinorosi di rientrare nei ranghi, perché questo modo di esprimersi è apologia al razzismo. Io non credo che un Ministro dell'Interno possa permettersi il lusso di dire certe cose. Mi vergogno che le abbia dette. sono talmente irritato che non trovo neanche le parole per esprimere tutto il mio disappunto! Per questo in conclusione, accludo, accomunandomi, a questo mio post il pensiero espresso dall'assemblea dei soci Ciai: "Noi non ci fermiamo. Perché essere differenti ci dà la forza di fare la differenza".

Angelo Mazza

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