È Cagliari la città più
"green" della Sardegna. Il capoluogo è al top nell'indagine
realizzata da Legambiente, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, con il
rapporto Ecosistema urbano che fa un'analisi comparata dei 18 indicatori delle
performance ambientali di 105 capoluoghi: aria, acque, rifiuti, mobilità,
ambiente urbano ed energia. Un report che si riferisce al 2020, un anno
fortemente condizionato dalle restrizioni imposte dalle norme antiepidemia.
Cagliari virtuosa Le città sarde
sono in crescita rispetto all'anno precedente, tranne Nuoro che registra
un'inquietante balzo indietro di ben 38 posizioni e si piazza al 79° posto (per
valori sull'inquinamento non dichiarati) e Oristano che dal 29° posto dell'anno
scorso scivola al 33°. Bene Cagliari al 16° posto (era al 32° nel 2020) e
Sassari che dal 67° posto sale al 59°. Il capoluogo si mette in evidenza
soprattutto per verde, piste ciclabili e trasporto pubblico.
Secondo l'indagine del Sole 24 Ore
ogni cagliaritano ha a disposizione 56, 2 metri quadri di spazi nei parchi e
nelle aree comunali, Oristano 52,2, Nuoro 33,4 e Sassari 17,6. Per quanto
riguarda le corsie riservate alle bici, a Cagliari i chilometri di piste
ciclabili sono 36, un dato che la colloca ai primi posti della classifica.
Seguono Oristano con 9,1, Sassari con 4 e Nuoro fanalino di coda con neanche un
centimetro. Il capoluogo della Sardegna primeggia anche nella mobilità. Nel 2020,
nonostante il Covid, ogni cagliaritano ha effettuato 147 viaggi sui bus del
Ctm, i sassaresi 81, i nuoresi 23 e gli oristanesi 11.
Cagliari deve migliorare nei
rifiuti, secondo la stima di Legambiente ne vengono prodotti 459 chili all'anno
ad abitante, 406 a Nuoro, 472 a Sassari e 524 a Oristano. Nella raccolta
differenziata la città più virtuosa è Oristano con il 79,9%, seguita da Nuoro
co il 77%, Cagliari con il 68,9 e Sassari con il 56,9. In Italia Trento
conferma anche nel 2020 la leadership delle città più green d'Italia, seguita
da Reggio Emilia (salita dalla quinta posizione e sempre in testa nelle piste ciclabili),
terza Mantova. In una top ten monopolizzata da città medie e piccole del Nord
la sola eccezione è Cosenza: quinta nel 2018, era ottava l'anno scorso, ma è
diventata addirittura quarta. Chiudono la top ten Treviso, nona, e Ferrara
decima, al comando nella raccolta differenziata con l'87,6% di rifiuti
separati.
In fondo alla lista, si rileva il
quartultimo posto di Alessandria (con due rappresentanti del centro Italia,
Massa e Latina, rispettivamente 98ª e 100ª) ma sette degli ultimi dieci
capoluoghi appartengono al Sud. Di questi ben cinque sono siciliani. Palermo e
Catania sono in coda: in sette degli ultimi dieci posti ci sono centri del Sud,
con l'eccezione di Alessandria e Cosenza che risale al quarto posto. Milano è
l'unica tra le grandi città metropolitane ad aver conseguito miglioramenti su quattro
degli indicatori più importanti: mobilità, aria, rifiuti e auto.
Ottima salute. «Non è un punto di
partenza ma di arrivo, vogliamo continuare a investire sul verde e rendere
Cagliari sempre più sicura e accogliente. Vogliamo lavorare per migliorare
complessivamente la città, renderla più a misura d'uomo». Il sindaco di
Cagliari Paolo Truzzu, intervenuto ieri al THotel per la presentazione
dell'indagine di Legambiente. Il capoluogo si posiziona tra le top 20,
confermando la tendenza positiva degli ultimi anni, visto che appena nel 2019
era al 36° posto.
«Con le nuove risorse (10 milioni di
euro) del Pnrr per il verde pubblico – ha aggiunto il primo cittadino – con
tanti nuovi alberi saranno migliorati il verde pubblico in città, gli spazi a disposizione
dei più giovani con interventi sulle scuole per rendere le aree cortilizie
fruibili 365 giorni all'anno e consentir loro di studiare all'aperto».
L'assessore al Verde Giorgio Angius: «Il Comune di Cagliari non si ferma alla
manutenzione dei suoi 11 parchi pubblici ma sta portando avanti una costante
azione di piantumazione di circa 2/3mila anni all'anno». Al verde si lega il
progetto della nuova rete idrica che permetterà di irrigare il verde pubblico
con le acque depurate dall'impianto di Is Arenas. «Finanziato con 5,4 milioni
di euro», ha spiegato l'assessore ai Servizi tecnologici Alessio Mereu.
Andrea Artizzu
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